AEROPORTO
DI NAPOLI:
Koichi ,
inviato a Napoli per conto di Jotaro
e della fondazione Speedwagon ,
ha l'incarico di trovare un certo Haruno Shiobana (15 anni) e
di prelevare un campione della sua pelle per effettuare degli
esami sulla "predisposizione genetica".
È proprio fuori dalla stazione che Koichi fa la conoscenza
di Giorno Giovanna, quello che poi si rivelerà essere il
protagonista della V serie. Con una allettante offerta, Giorno
convince il ragazzo ad usufruire del suo taxi per andare al centro,
dove alloggerà in un albergo. Ma appena Koichi posa il
bagaglio sul sedile dell'auto Giorno mette in moto e parte di
scatto. Il ragazzo non ci pensa certo due volte ed attiva il suo
Echoes
inchiodando il taxi all'asfalto. Senza battere
ciglio, Giorno smonta dal taxi e se ne scappa a piedi. Sentendo
due poliziotti aeroportuali, Koichi si accorge che qualcosa non
quadra: pare infatti che Giorno prima avesse i capelli neri, proprio
come il ragazzo che stava cercando, e per di più scopre
che è giapponese e che suo padre, morto in Egitto
,
era biondo anche lui. Possibile che l'abbia già trovato?
Non fa neanche in tempo a terminare l'interrogativo, che scopre
che la sua valigia è sparita. Guardando meglio sul sedile,
si accorge della presenza di una specie di bozzolo gelatinoso:
al suo interno c'era la sua valigia. Una frase che non sentiva
ormai da molto tempo tornò a rimbombargli nel cervello:
"I portatori di stand
sono destinati ad incontrarsi, prima o poi".
Quando la sua valigia si
tramutò in una rana, e questa uscì dal bozzolo,
Koichi non ebbe più alcun dubbio: quel Giorno possedeva
uno stand! Ecco perchè Jotaro si era raccomandato di non
avere un contatto diretto con quella persona.
Nel frattempo Giorno incontra Luca il Lacrimoso il quale, urtato
del fatto che Giorno non ha nessuna intenzione di pagare la cosiddetta
"protezione", colpisce con una pala la rana-valigia
che nel frattempo era tornata dal padrone. Il colpo, però,
si ritorce contro Luca, moltiplicato in potenza. Inizia, piano
piano, a delinearsi il vero potere dello stand in possesso di
Giorno.
Il successivo incontro fugò
ogni dubbio. A quanto pare il potere di Giorno è anche
in grado di far crescere piante e di usarle per gli scopi più
disparati. Non solo, ogni colpo inflitto a queste piante ricade
su chi li ha portati, con potenza decuplicata!
Ma il mistero si infittisce: pare infatti che Giorno sia il figlio
niente meno che di Dio Brando!!! Il
fatto che i suoi capelli siano diventati biondi è probabilmente
da attribuire al "risveglio" del suo stand che, fino
a quel momento, era rimasto latente.
Salito su un treno, Giorno
fa la conoscenza di Bruno Bucciarati, un fidato sicario che il
capo della sua organizzazione ha incaricato di trovare ed uccidere
chi aveva ammazzato Luca il Lacrimoso. In occasione di questo
incontro, Giorno prende piena consapevolezza dei poteri del suo
stand.
- Scheda di Giorno
- 
Ma purtroppo si delineano
anche quelli dello stand di Bruno: a quanto pare è in grado
di aprire cerniere ovunque, anche su persone e animali, e di poter
nascondere al suo interno qualsiasi cosa, compreso se stesso.
Lo scontro si fa durissimo e, proprio quando Giorno sembra spacciato,
una piccola esitazione di Bruno lo fa riprendere: in fondo Bucciarati
ha un animo buono, e con il suo aiuto riuscirà ad infiltrarsi
nella banda per uccidere il loro capo, lo stesso che provoca tanto
dolore e tanta morte solo per i suoi sporchi comodi.
- Scheda
di Bucciarati - 
"La nostra organizzazione
- gli spiega Bucciarati - è chiamata 'Passione'. È
formata da 756 membri e controlla un gran numero di attività,
fra cui alberghi, trasporti portuali, edilizia, pompe funebri
e ristoranti. Oltre a questo naturalmente ci sono i proventi del
gioco d'azzardo e della droga. Il nome 'Passione' non deriva dal
nome del Boss, al contrario di quanto avviene per le famiglie
mafiose. A dire la verità NESSUNO sa come si chiami, e
nessuno l'ha mai visto di persona, né si sa che faccia
abbia. Nemmeno io l'ho mai incontrato... gli ordini arrivano solo
tramite uomini di sua massima fiducia".
Accettato di aiutare Giorno
nella sua missione, Bruno lo accompagna dalla persona che avrebbe
provveduto alla sua iniziazione alla gang: tale Polpo. La prova
che gli viene affidata è al tempo stesso semplice ma tremendamente
complessa: tenere accesa la fiamma di un accendino per 24 ore.
La riuscita di questo compito gli avrebbe fruttato la conquista
della fiducia della banda e quindi decretato la sua entrata.
Grazie alla sua intelligenza e all'enorme risolutezza e sangue
freddo di cui era dotato, Giorno riuscì nell'impresa, superando
non poche avversità. La prova non era stata per niente
facile, lo stand di Polpo si era rivelato una brutta gatta da
pelare, ma Giorno era pronto a tutto pur di perseguire il suo
obiettivo. Ce l'aveva fatta! Era entrato a pieni diritti dentro
'Passione'. Ed era anche riuscito a fare fuori Polpo, un essere
così spregevole da non meritare certo di vivere. Tramite
Gold Experience aveva trasformato una pistola in banana, e l'aveva
fatta tornare nella sua forma originale mentre Polpo la srava
mangiando...
RAPPORTO DELLA POLIZIA CIRCA
LA MORTE DI POLPO
Polpo - Suicidato con Arma da Fuoco
"Secondo il rapporto della polizia, Polpo si suicidò
in prigione sparandosi alla bocca con una delle sue pistole all'ora
di pranzo. Dato che l'arma del delitto apparteneva al defunto,
e che al momento della morte era solo nella cella, sono state
eliminate tutte le ipotesi di omicidio".
- Scheda
di Polpo -
A capo dell'organizzazione
mafiosa c'è il Boss. Sotto di lui una grande quantità
di squadre organizzate si occupa dei compiti più disparati
(esecuzioni, scorta, traffico di droga, ricerca e/o estorsione
di informazioni, controllo di zone della città, ecc...).
Ogni squadra era comandata da un capo (una sorta di generale).
Il Boss ha contatti solo con il suo sottoposto di fiducia, quindi
non c'è modo di conoscere la sua identità o la sua
dimora. Ogni capo ha un secondo lavoro e una vita in apparenza
normalissima, come copertura. La mafia italiana non ama attirare
l'attenzione, come fanno per esempio gli Yakuza. Per diventare
capo è necessario essere benvoluto e soprattutto fruttare
una grossa somma di denare all'organizzazione. In sostanza è
necessario fare carriera.
Accompagnato da Bucciarati,
Giorno fa la conoscenza degli altri membri della squadra a cui
è stato assegnato: Abbacchio, Mista, Narancia e Fugo. Sono
tutti portatori di stand, è quindi necessario entrare nelle
loro simpatie e dimostrare quanto il suo stand valga.
Per Giorno fu un gioco da ragazzi. Il suo stand già di
per sé è indredibile, ma il modo in cui riesce ad
utilizzarlo per qualsiasi scopo lo è ancora di più.
Si delinea così all'orizzonte
la prima avventura che avrebbe impegnato Giorno e compagni: pare
infatti che Polpo avesse una enorme quantità di denaro
nascosta da qualche parte (circa 9 miliardi di lire), e l'unico
a sapere l'esatta ubicazione di quel patrimonio era Bucciarati,
tempo addietro incaricato dallo stesso Polpo di nascondere il
malloppo.
Diretti a Capri a bordo di un'imbarcazione, Bruno mette al corrente
il resto del gruppo della presenza di questi soldi. Ma, ovviamente,
non erano i soli ad essere interessati al bottino: un portatore
di stand si è infiltrato nella barca, e piano piano sta
facendo scomparire tutti i membri della squadra, per lasciare
Bucciarati da solo e per fargli quindi confessare il luogo in
cui è nascosto il tesoro. Ma tramite lo stand di Abbacchio,
riescono a far luce sui poteri dello stand misterioso.
- Scheda
di Abbacchio -
Il nemico riesce misteriosamente
a "sgonfiare" le persone ed a inglobarle completamente
nella struttura della stessa barca, attraverso le tubature e gli
interstizi delle assi di legno. Purtroppo, proprio quando Abbacchio
aveva compreso appieno il potere dello stand avversario, anch'egli
viene risucchiato. Bucciarati è rimasto da solo, ma grazie
ad un importante indizio lasciato da Abbacchio, riesce a capire
tutto: le barche in realtà sono due! Sopra il loro yacht
ce n'era un altro, ridotto ad una sottilissima pellicola, che
permetteva allo stand ed al suo portatore di muoversi liberamente
al suo interno.
- Scheda
di Zucchero -
Una volta scoperto il portatore,
eliminarlo era cosa fatta per Bucciarati e il suo Sticky Finger.
Ma le complicazioni non finiscono qui: Zucchero ha un complice
che lo attende a Capri, e arrivare lì allo scoperto significherebbe
metterlo in allarme. Così Giorno e Mista decidono di precedere
lo yacht e cercare il loro uomo, ma purtroppo il loro piano va
in fumo, e il nemico li scopre. Bisogna combattere (tanto per
cambiare!).
- Scheda
di Mista -
L'avversario che gli si para
davanti è piuttosto duro: si tratta di Sale.
- Scheda
di Sale - 
Grazie al suo potere riesce
a bloccare qualsiasi pallottola Mista gli sparasse. E per di più,
tramite una serie di colpetti su una pallottola che teneva bloccata,
era in grado di imprimergli forza motoria per poi liberarla all'improvviso.
Il risultato era lo stesso di una pallottola sparata da una pistola,
ma molto meno preciso.
Quando tutto sembrava perduto, grazie ai suoi Sex Pistols, Mista
riuscì a colpire una ferita procurata al nemico in precedenza
e a spingere la pallottola bloccata al suo interno quel tanto
che basta per uccidere Sale.
Una volta trovato il tesoro
(nascosto dentro un pisciatoio in un bagno), il Signor Pericolo,
uno dei capi dell'organizzazione incaricato di ritirare ed esaminare
i gioielli, nominò Bucciarati capo, e gli assegnò
territorio e compiti che prima appartenevano a Polpo: la riscossione
di tute le scommesse, sportive e non, il controllo dei prestiti
e delle merci di conrabbando entrate in porto, e dei ristoranti
e alberghi. Insieme a questo, anche un altro incarico era passato
nelle mani di Bruno e della sua squadra, il più importante:
PROTEGGERE LA FIGLIA DEL
BOSS, ANCHE A COSTO DELLA VITA.
L'incarico iniziava in quel
momento e sarebbe durato massimo una settimana. La ragazza, Trish
Una, era lì presente, sotto mentite spoglie.
- Scheda
di Trish - 
- Scheda
del Boss -
Il collegamento con il Boss
che Giorno tanto aspettava gli era stato appena servito su un
piatto d'argento! Dovevano assolutamente proteggere Trish... ad
ogni costo!

Affittata una casa dove poter
nascondere la figlia del Boss senza dare nell'occhio, Narancia
viene incaricato di andare a fare la spesa ponendo molta attenzione
a non essere seguito da nessuno. Ma Formaggio riesce ugualmente
a scovarlo e lo attacca con il suo stand, allo scopo di fargli
confessare il luogo dove la squadra teneva nascosta Trish.
La lotta si fa sanguinosa.
Formaggio rimpicciolisce anche sé stesso per fuggire allo
stand di Narancia e si mischia a un mucchio di topi in un tratto
delle fogne.
- Scheda
di Narancia -
Alla fine riesce a sopraffare
Narancia e cerca di farlo parlare. Poi gli propone di unirsi a
lui nel suo intento di rovesciare il Boss.
- Scheda
di Formaggio -
Narancia è in guai
seri, ma grazie ad una mossa azzeccatissima, riesce a ribaltare
la situazione e lo fa fuori. La prima seria minaccia per Trish
era stata sventata, ma ne avrebbero dovuto affrontare parecchie
altre in seguito.
Proprio quando erano indecisi
sul da farsi, arriva un messaggio da parte del Boss che gli ordina
di recarsi alle rovine di Pompei per recuperare la chiave del
mezzo che avrebbe protetto e trasportato al sicuro sua figlia
e la squadra.
Vi si recano Giorno, Fugo e Abbacchio.
Appena messo piede nella città morta, Illuso li attacca
immediatamente con il suo tremento stand, risucchiando Fugo in
un mondo in cui solo lui e il suo nemico potevano entrare. Neanche
il suo stand poteva avvicinarsi.
-Scheda
di Illuso -
Il problema è che
all'esterno dello specchio lo stand di Fugo era pericolosissimo
per i suoi compagni, perché totalmente fuori controllo.
- Scheda
di Fugo - 
Purtroppo Abbacchio non ne
vuole sapere di aiutare il suo compagno in difficoltà (al
contrario di Giorno), così commette il grave errore di
recarsi al nascondiglio dove avrebbero dovuto trovare la chiave,
e proprio lì viene anche lui attaccato da Illuso e risucchiato
nel mondo di Man in the Mirror. Il suo orgoglio, però,
gli fa compiere un gesto passo e disperato: si taglia la mano
con la quale aveva raccolto la chiave e poi, grazie al suo stand,
"riavvolge" l'azione in modo che la stessa mano compia
il percorso inverso e porti la chiave a Giorno. Giorno, che ormai
gestiva la situazione, tramite una serie di grandiosi stratagemmi,
riesce ad uccidere Illuso e a recuperare la chiave. Quello che
Fugo pensa di lui in seguito, vale più di mille parole:
"Giorno Giovanna...
che tipo. Tutti lo considerano un moccioso, uno con la testa piena
d'aria. Io stesso la pensavo così, eppure ha dimostrato
di saper pensare e fare cose incredibili... e azioni del genere
portano la parola FIDUCIA impressa sopra a fuoco. Giorno è
uno degno della MASSIMA fiducia!"
All'interno della chiave
c'era un messaggio del Boss: dovevano recarsi al binario 6 della
stazione di Napoli e usare la chiave alla fontanella con la tartaruga.
Arrivati sul posto, gli ci volle un po' per capire che la chiave
andava inserita sul guscio della tartaruga, e che questa era un
portatore di stand: vennero trasportati tutti quanti al suo interno
e scoprirono che quella stanza (arredata di tutti i confort, compreso
un televisore che dava 'Captain Tsubasa' e un frigorifero) sarebbe
servita da rifugio durante il viaggio in treno. Ma, come c'era
da aspettarsi, non sarebbe stato un viaggio tranquillo: Pesci
e Prosciutto, infatti, li stavano aspettando e quest'ultimo, al
fine di stanarli, ha usato il micidiale potere del suo stand su
tutto il treno, con risultati veramente raccapriccianti.
- Scheda
di Prosciutto - 
Con l'aiuto di suo fratello
Pesci e del suo stand, i due riescono a mettere K.O. Mista (Prosciutto
gli pianta 3 pallottole in testa!), ma le risorse dei Sex Pistols
sono infinite: mentre numero 5 fermava tutte e tre le pallottole,
numero 6 ha portato del ghiaccio a Bucciarati e l'ha avvertito
della presenza di due portatori di stand nemici a bordo del treno.
Così ha avuto tutto il tempo di aprire una cerniera sul
soffitto del treno e tenere un'imboscata ai due.
- Scheda
di Pesci - 
Dopo una lunga colluttazione,
Bucciarati riesce a scaraventare Prosciutto sotto al treno, non
riuscendo comunque eliminarlo completamente, così l'effetto
del suo stand non cessa e tutti all'interno del treno continuano
inesorabilmente ad invecchiare. Nonostante fosse massacrato dalla
rovinosa caduta, il fratello di Pesci aveva mantenuto lo spirito
e la freddezza per controllare il proprio stand. È a quel
punto che Pesci trova un vero scopo per battersi e per sacrificarsi
e si trasforma letteralmente in una macchina omicida. Agganciato
inesorabilmente Bucciarati, lo costringe a fare a pezzi il suo
corpo con il proprio stand per evitare di essere individuato;
e solo per un autentico colpo di fortuna riesce a ricomporsi proprio
al limite tra la vita e la morte, salvandosi. Ancora una volta
la sua incredibile risolutezza gli aveva fatto compiere l'impossibile!
Sarà poi un gioco da ragazzi sbarazzarsi dello stolto Pesci.
Prosciutto, ormai morto, purtroppo ha fatto in tempo ad avvertire
i suoi compagni, che ormai saranno sicuramente sulle tracce di
Trish & scorta. Bisogna trovare un altro modo per spostarsi.
Saliti su un camion e sempre
nascosti nella tartaruga, proseguono il loro viaggio, ignari che
Melone è nel frattempo arrivato sul luogo del loro precedente
scontro e sta raccogliendo campioni di sangue da usare con il
suo stand.
- Scheda
di Melone - 
Sul treno insemina una giovane
donna con il suo stand, fa nascere il figlio e lo educa ad uccidere
e a trovare Bucciarati, che non avrà problemi a rintracciare
grazie all'energia sprigionata dalle sue cellule.
Uno stand comandato a
distanza è in grado di inseguire automaticamente la sua
preda. Può attaccare con una forza considerevole, al contrario
dei suoi simili che perdono potenza allontanandosi dal portatore.
Il punto debole di tali stand, normalmente, consiste nel fatto
che possono portare attacchi poco precisi se attuati al di fuori
del campo visivo del relativo portatore. In questo caso, però,
se lo stand completa la sua istruzione, riesce a superare tale
difetto (vedi Sheer Heart Attack ).
Così il figlio di
Baby Face parte alla ricerca di Bucciarati, ma è accecato
dalla voglia di uccidere e ancora molto infantile: dopo ogni azione
chiede infatti sempre consiglio a Melone, perché non sa
ancora come comportarsi. Ed è proprio questa sua inesperienza
che lo porta alla rovina: Giorno prende spunto dal suo potere
per contrastarlo e lo colpisce, procurandogli una ferita molto
profonda. Ma sembra che Baby Face stia crescendo a vista d'cchio,
probabilmente perché accecato dalla rabbia, ma è
comunque inesperto e ancora poco maturo per sfuggire alle tattiche
di Giorno. Muore in un esplosione, tra un mare di fiamme. Il suo
portatore, Melone, verrà subito dopo raggiunto da un serpente
(che in realtà sono i rest di Baby Face tramutati da Giorno)
che lo morderà, ponendo fine alle sue ambizioni.
Mentre Bucciarati e la sua
banda ricevevano le ultime istruzioni dal Boss, quelle sulla consegna
di Trish, inviategli tramite un abile stratagemma che vedeva l'impiego
di Moody Blues, Ghiaccio era già sulle loro tracce, e presto
li avrebbe raggiunti.
Le istruzioni erano chiarissime: dovevano raggiungere Venezia
e prelevare l'OA-DISC all'interno della statua del Leone Alato,
situata nella piazza della stazione. All'interno del disco avrebbero
trovato il luogo esatto della consegna.
Proprio mentre stavano percorrendo il Ponte della Libertà
(l'unico che collega Venezia alla terraferma), vengono attaccati
(quasi senza accorgersene) dal terribile stand di Ghiaccio. La
macchina ha improvvisamente iniziato a congelarsi, ad una velocità
incredibile. Mista, quasi senza accorgersene, ha perso il dito
mignolo, che gli era rimasto attaccato al finestrino per effetto
del freddo. Ghiaccio li aveva scoperti grazie al ritrovamento
della foto che indicava il luogo dove prelevare il disco, ed ora
stava cercando la tartaruga che contiene Trish per impossessarsene.
La macchina intanto continua a congelarsi, e ormai la temperatura
esterna è scesa addirittura a 100 gradi sotto lo zero!
All'interno della vettura persino l'umidità del respiro
si condensa e si ghiaccia. È impossibile chiudere gli occhi
perché si rischia di non poterli più riaprire, e
sia i pedali che il volante sono bloccati: la macchina non può
più essere controllata. Purtroppo neanche lo stand di Giorno
può fare niente, perché non ci sono forme di vita
capaci di sopravvivere a simili temperature, e se continua così
non moriranno assiderati, ma soffocati, visto che anche le labbra
si stanno piano piano ghiacciando e serrando tra di loro.
Ma per fortuna non tutto è perduto, c'è ancora qualcosa
che Gold Experience può trasformare, e si tratta delle
pallottole di Mista, che, venendo sparate, si surriscaldano, e
quindi sono idonee ad essere tramutate in forme di vita animale
o vegetale. E infatti il piano è proprio questo: una pallottola
trasformata in pianta si infilza nella barriera di ghiaccio del
nemico e, facendo crescere le sue radici, lo fa cadere dall'auto.
Dopo un concitato inseguimento, Giorno decide di buttarsi con
tutta la macchina nel canale: in questo modo l'auto congelerà
più lentamente per via della grande massa d'acqua che la
circonda.
Nel frattempo Bucciarati, Abbacchio, Narancia, Fugo e Trish si
dirigono verso la stazione a bordo di una barca, ignari di quello
che sta accadendo ai loro compagni.
Tramite lo stand di Giorno,
Mista si è creato una slitta con la quale può raggiungere
velocemente la riva, senza cadere in acqua. Purtroppo lo stand
di Ghiaccio è in grado di congelare quasi istantaneamente
enormi masse d'acqua, e finire nel canale non è stata certo
una buona idea. Ma, allo stesso modo, è in grado di scongelare
masse precedentemente congelate in un istante, ed è quello
che fa con la traccia usata da Mista per raggiungere la riva.
Ma grazie a questa mossa, Guido scopre il punto debole di White
Album: da qualche parte deve pur respirare, non è possibile
che sia completamente avvolto dal ghiaccio! Approfittando di un
attacco andato a segno, Mista riesce a scoprire il foro di aerazione,
e dopo non poche difficoltà, riesce a piantarci una pallottola
dentro. MA...
Purtroppo Ghiaccio aveva creato una barriera d'aria allo zero
assoluto, e la pallottola inizia a rimbalzare di qua e di là
fino a colpire lo stesso Mista.
- Scheda
di Ghiaccio - 
La situazione sembra critica
(in effetti lo è!), ma è ancora una volta la risoluzione
di Giorno a "mostrare la strada da seguire attraverso
le tenebre": squarciandosi il braccio, riesce, tramite
il sangue che schizza, a rendere visibili i pezzi di vapore condensato
che proteggevano Ghiaccio. In questo modo i Sex Pistols non avrebbero
avuto difficoltà a colpire il foro. Ma ancora una volta
White Album li aveva giocati: il foro era chiuso, e l'aria necessaria
alla respirazione era stata in precedenza accumulata e "indossata"
all'interno della tuta, in questo modo non era necessario respirare
da fuori. Però la "strada" mostratagli da Giorno
non serviva a quello, bensì a suggerirgli un altro stratagemma,
quello vincente: fattosi bersaglio delle sue stesse pallottole,
Mista riesce a schizzare con il proprio sangue la faccia di Ghiaccio.
Il sangue penetrato dal foro che gli aveva precedentemente aperto
sulla fronte, si solidifica. In questo modo Ghiaccio non può
più vedere niente, e Mista lo spinge contro il palo che
aveva usato come "sponda" per sparare la pallottola
in precedenza. Da quell'urto, infatti, si era formato uno spuntone,
e indovinate un po' chi lo prende in pieno collo? Già...
proprio Ghiaccio! In fin di vita Mista riesce a conficcarlo un
po' di più nel collo del nemico, e poi arriva Giorno a
dargli il colpo di grazia ("È inutile! Inutile! Inutile!
Inutile! Inutile! Inutile! Inutile! Inutile! Inutile! Inutile!").
Guarito Mista tramite lo
stand di Giorno (che ha ricreato tessuti e organi danneggiati,
trasformando le pallottole penetrate nel corpo di Guido), era
finalmente ora di recarsi nel luogo indicato dal disco: la cima
del campanile della chiesa dell'isola di San Giorgio Maggiore.
Ordine 1:
Il campanile non ha scale, e al momento è possibile salire
in cima solo tramite l'ascensore. Nell'ascensore entrerà
soltanto UNA persona a scorta di Trish.
Ordine 2:
La scorta dovrà essere COMPLETAMENTE DISARMATA.
Ordine 3:
Dovete raggiungere l'isola entro QUINDICI MINUTI dall'istante
in cui recuperate questo disco. Il disco contiene un sensore,
quindi conosco il momento PRECISO in cui è stato rimosso
dalla statua.
Ordine 4:
Gli altri membri aspetteranno in barca. Vi è PROIBITO attraccare.
Sarebbe stato Bucciarati
ad accompagnare Trish in cima alla torre. Saliti sull'ascensore,
la vide tremare dalla paura... cosa le sarebbe successo?
La cabina aveva solo due pulsanti: piano terra e tetto, non c'era
possibilità che qualcuno salisse a metà strada.
Presa Trish per mano, Bucciarati spinse il pulsante, e l'ascensore
iniziò a muoversi. Arrivati in cima, però, si accorse
di una cosa raccapricciante: quella che stava stringendo era sì
la mano di Trish, ma alla mano non c'era attaccato nessun CORPO!!!
Era rimasto solo, con la mano sinistra della ragazza stretta nel
pugno. Era stato il Boss... per Bucciarati c'era solo quella possibilità,
non pensò neanche minimamente di vagliarne altre: per proteggere
la sua identità era arrivato anche a quello.
Accecato dalla rabbia e dall'odio, ora il suo obiettivo era soltanto
uno: trovare quell'essere spregevole, e porre fine alla sua vita!!!
Scorgendo il presunto Boss
scendere giù dalla tromba dell'ascensore, per mezzo delle
cerniere di Sticky Fingers, Bucciarati lo precede fino al sotterraneo
(l'ossario della chiesa). Ma quando vede la figura, con in braccio
il corpo di Trish, scendere le scale e dirgli: "Sei ancora
in tempo per tornare a casa, Bruno Bucciarati!", viene assalito
da un misto di rabbia e stupore, e si lancia all'attacco. A quanto
pare si tratta veramente del Boss... e a quanto pare il suo stand
possiede misteriori e potenti poteri. Fortunatamente Bucciarati
aveva nascosto un telefono cellulare all'interno del suo corpo
(per mezzo delle cerniere) e, quando aveva visto il Boss allontanarsi
nella tromba dell'ascensore, aveva lasciato cadere la spilla-rivelatore
che si era attaccata ai suoi vestiti. E' quindi uno scherzo per
Giorno fornire indicazioni sulla posizione del Boss all'interno
della chiesa, per mezzo del rivelatore. Ma anche sulla barca sta
succedendo qualcosa di strano: l'atmosfera e' pesante, immobile...e
tra il gruppo di amici sono accaduto un paio di fatti che hanno
fatto insospettire Giorno. Tre cioccolatini, che Mista e Narancia
si stavano precedentemente contendendo, sono misteriosamente (e
istantaneamente) finiti nella bocca di quest'ultimo; una bottiglia
che era in mano a Giorno, e che Fugo gli aveva cortesemente chiesto,
questo se l'è ritrovata in mano senza che il 'novellino'
avesse mosso un dito; e ancora guardando attentamente la barca,
si potevano scorgere orme di gatti ovunque, persino sulle gambe
di Giorno...gatti, però, che non erano mai realmente passati
su quella barca.
Giorno scattò in piedi, e quando squillò il cellulare,
cercò di convincere Bucciarati a scappare, perché
c'era qualcosa di veramente bizzarro nell'aria, e sentiva un forte
pericolo. Ma Bruno era deciso a farla pagare al Boss, e non sentiva
ragioni.
Tramite il suo stand, attaccò la colonna dietro la quale
si nascondeva il Boss, ma quando la colonna cadde in pezzi, fece
un'amara scoperta: dietro la colonna...c'era lui stesso! "Il
Bucciarati del futuro - spiegò il Boss - il te stesso di
qualche secondo fa!!!". Questo era il tremendo potere dello
stand del Boss, King Crimson. Aveva CANCELLATO quel breve lasso
temporale che separava i due Bucciarati, e li aveva fatti interagire.
Con una mossa fulminea e tremendamente potente, piantò
il braccio sinistro nel petto di Bucciarati, che cadde a terra
privo di forze. Ma con un'azione disperata, questo riuscì
a bloccargli il braccio all'interno del proprio corpo, ma tutto
era inutile: lo stand del Boss era anche in grado di leggere il
futuro prossimo e quindi di prevedere ogni mossa di Bucciarati.
Ed così fece: schivando l'attacco di Sticky Fingers, riuscì
ad infliggergli un altro colpo mortale, che arrivava quasi al
cuore. Quando la situazione sembrava ormai critica, ecco di nuovo
la risolutezza di Giorno spuntare inaspettata: dovete sapere,
infatti, che la spilla-rivelatore era in realtà la tartaruga
portatrice di stand. Il Boss venne risucchiato all'interno di
essa e Bucciarati, incoraggiato da quella mossa, trovò
la forza di reagire: fece cadere la tartaruga nei piani bassi,
per distanziarsi il più possibile dal Boss, visto che egli
poteva leggere solo qualche secondo nel futuro, e si diresse verso
Trish, per portarla in salvo fuori dalla chiesa. Ma il Boss era
già lì, e a quel punto urgeva una mossa risolutrice:
con le sue cerniere, e con un abile stratagemma, riuscì
a catapultarsi velocemente ai piani superiori, ad avvertire i
suoi amici e a trarre Trish in salvo. Il Boss non poteva rischiare
di combattere contro 6 portatori di stand, così si ritirò
nell'ombra.
Ce l'aveva fatta, per ora erano salvi, e le sue profonde ferite
vennero subito curate dallo stand di Giorno.
Una volta fuori, Bucciarati mise il gruppo davanti ad un'importante
scelta: seguirlo nella fuga, e quindi prendere parte al tradimento
del Boss, oppure rinunciare, e rimanere ai suoi comandi all'interno
di "Passione". Dopo non poche esitazioni (soprattutto
di Narancia), tutto il gruppo tranne Fugo salì a bordo
della barca e decise di rimanere al fianco di Bruno.
Ma il mistero si infittisce: Giorno si accorge che Bucciarati,
senza accorgersene, aveva in precedenza posato la mano su un chiodo
sporgente, e che non solo non aveva accusato il minimo dolore,
ma che dalla ferita non usciva una goccia di sangue. Ma la cosa
ancora più strana era che il suo corpo, sebbene vivo e
vegeto, non aveva...pulsazioni cardiache!!!
- Scheda
del Boss -
Il gruppo si prende una piccolissima
pausa, e fa uno spuntino in un Bar di Venezia, pianificando il
da farsi e cercando una via di fuga agli scagnozzi che sicuramente
il Boss gli ha già messo alle calcagna. Ma il nemico è
già in agguato, ed è il giovane Narancia a subirne
tutte le conseguenze: mentre mangiava tranquillamente la sua minestra,
fa appena in tempo ad accorgersi della presenza di qualcosa nel
piatto, che un piccolo squalo lo attacca, staccandogli di netto
la lingua. E come se non bastasse, durante il trambusto (che tra
le altre cose vede Giorno cimentarsi in una tracheotomia...con
una penna!) qualcosa gli si infila nella bocca. Era stato attaccato
da due stand, appartenenti ai due scagnozzi del Boss: Tiziano
e Squalo.
- Scheda
di Squalo - 
L'amara verità si
fa strada piano piano: quello che gli si è attaccato alla
lingua (ricostruita da Giorno) è niente meno che lo stand
di Tiziano, che a quanto pare è in grado di modificare
le parole e i gesti della persona attaccata, in modo da fargli
dire un sacco di scemenze e in generale il contrario di quello
che vorrebbe dire. Giocando su questo potere, i due riescono ad
attirare Giorno in un vicino bagno, e da lì Squalo riesce
ad attaccarlo portarlo via con se. Ma lo stand di Narancia non
se ne sta certo con le mani in mano: cerca in tutti i modi di
colpire Clash, ponendo grande attenzione a non far del male a
Giorno, ma è quest'ultimo che, come al solito, risolve
la situazione. Vedendo, infatti, che il piccolo stand gli si sta
per infilare in gola, impedendogli la respirazione, e quindi l'emissione
di anidride carbonica (essenziale per il funzionamento del radar
di Aerosmith), si fa colpire apposta per permettere allo stand
di Narancia di seguirlo tramite il fumo provocato dalle sue stesse
pallottole.
- Scheda
di Tiziano - 
L'inseguimento li porta in
cucina, dove, nel tentativo di eliminare Squalo e il suo stand,
Narancia colpisce una pentola d'acqua che stava bollendo su un
fornello, provocando lo spegnimento della fiamma e la fuoriuscita
del gas. A questo punto Tiziano interrompe l'effetto del suo stand,
lasciando Narancia libero di chiamare in aiuto i suoi compagni
(che nel frattempo, tramite Moody Blues, stavano cercando di ricostruire
l'attacco di Clash). Una volta sopraggiunti i suoi compagni, Narancia
cercò di informare loro della situazione, ma questa volta
Tiziano riattivò il suo stand, costringendolo a gridare
di sparare a Squalo. Mista non se lo fa certo ripetere due volte,
e preme il grilletto. Il risultato potete immaginarlo da voi:
il gas fuoriuscito dal fornello prova un'esplosione, con la conseguente
fuoriuscita di un mare di anidride carbonica. Il radar di Aerosmith
non è più in grado di individuare il nemico.
Narancia, messo alle strette
dallo stand Talkin Head che ancora alberga nella sua lingua, decide
di uscire e risolvere la situazione da solo (saggia scelta, a
mio avviso, visto che qualsiasi cosa vuole dire, dalla bocca gli
esce l'esatto contrario, ndDarsch). Visto che Squalo è
rimasto ferito dallo scontro precedente, tramite il radar di Aerosmith
si mette alla ricerca di una persona dal respiro affannoso. Per
aiutarsi nella ricerca, gli viene una bella idea: si taglia la
lingua (dove è ancora attaccato lo stand di Tiziano) e
inizia a gridare "Ti ho trovato, sei lì!". In
questo modo riesce a confondere i due sicari (che credono stia
parlando sotto l'effetto di Talking Head), e li sorprende, attaccandoli
con il suo stand. A nulla vale il sacrificio di Tiziano, che si
frappone tra i proiettili di Aerosmith e il suo amico Squalo,
per permettere a quest'ultimo di attivare il suo stand (visto
che nella zona non c'erano liquidi).
Con l'animo in pace, ma sempre
con la massima prudenza, il gruppo si reca verso l'aeroporto e
ruba un jet privato, con lo scopo di raggiungere la Sardegna e
di carpire informazioni sul Boss. Pilotato da Moody Blues (tramite
la fuzione di replay), l'aereo è pronto al decollo quando
uno strano individuo si avvicina. Intimato da Mista, viene ridotto
ad un colabrodo dal suo Sex Pistols: nessuno doveva avvicinarsi
a quell'aereo! Concesso il tempo a Giorno di verificare che lo
strano tizio sia effettivamente morto, si parte...
Ma le sorprese non sono, ovviamente, finite qui. Sull'aereo Giorno
e Mista fanno una stranissima scoperta: all'interno di un congelatore
trovano i resti di dita umane e ossa della mano. Al 'novellino'
gli puzza, ma non fa in tempo a rendersene conto, che un nuovo,
potentissimo stand lo attacca: qualcosa si stacca dal suo braccio...
è sicuramente uno stand. Uno stand che gli ha mangiato
quasi mezzo braccio (sia a lui che a Gold E), e minaccia di fare
anche peggio...!
- Scheda
di Carne - 
Con l'aiuto delle pallottole
di Mista, Giorno riesce ad amputarsi il braccio, per impedire
che Notorius lo divori a poco a poco. Ma la sua fame non si ferma:
quattro Sex Pistols sono stati quasi divorati.
Immediatamente Narancia corre in aiuto di Mista, ma Notorius lo
attacca con una velocità e reattività impressionanti.
Giorno capisce che lo stand reagisce a qualcosa, ma ancora non
sa a cosa.
Quando Trish si dirige di corsa verso lo spogliatoio per nascondersi,
Notorius le salta addosso. A quel punto Giorno capisce: viene
attirato dal movimento. Tanto più è veloce, tanto
maggiore sarà la sua velocità di reazione. Con lo
stand avvolto al suo braccio, Giorno si dirige verso il finestrino
e sta per staccarselo, così da lasciar cadere Notorius
di sotto...
Trish assiste la scena allibita
da un sedile, vede Giorno staccarsi, con tutta natularezza, entrambe
le braccia, sente Bucciarati ripetere che il novelinno è
spacciato, che tagliandosi le braccia ha praticamente detto addio
al potere rigenerante di Gold E., visto che necessita il contatto
tramite le mani. Immersa nei suoi pensieri, viene lasciata sola,
in modo da prestare soccorso a Giorno e metterlo al sicuro all'interno
della tartaruga. Ma i problemi non sono finiti: su un'ala dell'aereo,
Trish nota un pallone da calcio che zompetta e piano piano si
avvicina verso il finestrino. Con un colpo secco Notorius riesce
a penetrare di nuovo all'interno dell'aereo. La ragazza rimane
immobile, coscia del fatto che lo stand attacca qualsiasi cosa
si muova con più velocità rispetto alle altre. Disperata
cerca piano piano di sfuggire, muovendosi il più lentamente
possibile, quando lo stand nemico viene attirato da qualcosa:
la spilla di Giorno si è animata, e sta prendendo le sembianze
della sua mano. Ancora una volta Giorno aveva dimostrato di saperci
fare: ha dato vita alla coccinella in modo da preservare il proprio
braccio e non perdere il potere del suo stand.
Con un profondo atto di coraggio e risolutezza, Trish attiva lo
schienale reclinabile di uno dei sedili, il quale, vista la sua
velocità, attira immediatamente Notorius BIG, che ci si
catapulta sopra, riducendolo in brandelli. Trish è in preda
al panico, continua a ripetersi "Sono morta, sono morta,
ma che cosa ho fatto?!", e mentre cerca di fuggire, il nemico
viene attirato dall'elevata velocità di caduta di alcune
gocce di acqua che colano dal suo stivale. Ma improvvisamente,
e con estrema sorpresa della ragazza, lo stivale inizia a piegarsi
e si sfila dal suo piede quasi 'scivolando' su di esso. Era la
prima manifestazione del suo stand, che finalmente si stava svegliando!
Araki caratterizza questo importantissimo momento in maniera geniale,
dipingendo un dialogo tra Trish e il suo stand, proprio come se
fossero due persone differenti. Lo stand la guida, le insegna
ad usare il suo potere, le spiega che loro sono una cosa sola
e che è sempre stato lì, vicino a lei, in attesa
di risvegliarsi, in attesa di un gesto di coraggio che avrebbe
cambiato il suo modo di comportarsi di fronte al pericolo.
Con il suo aiuto, Trish riesce a confinare Notorius all'interno
di un armadietto e a metterlo fuori combattimento.
- Scheda
di Trish - 
Ma non è ancora finita.
Il nemico sembra essere riuscito a penetrare attraverso gli infissi
dell'armadio, fino al motore. E lì ha trovato una velocità
elevatissima, che lo ha reso gigantesco. L'aereo stava precipidando,
Notorius avanzava implacabile attraverso il corridoio dell'aereo
verso la cabina di pilotaggio. Tutto sembrava perduto, ma ancora
una volta Trish li stupì: chiuse la porta della cabina,
rendendola elastica, in modo da non far penetrare il nemico al
suo interno, e poi rese la stessa cabina completamente elastica,
in modo che si staccasse dall'aereo e attutisse la successiva
caduta. Finalmente era finita. L'ereo precipitò, e Notorius
BIG passò l'eternità a colpire le onde del mare
e saltuariamente qualche nave che passava di lì.
L'azione si sposta all'interno
di una camera, dove il Boss in persona sta esaminando la situazione.
Nonostante sia venuto a conoscenza dell'incidente dell'aereo,
sente che sua figlia e gli altri sono ancora vivi. E purtroppo
per lui, si stanno dirigendo in Sardegna, dove Trish ha moltissimi
ricordi di lui e di sua madre, Donatella. Se chiedesse ad Abbacchio
di tornare indietro tramite il suo Moody Blues, sarebbe la fine,
il gruppo scoprirebbe troppi dettagli riguardanti lui, e questo
non poteva permetterglielo. Doveva gestire la situazione da solo!
La scena si sposta (presumibilmente) in Sardegna. Un ragazzino,
un po' imbranato e impacciato, cammina con una valigia in mano
per le vie della città, quando viene fermato da un chiromante
che lo convince a farsi predire il futuro. Ma quello che scopre
si rivela parecchio strano: una doppia personalità si cela
dietro a questo tranquillo ragazzo, e inoltre pare che lui, che
avrà al massimo quindici anni, sia in cerca della figlia,
quindicenne anche lei!!! Sbigottito, e in preda al panico, il
chiromante non riesce a capire, e chiede di poter vedere la sua
mano. Ed è a questo punto che il ragazzino cambia letteralmente
aspetto: diventa cattivo, più vecchio, più grosso
e i suoi occhi gli ruotano di 180 gradi diventando più
cupi e minacciosi. Il Boss! Quello è il Boss!
Estorte delle informazioni riguardo un sicario traditore che si
trovava da quelle parti, anche lui per cercare informazioni riguardanti
il suo passato, un certo Risotto, uccide il povero chiromante,
e si allontana, riprendendo le sembianze dell'insospettabile ragazzino
goffo dai capelli biondi.
Giunto nel luogo ritratto nella foto della figlia (un edificio
sulla costa Smeralda), Vinegar Doppio (qui su JojoXserie ci rifiutiamo
di chiamarlo Aceto Doppio!!!) incontra finalmente il killer Risotto.
E qui Araki, dall'alto della sua genitalità, adotta un'interessante
metodo: facendo sentire il trillo di un telefono immaginario a
Doppio, mette in comuncazione le sue due personalità, e
le fa dialogare proprio come se fossero due persone distinte!!!
Fantastico! In questo modo il Boss dà ordini a Doppio e
gli suggerisce di volta in volta come comportarsi. Come prima
mossa suggerisce a Doppio di avvicinarsi ad almeno 2 metri dal
nemico, in modo da poter attivare King Crimson e mettere subito
fine allo scontro. Inizialmente Risotto viene ingannato dalla
seconda personalità del Boss, e vedendo un ragazzino indifeso
e impaurito, non si fa problemi. Ma in seguito riesce a scoprire
che Doppio è un portatore di stand. Narancia, Bucciarati
e Abbacchio, infatti, erano anche loro riusciti a raggiungere
la costa, e Aerosmith stava perlustrando la zona. Risotto si è
accorto che Doppio era riuscito a sentire il ronzio del motore
dello stand di Narancia, e quindi lo smaschera. A questo punto
parte l'attacco: Doppio si ritrova in bocca decine e decine di
lamette da barba, che gli procurano un notevole danno. Quando
la situazione sembra critica, il Boss gli suggerisce di usare
il potere di King Crimson che permette di vedere nell'immediato
futuro, per scoprire le mosse del suo avversario. Doppio riesce
così, quasi miracolosamente, a ferire l'avversario e a
guadagnare un po' di tempo per studiare le sue mosse e il suo
potere. Viene in questo modo a conoscenza del terribile potere
che si cela dietro Metallica, lo stand di Risotto.
- Scheda
di Risotto - 
Dopo un'altra micidiale serie
di attacchi, ormai indebolito dalla mancanza di ferro nel proprio
corpo, Doppio utilizza ancora una volta il potere di King Crimson,
e vede che di lì a pochi secondi Risotto gli avrebbe dato
il colpo di grazia. Bisognava fare qualcosa. Ignorando i consigli
del Boss, che gli diceva di rimanere fermo ed aspettare il suo
arrivo, Doppio prende l'iniziativa e tenta di individuare la posizione
dell'avversario utilizzando lo stesso campo magnetico che lui
genera tramite il suo stand. Apparentemente l'attacco fallisce:
i coltelli lanciati da Vinegar mancano il bersaglio, ma in realtà
quei coltelli erano indirizzati niente meno che al gruppo di Bucciarati.
Narancia, infatti, era l'unico a poter individuare, tramite il
respiro, l'esatta posizione di Risotto. Ed era anche facilitato
dal fatto che, vista la quasi totale mancanza di ferro nel corpo
di Doppio, il suo respiro era lievissimo, e quindi Aerosmith non
poteva confodersi: avrebbe sicuramente colpito Risotto. E così
fu: crivellato di colpi, Risotto cade al suolo sconfitto.
Prima di morire, però, nell'estremo tentativo di portare
con sè anche il Boss (che è ridotto parecchio male),
prende il controllo di Aerosmith tramite il suo Metallica, e fa
fuoco mentre cerca di tenere il nemico sopra di sè. Ma
ancora una volta il potere di King Crimson risolve la situazione:
tramite il suo stand, infatti, il Boss cancella la porzione di
tempo in cui le pallottole avrebbero colpito lui stesso, e lascia
solo quello in cui le stesse raggiungono Risotto al volto, decretandone
definitivamente la morte.
Nel frattempo il gruppo di Bucciarati aveva già iniziato,
tramite il Moody Blues di Abbacchio, a cercare indietro nel tempo
per trovare l'identità della persona che aveva scattato
la foto a Trish. Accortisi del trambusto, lasciano Abbacchio alla
sua ricerca, e si lanciano alla ricerca della persona che aveva
ridotto Risotto in quello stato. Tramite un crudele stratagemma
(ha usato un bambino come speccietto per le allodole, e gli ha
succhiato quasi tutto il sangue per ripristinare il ferro che
Risotto gli aveva sottratto), riesce a distrare Bucciarati e Narancia
e a colpire mortalmente Abbacchio. Ma per fortuna Moody Blues
era riuscito ad arrivare alla verità, e aveva già
preso le sembianze della persona che aveva scattato la foto. Così,
grazie alla sua volontà di raggiungere la verità,
in punto di morte riesce comunque a lasciare il calco di quella
persona sopra una colonna lì vicino. Finalmente avevano
qualcosa di concreto! Abbacchio gli aveva lasciato qualcosa di
inestimabile. R.I.P.
Possedendo anche le impronte digitali del Boss, il gruppo inizia
una ricerca tramite computer in tutte le banche dati della Polizia
di tutto il mondo, dell'FBI e dell'InterPol, senza nessun risultato.
Proprio quando la situazione sembrava precipitare nuovamente,
vengono contattati da un anonimo "alleato", anche lui
intenzionato a sconfiggere il Boss, che gli rivela di essere in
possesso di una Freccia (sì, proprio QUELLA Freccia!!!),
gli spiega l'origine e la composizione della freccia stessa (cfr.
"Gli Stand", punto 5 de "L'arco e la Freccia"
)
e che quella è l'unico modo di raggiungere un livello superiore
e riuscire a sconfiggere il Boss.
Il gruppo, gambe in spalla, prende un motoscafo e si dirige immediatamente
verso il luogo dell'appuntamento con il loro misterioso contatto:
il Colosseo, a Roma. Ma giunti sulle coste laziali, vengono attaccati
da altri due sicari del Boss. Gli ultimi, i più spietati
e quelli con meno scrupoli di tutti: Cioccolata e Secco. A quanto
pare, lo stand del primo è in grado di far crescere sulle
sue vittime una sorta di muschio che rende le carni e le ossa
estremamente fragili, facendo letteralmente a pezzi la persona
dopo pochi minuti. Come se non bastasse, è uno stand che
si attiva automaticamente non appena ci si abbassa sotto il livello
delle proprie scarpe!!! Micidiale!
Salvato Narancia (che era
sceso nel motoscafo), Mista e gli altri si dirigono verso il parcheggio
per cercare di fuggire, ma proprio mentre stanno salendo le scale,
vengono attaccati da un altro stand, quello di Secco, che pare
abbia il potere di spostarsi nel sottosuolo ed attaccare con grande
precisione e velocità. Un'accoppiata micidiale!
- Scheda
di Cioccolata - 
Mentre Mista tiene impegnato
Secco, Bucciarati corre verso una macchina per impossessarsene
e scappare. Ma improvvisamente cambia direzione e si butta da
un parapetto, aggrappandosi con una mano. Lo scopo era vedere
se lo stand di Secco percepisse anche la meta verso la quale il
suo obiettivo stava andando. In effetti Secco è rimasto
spiazzato da questa mossa, ma per ben altro motivo: nonostante
Bucciarati sia 'sceso' di parecchi metri rispetto alla sua posizione
precedente, la muffa non lo aveva attaccato. Spaventato, Secco
prende il telefono e chiama il suo compagno Cioccolata, e nel
frattempo il gruppo riesce a fuggire con una macchina.
In macchina, finalmente, Giorno si accorge definitivamente che
qualcosa non va nel corpo di Bucciarati: è freddo, non
ha pulsazioni e non sente dolore. Lui gli confessa che la sua
vita è finita a Venezia quando è stato colpito a
morte dal Boss, e che l'energia vitale che gli aveva conferito
Giorno gli ha consentito di continuare ad agire per un po', nonostante
quello che era successo. Quando qualcosa giunge alla fine, non
è possibile tornare indietro. Bucciarati, dunque, è
morto, ma continua ad andare avanti grazie all'energia che Giorno
gli aveva donato in quell'occasione.
Quando Giorno ancora doveva capacitarsi di quello che aveva
appena sentito, un cadavere, pieno di muffa, piomba sul tettuccio
dell'auto, costringendo il gruppo a buttarsi dalla macchina in
corsa. Cioccolata e Secco erano arrivati tramite un elicottero.
Mista cerca di colpirlo con i suoi Sex Pistols, ma non ci riesce.
Di contro, Secco si "tuffa" nel sottosulo, pronto ad
attaccare Bucciarati.
- Scheda
di Secco - 
Il suo stand è velocissimo
e molto potente, perchè utilizza la forza elastica della
pietra da lui stesso fluidificata.
Nel frattempo Giorno, tramite le pallottole di Mista, riesce ad
immobilizzare l'elicottero, facendo crescere un albero dal terreno
sottostante. Ma quanto i Sex Pistols vengono sparati all'interno
dell'abitacolo per uccidere Cioccolata, non trovano nessuno, e
anzi, vengono pesantemente attaccati.
E' il panico: gli attacchi
sono precisi e letali, i Pistols non riescono ad individuare il
nemico... non c'è nessuno su quel maledetto elicottero!
Ad uno ad uno vengono attaccati e maciullati, Mista è ridotto
molto male, ma non può ancora morire, perché Numero
5 è rimasto a terra. Così Giorno decide di andare
a stanare il nemico, e sale sull'elicottero. Cercando di capire
dove Cioccolata si nascondesse, fa una macabra scoperta: l'esperienza
che il suo nemico aveva accumulato come medico gli ha permesso
di tagliarsi letteralmente a pezzi, senza morire. Ricoprendo poi
i suoi pezzi con la muffa, Cioccolata può nascondersi anche
in spazi molto stretti (come l'elicottero, appunto).
Il suo attacco è devastante: colpisce Giorno con le braccia
e con le mani, scaraventandolo fuori dall'elicottero, dove la
sua pericolosissima muffa stava facendo una strage. Sembrava finita.
Bastava che cadesse al di sotto dell'elicottero per permettere
allo stand di Cioccolata di divorarlo in un batter d'occhio, ma
Numero 5 lo salvò. Gli sparò una pallottola dritta
verso la mano, e tramite essa Giorno riuscì a creare un
ponte (tramite un arbusto) verso l'elicottero. Cioccolata senza
pensarci due volte attacca subito la pianta-ponte (anch'essa è
un essere vivente) con la sua muffa, ma è stato proprio
questo a costargli la vita: il ramo distrutto dalla muffa una
volta tagliato via, torna ad essere la materia inanimata da cui
l'aveva creato, ovvero il proiettile. Torna quindi ad avere la
traiettori, l'angolazione e la velocità che Numero 5 gli
aveva dato, e colpisce in piena testa l'ignaro Cioccolata, che
stramazza al suolo (apparentemente) morto. Ma non è finita,
perché, ancora vivo, il nemico aveva nel frattempo spostato
la sua mano verso Mista, e ora lo teneva in pugno, minacciando
di decapitarlo. Ma evidentemente non conosceva la risolutezza
di Giorno: egli aveva infatti già previsto tutto, ed era
riuscito a trasformare un frammento di proiettile che era rimasto
nella testa di Cioccolata, in un cervo volante, che si è
scavato la strada verso l'esterno, spappolando il cervello di
Cioccolata. Finalmente era definitivamente morto.
Prima di morire, però
era riuscito a fare due telefonate al suo compagno Secco, avvertendolo
che il gruppo era diretto al Colosseo per incontrare un misterioso
contatto che li avrebbe aiutati a sconfiggere il Boss. Ci spostiamo
quindi ai piedi del monumento più famoso del mondo, dove
Bucciarati ha appena ingaggiato uno scontro con il compagno del
defunto Cioccolata. La lotta è molto dura, perché
Secco è veramente forte, soprattutto nella corta distanza,
ma Bucciarati, grazie alle sue cerniere, riesce a nascondersi
sotto terra, e a sfuggire al nemico. Intanto da uno degli archi
del Colosseo, si nota uno strano luccicare. Qualcuno li sta osservando
con un binocolo, e si tratta proprio del contatto che il gruppo
di Bucciarati doveva incontrare qui.
Impossibilitato a stanare il suo avversario nascosto sotto terra,
Secco ha un'idea: prende una "sorsata" di cemento nella
bocca, e poi la sputa fuori a velocità pazzesca, sparando
in tutte le direzioni. Il liquido, una volta uscito dal raggio
d'azione di Oasis, ritorna ad essere duro (ed appuntito) cemento.
Intanto quell'uomo, appollaiato
sul colosseo, li osserva... una sedia a rotelle, un paio di protesi
al posto delle gambe, un computer sulle ginocchia e La Freccia
in mano ... J.P.Polnareff era tornato dal passato per consegnare
a quel gruppo di ragazzi l'unica arma in grado di sconfiggere
il Boss: La Freccia trovata 12 anni prima durante una battaglia
in Egitto.
Nel frattempo la lotta tra Bucciarati e Secco prosegue più
sanguinosa che mai. Bucciarati è in seria difficoltà,
e per giunta il suo corpo comincia a cedere: inizia a sgretolarsi,
a decomporsi, è innaturalmente freddo come il ghiaccio
e il suo cuore non batte più. Ma proprio questo gli apre
la strada per la strada per la vittoria: accorgendosi infatti
di non sentire più alcun dolore, si avvicina ad un'auto
e colpisce violentemente uno dei pneumatici proprio quando Secco
è nelle immediate vicinanze. Il botto fa letteralmente
esplodere i timpani al suo avversario, che basava tutto il suo
potere stand sulla percezione degli echi per individuare il nemico.
Vistosi ormai alle corde, Secco afferra un ragazzino che passava
di lì e lo minaccia di morire. Ma Bucciarati, tramite il
suo Sticky Fingers passa attraverso il corpo del ragazzo e gli
apre una cerniera sul collo. Ormai spacciato, Secco finisce, morente,
dritto dentro un camion della Nettezza Urbana.
Ma il destino a volte gioca brutti scherzi: si da' il caso, infatti,
che quel ragazzo che Secco ha acchiappato dalla strada, sia niente
meno che Vinegar Doppio, che era venuto a Roma sulle tracce del
suo cellulare, che usava per comunicare con il suo defunto amico
Cioccolata!
|
Approfittando dello
stato disastroso in cui versava Bucciarati (non era più
in grado né di sentire né di vedre, ma riesce
solo a percepire le auree...proprio come uno spettro!),
finge di aiutarlo ad attraversare la strada, in modo da
scoprire il suo obiettivo qui a Roma, e soprattutto chi
dovevano incontrare. Bucciarati, che confonde l'aura di
Vinegar con quella di Trish, si fida di lui, e lo accompagna
dritto dritto dal nostro caro Polnareff.
Filò quasi
tutto liscio: Vinegar era girato di spalle, e la sua voce
acuta da bambino, unita al codino che aveva dietro la
testa, potevano realmente far pensare che si trattasse
di una donna.
Filò quasi tutto liscio perché, finalmente,
il Boss stava per scoprire il segreto che quella persona
gli stava per consegnare... un segreto che avrebbe permesso
loro addirittura di sconfiggerlo! Di cosa diamine poteva
trattarsi?
Già... filò QUASI tutto liscio... perché
Polnareff, eterno sospettoso, chiese a Vinegar di estrarre
il suo stand, per provare che era veramente Trish. Ed
è a quel punto che si accorse di avere a che fare
... proprio con la persona che lui stesso credeva di aver
ucciso !
|
- Scheda
di Polnareff - 
Grazie al potere di King
Crimson, Vinegar gli si fece subito addosso, e assunse FINALMENTE
le sembianze del Boss, rivelandoci la sua identità:
- Scheda
di Diavolo - 
Un po' perché aveva
i movimenti impacciati a causa della sedia a rotelle, un po' perché
contro King Crimson è veramente molto dura, Polnareff venne
messo alle strette da Diavolo, ma era maturato incredibilmente,
e riusciva lo stesso a compiere delle azioni nonostante i lassi
di tempo che il suo nemico cancellava. Così fece una delle
cose probabilmente più bizzarre che potesse fare: trafisse
il suo stesso stand con la freccia! Lo stand inizio a squagliarsi,
come un cioccolatino al sole, per somparire definitivamente proprio
mentre il suo portatore moriva tra la fredda pietra del Colosseo,
colpito da un attacco di King Crimson. A quel punto successe una
strana cosa: qualcuno apparì poco più sopra di Diavolo,
e non erano Giorno e gli altri, visto che stavano ancora ai piedi
del Colosseo. Una figura nera, con un tatuaggio sul collo identico
alla freccia, si dirigeva lentamente verso quest'ultima, e mentre
camminava, tutte le persone lì attorno caddero in preda
ad un sonno profondo.
Il primo a svegliarsi fu
Giorno... o almeno quello che SEMBRAVA essere Giorno. Per qualche
motivo, infatti, nel corpo di Giorno c'era Narancia, e mano mano
che anche tutti gli altri si svegliavano, si accorsero che le
loro menti e le loro anime erano state scambiate. Mista con Trish,
Giorno con Narancia, Bucciarati con Diavolo e Polnareff con la
tartaruga. E non è finita qui: ognuno di loro è
stato trasferito nel corpo dell'altro con il proprio stand potenziato
ad un livello molto più alto del normale.
"Questa strana situazione che ci coinvolge ora - spiega Polnareff
- è stata originata dal mio stand, Silver Chariot. In questo
istante il mio corpo originale ha già ricevuto l'abbraccio
della morte, e per questo motivo non ho la capacità di
controllare Silver Chariot. Purtroppo non so nemmeno dove sia
in questo momento. Praticamente è fuori controllo!"
Jean Pierre continuò raccontandogli di un episodio di qualche
anno prima, in cui il suo stand si ferì con la freccia
mentre la raccoglieva da dietro un mobile. In quel momento tutte
le persone lì intorno caddero in un profondo sonno, e solo
sottraendo la freccia allo Chariot, la situazione è tornata
normale. L'obiettivo era questo: Silver Chariot Requiem (così
soprannominato perchè, una volta colpito dalla freccia,
i suoi poteri si sono evoluti ad uno stadio superiore) adesso
era a tutti gli effetti il protettore della freccia, e l'avrebbe
difesa in automatico con tutte le sue forze.
Bucciarati infatti provò a recuperare la freccia, ma si
accorse che chiunque cercasse di attaccare Requiem, veniva attaccato
a sua volta dal proprio stand.
Proprio mentre stavano facendo tutte queste coniderazioni, il
corpo di Bucciarati riprese conoscenza. Ora, se 2+2 fa 4, all'interno
di quel corpo ci doveva essere Diavolo. Così Mista lo colpì
con le sue pallottole in zone non vitali, giusto per immobilizzarlo.
Ma tutti quanti fecero una scoperta raccapricciante: il normale
scorrere del tempo stava subendo dei balzi, indice che il potere
di King Crimson era in azione, e NON veniva dal corpo di Bucciarati.
Una nuova considerazione fece restare tutti a bocca aperta: la
doppia personalità di Diavolo ha fatto sì che nel
corpo di Bucciarati albergasse solo Vinegar. Nessuno poteva sapere
in quale, delle centinaia di corpi delle persone addormentate
nell'area del Colosseo, fosse finito il Boss. E a quanto pare
lo sapeva benissimo anche lui, visto che, durante i balzi temporali,
non si è risparmiato di attaccare l'unico portatore dello
stand che avrebbe potuto individuarlo: Narancia. Il corpo di Giorno
era stato infatti infilzato tra i pali di un'inferriata, e vane
risultarono le cure che Giorno (quello vero, nel corpo di Narancia)
gli approntò velocemente. Narancia era morto... così
l'anima di Giorno potè tornare nel proprio corpo, non più
occupato. Bisognava trovare Chariot, prima che venisse trovato
da Diavolo, ovunque egli fosse.
Disperatamente, il gruppo
cercò un'altra volta di attaccare Requiem. Ci prova Giorno,
ma purtroppo tutto è inutile: non solo viene attaccato
dal proprio stand, ma scopre anche che qualsiasi tipo di attacco
fisico inferto a Requiem viene ritorto contro l'attaccante. A
quel punto a Polnareff venne un'idea: e se invece a provare a
raccogliere la freccia fosse un non-portatore di stand? Cosa accadrebbe?
Ci provò. Ma il risultato fu lo stesso: Requiem attacca
chiunque abbia toccato la freccia, senza possibilità di
esclusione. E non è finita: il vero obiettivo di Requiem,
il suo potere così enormemente evoluto, consiste nel traformare
qualsiasi essere umano sulla faccia della terra! In cosa, ancora
non lo sa nessuno...
Nel frattempo Diavolo, nascosto all'interno di chissà chi,
riesce a trovare una soluzione all'enigma... riesce a scoprire
il modo per sconfiggere Requiem, ora deve solo aspettare l'occasione
giusta per attaccarlo. E l'occasione gli viene data proprio da
Giorno: insospettito dalla insolita rottura della pistola di Mista,
Giorno ipotizza che fosse stato Diavolo in persona a romperla,
e per questo egli deve risedere per forza in uno dei loro corpi.
L'unico modo per scoprire in quale corpo alberga, è di
toccare uno per uno tutti i suoi amici e con il potere di Gold
E. scoprire quanta forza vitale (e quindi quante anime) risiedono
in quel corpo. Il primo ad essere "testato" è
il corpo di Diavolo (dove risiede Bucciarati). Nel momento in
cui Giorno tocca Bucciarati, King Crimson esce allo scoperto e
trancia di netto il braccio di Giorno.
Si scopre così che
l'anima di Diavolo risiedeva nel corpo di Mista (quindi insieme
a Trish...ecco spiegato il perché lei non percepisse la
presenza del padre), e visto che nel momento in cui King Crimson
è apparso Trish ha estratto il suo stand, ora Diavolo può
catturarlo e comandare così il corpo di Bucciarati come
vuole. Con un rapido scatto, Diavolo (nel corpo di Bucciarati)
corre all'impazzata verso Requiem. Ormai è chiaro che abbia
trovato il modo per sconfiggerlo, altrimenti non avrebbe così
tanta fretta di raggiungerlo. E a nulla sono valsi i tentativi
di Mista di fermarlo: tramite King Crimson, Diavolo è in
grado di prevedere la traiettoria di qualsiasi proiettile, perfino
degli effetti di quel proiettile sul mondo che lo circonda (in
modo da schivare, per esempio, un lampione colpito da un Sex Pistol).
Arrivato davanti a Requiem, la verità viene svelata:
Il segreto di Requiem sta
nell'ombra. Da qualsiasi parte la si guardi, questa starà
sempre di fronte a noi. Il motivo è tanto semplice quanto
geniale: quell'ombra non è di Requiem, ma è della
nostra anima, del nostro stand. E visto che un'ombra, per poter
esistere, ha bisogno di una fonte di luce che la proietti, questa
sorgente luminosa non può che risiedere DIETRO la propria
anima, quindi dietro il proprio stand. Basta distruggerla, per
poter sconfiggere Requiem.
Ed infatti Diavolo mette
una mano dietro la schiena e trova la sua luce. Stringendola poi
in pugno la distrugge. Risultato: Requiem cade letteralmente a
pezzi, sciogliendosi.
Tutto sembra perduto. Diavolo ha la freccia, e se la usa per trafiggere
il suo già fortissimo King Crimson, nessuno osa immaginare
quale immenso stand ne possa venire fuori. Ma volete forse che
Giorno non abbia preso una precauzione? Eh eh eh. Il nostro provetto
Mc. Guyver trasforma il sangue che è fuoriuscito dal suo
braccio, e che era andato a schizzare il corpo di Bucciarati,
in un gruppo di formiche, che mangiano la freccia e ne fanno cadere
la punta a terra. Subito Mista cerca di colpire la freccia per
allontanarla da Diavolo, ma ancora una volta la grandezza di King
Crimson si fa sentire, prevedendo ogni singola e millimetrica
cosa che accadrà, e addirittura coprendo la traiettoria
e la visuale di Mista con il cadavere di un passante.
Sembra di nuovo tutto perduto.
La mano di Bucciarati si sta avvicinando per raccogliere la punta,
ma appena la tocca questa schizza via come un proiettile in direzione
di Giorno. Era stata Trish. D'altronde "tale padre, tale
figlio", anche lei è in grado di trascendere, e ha
trovato la forza di rendere gommose le pallottole di Mista, appiccicarle
alla mano di Bucciarati e tenderle come corde di violino, per
poi farle partire colpendo la punta di freccia.
"Tu, figlia mia... se
solo... se solo non fossi nata! Tu sei... il passato... il passato
che mi insegue. MI HAI DAVVERO FATTO ARRABBIARE!"
"Puoi trascendere, eh? Ora lo farai di sicuro, Trish! Volerai
sopra al passato... e sopra alla testa dei tuoi amici!"
Un colpo. Un unico potentissimo
colpo all'addome. Il corpo di Bucciarati vola via, scaraventato
dalla furia di Diavolo... trapassato da parte a parte, tra lo
sbigottimento e l'incredulità di tutti.
A questo punto la freccia
è alla portata di Diavolo, che la raccoglie e si trafigge,
esultando per il potere immenso che sta per acquisire. Ma qualcosa
va storto: egli era talmente impegnato a prevedere le mosse dei
suoi avversari, che se n'era dimenticato uno. Bucciarati sapeva
benissimo cosa sarebbe successo dando il colpo di grazia a Requiem,
e non ci pensò due volte. Tutto tornò come prima,
le anime di ognuni persona rientrarono nei rispettivi corpi. Tranne
quella di Bucciarati, ovviamente, il cui corpo giaceva per terra
senza vita. Così l'anima di Bruno iniziò la sua
lenta ascesa al cielo, e le sue ultime parole furono per Giorno:
"Mi raccomando Giorno,
ora è tutto in mano tua. Io sono stato riportato in vita
il giorno in cui ti ho incontrato nella nostra bella Napoli, il
giorno in cui abbiamo disertato dall'organizzazione. E' stato
allora. Prima il mio spirito stava morendo lentamente e basta.
E' solo grazie a te se sono rinato. E' quella la felicità,
te lo posso garantire. Va bene così. Non preoccuparti per
me ora, e salutami tutti. Non temere Giorno, tutto è semplicemente
tornato a come doveva essere. Siamo solo tornati all'inizio..."
A questo punto la freccia
si trovava nelle mani di Giorno. Con Diavolo in preda all'odio
e alla follia, non rimaneva altro da fare: prese la freccia e
trafisse il suo Gold Experience. Inutile l'immediato attacco di
Diavolo: Gold Experience Requiem era lì, davanti a lui.
Invano qualsiasi tipo di tentativo da parte di King Crimson di
colpire Gold E. Requiem. Il suo immenso potere annulla le azioni,
il potere e la volontà di chiunque lo attacchi, di chiunque
voglia usare la verità a proprio vantaggio. E non
solo. Chiunque venga colpito da Gold E. Requiem vede anche la
propria morte riportata a zero, e viene condannato a riviverla
in eterno in maniera sempre differente. Era finita. Diavolo era
stato finalmente sconfitto.
A questo punto Araki fa un
lungo flashback, che ci riporta indietro nel tempo ai tempi della
morte di Luca il Lacrimoso.
Era una giornata qualunque.
Abbacchio, Narancia, Fugo e Mista stavano mangiando tranquillamente
e nel frattempo discutevano del più e del meno. Al ritorno
di Bucciarati, Fugo gli comunica che aveva un ospite che lo aspettava
dalla mattina. Era il fioraio di Piazza Monsanto, venuto per vendicare
la morte della figlia, tragicamente precipitata dalla cima di
un palazzo, mentre abbracciava una strana pietra. Il fiorario
è convinto che sia stata spinta dal fidanzato.
Bucciarati gli concesse una specie di indagine, per scoprire se
veramente fosse stato lui ad ucciderla, e in caso affermativo
l'avrebbero punito a dovere, ma non ucciso. Non erano killer a
pagamento. Ancdò insieme a Mista e Fugo a fare un sopralluogo
nella casa del sospettato, che a quanto pare è uno scultore.
Durante il tragitto, però, Mista nota una strana pietra
circolare, che aveva già visto a casa poco prima, che sembrava
seguirlo ovunque andava. Beh, in ogni caso non ci fece molto caso,
e arrivati a destinazione, entrò in casa e si diresse verso
l'ascensore. Appena le porte si aprirono, però, notò
all'interno la stessa pietra, che lo stava quasi aspettando. Preso
da una rabbia improvvisa, scaricò tutto un caricatore addosso
allo strano oggetto, che incredibilmente mutò forma, e
prese le sembianze di Bucciarati steso per terra e sanguinante.
Nella più totale confusione notò un'ombra sulla
sinistra dell'ascensore. C'era qualcuno. Senza pensarci troppo
su, sparò alle gambe del tizio, ormai sicuro che si trattasse
del portatore di quel misterioso stand.
Scolippi, questo il nome del portatore di Rolling Stones, gli
spiegò che il suo stand riproduce visivamente il momento
della morte di una persona il cui destino è di perdere
la vita nel giro di breve tempo. Da quel momento rotola all'inseguimento
del soggetto reale per fornirgli la possibilità di affrontare
una morte indolore, basta toccarla. E' attivata dalla forza del
destino, un'energia completamente indipendente dalla volontà
del portatore. Si comporta come uno stand autocomandato.
Il problema ora era fermare la sua corsa verso Bucciarati, considerando
anche il fatto che quest'ultimo era sceso dalla macchina ed era
entrato anche lui nell'edificio! L'unico modo di evitare il peggio,
era distruggere la pietra... che poi avrebbe mutato forma e mostrato
altre persone, indice di un cambiamento nel destino delle persone
coinvolte.
Sventato per un pelo un primo tentativo di Bucciarati di toccare
la pietra, incuriosito da essa, Mista fu costretto a gettarsi
dalla palazzina abbracciando la pietra. Fortunatamente non si
restò ucciso dalla caduta, segno che se la tua immagine
non appare nella pietra, vuol dire che non è ancora il
tuo momento di morire. La vita di Bucciarati era salva... almeno
per il momento! Infatti la pietra aveva già cambiato forma,
e mostrava le immagini di Abbacchio, Narancia e Bucciarati.
EPILOGO
Le considerazioni di Scolippi
firmano la fine del piccolo flashback: "Se solo lui avesse
accettato il destino senza opporsi, sarebbe finita in pace. Noi
siamo schiavi del destino, come volevasi dimostrare. Una volta
apparsa un'immagine sulla pietra, qualcosa deve accadere.
Non so di chi siano quei volti, ma a causa di questo intraprenderanno
un cammino su una strada di sofferenza e difficoltà, lungo
la quale ora più vite andranno perse."
"Trish! Triiish! Dove
sei finita??! Giorno! Ma dov'è andata Trish?"
"Guarda, Trish è lì, Mista."
Da un angolo spunta la tartaruga... e da questa ne uscì
Trish. E con lo stupore di tutti, dalla chiave sopra la tartaruga
spuntò la figura di Polnareff. Lo stand della tartaruga
l'ha protetto, almeno in parte. Nell'istante in cui il suo spirito
è stato risucchiato all'interno della tartaruga, in qualche
modo Polnareff ne è diventato parte. Purtroppo non potrà
mai più uscire, ma meglio di niente!
La freccia, lì a terra,
non aspettava altro che essere raccolta da Giorno...
Giorno:
"In troppi sono caduti per permetterci di entrare in possesso
di questa preziosa eredità... è nostro dovere far
sì che nulla sia stato fatto invano, e che resti la memoria
dell'ascesa alla vetta. Io non distruggerò questa
freccia!"
J. P. Polnareff: "Allora lasciala dentro la
tartaruga. Va bene così, Giorno. Questo è il compito
dei sopravvissuti. E ora andiamo al Colosseo."

[ Le Bizzarre
Avventure di JoJo - FINE ]
|