The Fountain - L'Albero della Vita

[Meccanodonte]

domenica sera sono andato a vederlo in una delle due sale nell'intera milano che lo proietta (bicocca).
in tutta italia, pare che sia stato distribuito solo in una quarantina di sale.

classico film che si ama o si odia. difficilmente si trova qualcuno che ne resta indifferente.
essendo difficile da seguire, in modo particolare il finale molto confuso, tutto dipende da come ci si pone alla visione. non è un film da andare a vedere per passare spensieratamente un'ora e mezza sicuramente.

trama:
L'Albero della Vita è una odissea sulla lotta millenaria di un uomo per salvare la donna che ama. Il suo epico viaggio ha inizio nella Spagna del XVI secolo, dove il conquistador Tomas Creo (HUGH JACKMAN) inizia la sua ricerca dell’Albero della Vita, una pianta leggendaria che si racconta possa donare la vita eterna a chi beva la sua linfa. Come scienziato nella nostra epoca, Tommy Creo cerca disperatamente di trovare una cura per il cancro che sta uccidendo la sua amata moglie Isabel (RACHEL WEISZ).

qualcuno di voi l'ha visto?

[Lisa Lisa]

Non ancora, ma è nei miei programmi, essendo la Weisz una delle mie attrici preferite.. anche se mi hanno detto che è un pò "peso" come film e ultimamente non sono molto predisposta ai film "impegnativi"...vedrò

[Narancia]

Ma hugh jackman in questo film ha gli artigli di adamantio?
altrimenti non vado a vederlo

Ok, scherzi a parte, lo danno qua dietro a casa mia, e la mia consorte vorrebbe andarlo a vedere ( = dobbiamo andarci)

[Meccanodonte]

Ma hugh jackman in questo film ha gli artigli di adamantio?
altrimenti non vado a vederlo

Ok, scherzi a parte, lo danno qua dietro a casa mia, e la mia consorte vorrebbe andarlo a vedere ( = dobbiamo andarci)

hugh jackman, al di là del ruolo da "macho" negli x-men che francamente lascia dei dubbi, lo ritengo un attore piuttosto capace e poliedrico.
così come christian bale, e vederli assieme in the prestige è stato un bello spettacolo.
sono due attori forse meno pubblicizzati di tanti altri (uno su tutti: tom cruise - odioso) che probabilmente selezionano meglio cosa fare e non fare, ottenendo risultati più che buoni.

nota a margine: nessuno dei due è ammerigano, ci sarà un motivo?

[Aqualung]

si, pure io vorrei vederlo, mi incuriosisce alquanto
e poi al contrario di LisaLisa, in questo periodo sono assolutamente in vena di film impegnativi (e infatti ho boicottato senza meno Borat)

...nota a margine: nessuno dei due è ammerigano, ci sarà un motivo?

...forse il motivo è che nessuno dei due è nato in Ammerica?
scherzi a parte, sei sicuro?
Jackman mi pareva di aver letto fosse neozelandese (o australiano?), ma Bale ero convinto fosse degli States...
(tra l'altro anche io li ho apprezzati tantissimo in "The Prestige" e non c'è occasione in cui non consigli a destra e manca di andare a vederlo)

[Meccanodonte]

scherzi a parte, sei sicuro?
Jackman mi pareva di aver letto fosse neozelandese (o australiano?), ma Bale ero convinto fosse degli States...

Hugh Jackman
12 October 1968, Sydney, New South Wales, Australia

Christian Bale
30 January 1974, Haverfordwest, Pembrokeshire, Wales, UK

singolare che entrambi abbiano a che fare con il galles

[RohansDoor]

asssolutamente nei miei programmi, in teoria ci sarei già dovuto andare sabato al cinema..rimedierò..anche se il passaggio radicale di aoronofsky tra cinema indipendente e mainstream mi spaventa un po'

[RohansDoor]

aleur..visto..decisamente carino, sopratutto dal punto di vista visivo, i riferimenti mitologici sui Maya e tutt'e cose, però forse il tema epico non è il campo in cui il regista riesce a dare il suo meglio, visti i precedenti.

Insomma, il film intrattiene, stupisce e abbaglia, ma poi una mezz'ora dopo dall'uscita dal cinema inizi a chiederti cosa sia restato al di fuori di tutti quei riferimenti mitologici, archetipi di un po' tutte le culture in fondo...il tipo di narrazione suddivisivo su tre livelli ricorda certi libri di Philip Dick, VAlerio Evangelisti e tutta una serie di scrittori moderni, che sulla carta riescono ad ottenere da questi salti avanti e indietro nel tempo un gran bell'effetto, ma a questo punto viene da chiedersi se lo stesso modo di narrare può essere trasposto in pellicola per i limiti di tempo imposti dall'arte cinematografica..nel senso che forse certo modo di narrare ha bisogno di un più ampio respiro e approfondimento, per non rischiare l'effetto caos più totale.