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UPDATE: 06 / 06 / 2006
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AEROPORTO DI NAPOLI: Koichi , inviato a Napoli per conto di Jotaro e della fondazione Speedwagon , ha l'incarico di trovare un certo Haruno Shiobana (15 anni) e di prelevare un campione della sua pelle per effettuare degli esami sulla "predisposizione genetica".
È proprio fuori dalla stazione che Koichi fa la conoscenza di Giorno Giovanna, quello che poi si rivelerà essere il protagonista della V serie. Con una allettante offerta, Giorno convince il ragazzo ad usufruire del suo taxi per andare al centro, dove alloggerà in un albergo. Ma appena Koichi posa il bagaglio sul sedile dell'auto Giorno mette in moto e parte di scatto. Il ragazzo non ci pensa certo due volte ed attiva il suo Echoes
inchiodando il taxi all'asfalto. Senza battere ciglio, Giorno smonta dal taxi e se ne scappa a piedi. Sentendo due poliziotti aeroportuali, Koichi si accorge che qualcosa non quadra: pare infatti che Giorno prima avesse i capelli neri, proprio come il ragazzo che stava cercando, e per di più scopre che è giapponese e che suo padre, morto in Egitto , era biondo anche lui. Possibile che l'abbia già trovato? Non fa neanche in tempo a terminare l'interrogativo, che scopre che la sua valigia è sparita. Guardando meglio sul sedile, si accorge della presenza di una specie di bozzolo gelatinoso: al suo interno c'era la sua valigia. Una frase che non sentiva ormai da molto tempo tornò a rimbombargli nel cervello:

"I portatori di stand sono destinati ad incontrarsi, prima o poi".

Quando la sua valigia si tramutò in una rana, e questa uscì dal bozzolo, Koichi non ebbe più alcun dubbio: quel Giorno possedeva uno stand! Ecco perchè Jotaro si era raccomandato di non avere un contatto diretto con quella persona.
Nel frattempo Giorno incontra Luca il Lacrimoso il quale, urtato del fatto che Giorno non ha nessuna intenzione di pagare la cosiddetta "protezione", colpisce con una pala la rana-valigia che nel frattempo era tornata dal padrone. Il colpo, però, si ritorce contro Luca, moltiplicato in potenza. Inizia, piano piano, a delinearsi il vero potere dello stand in possesso di Giorno.

Il successivo incontro fugò ogni dubbio. A quanto pare il potere di Giorno è anche in grado di far crescere piante e di usarle per gli scopi più disparati. Non solo, ogni colpo inflitto a queste piante ricade su chi li ha portati, con potenza decuplicata!
Ma il mistero si infittisce: pare infatti che Giorno sia il figlio niente meno che di Dio Brando!!!
Il fatto che i suoi capelli siano diventati biondi è probabilmente da attribuire al "risveglio" del suo stand che, fino a quel momento, era rimasto latente.

Salito su un treno, Giorno fa la conoscenza di Bruno Bucciarati, un fidato sicario che il capo della sua organizzazione ha incaricato di trovare ed uccidere chi aveva ammazzato Luca il Lacrimoso. In occasione di questo incontro, Giorno prende piena consapevolezza dei poteri del suo stand.

- Scheda di Giorno -

Ma purtroppo si delineano anche quelli dello stand di Bruno: a quanto pare è in grado di aprire cerniere ovunque, anche su persone e animali, e di poter nascondere al suo interno qualsiasi cosa, compreso se stesso.
Lo scontro si fa durissimo e, proprio quando Giorno sembra spacciato, una piccola esitazione di Bruno lo fa riprendere: in fondo Bucciarati ha un animo buono, e con il suo aiuto riuscirà ad infiltrarsi nella banda per uccidere il loro capo, lo stesso che provoca tanto dolore e tanta morte solo per i suoi sporchi comodi.

- Scheda di Bucciarati -

"La nostra organizzazione - gli spiega Bucciarati - è chiamata 'Passione'. È formata da 756 membri e controlla un gran numero di attività, fra cui alberghi, trasporti portuali, edilizia, pompe funebri e ristoranti. Oltre a questo naturalmente ci sono i proventi del gioco d'azzardo e della droga. Il nome 'Passione' non deriva dal nome del Boss, al contrario di quanto avviene per le famiglie mafiose. A dire la verità NESSUNO sa come si chiami, e nessuno l'ha mai visto di persona, né si sa che faccia abbia. Nemmeno io l'ho mai incontrato... gli ordini arrivano solo tramite uomini di sua massima fiducia".

Accettato di aiutare Giorno nella sua missione, Bruno lo accompagna dalla persona che avrebbe provveduto alla sua iniziazione alla gang: tale Polpo. La prova che gli viene affidata è al tempo stesso semplice ma tremendamente complessa: tenere accesa la fiamma di un accendino per 24 ore. La riuscita di questo compito gli avrebbe fruttato la conquista della fiducia della banda e quindi decretato la sua entrata.
Grazie alla sua intelligenza e all'enorme risolutezza e sangue freddo di cui era dotato, Giorno riuscì nell'impresa, superando non poche avversità. La prova non era stata per niente facile, lo stand di Polpo si era rivelato una brutta gatta da pelare, ma Giorno era pronto a tutto pur di perseguire il suo obiettivo. Ce l'aveva fatta! Era entrato a pieni diritti dentro 'Passione'. Ed era anche riuscito a fare fuori Polpo, un essere così spregevole da non meritare certo di vivere. Tramite Gold Experience aveva trasformato una pistola in banana, e l'aveva fatta tornare nella sua forma originale mentre Polpo la srava mangiando...

RAPPORTO DELLA POLIZIA CIRCA LA MORTE DI POLPO
Polpo - Suicidato con Arma da Fuoco
"Secondo il rapporto della polizia, Polpo si suicidò in prigione sparandosi alla bocca con una delle sue pistole all'ora di pranzo. Dato che l'arma del delitto apparteneva al defunto, e che al momento della morte era solo nella cella, sono state eliminate tutte le ipotesi di omicidio".

- Scheda di Polpo -

A capo dell'organizzazione mafiosa c'è il Boss. Sotto di lui una grande quantità di squadre organizzate si occupa dei compiti più disparati (esecuzioni, scorta, traffico di droga, ricerca e/o estorsione di informazioni, controllo di zone della città, ecc...). Ogni squadra era comandata da un capo (una sorta di generale). Il Boss ha contatti solo con il suo sottoposto di fiducia, quindi non c'è modo di conoscere la sua identità o la sua dimora. Ogni capo ha un secondo lavoro e una vita in apparenza normalissima, come copertura. La mafia italiana non ama attirare l'attenzione, come fanno per esempio gli Yakuza. Per diventare capo è necessario essere benvoluto e soprattutto fruttare una grossa somma di denare all'organizzazione. In sostanza è necessario fare carriera.

Accompagnato da Bucciarati, Giorno fa la conoscenza degli altri membri della squadra a cui è stato assegnato: Abbacchio, Mista, Narancia e Fugo. Sono tutti portatori di stand, è quindi necessario entrare nelle loro simpatie e dimostrare quanto il suo stand valga.
Per Giorno fu un gioco da ragazzi. Il suo stand già di per sé è indredibile, ma il modo in cui riesce ad utilizzarlo per qualsiasi scopo lo è ancora di più.

Si delinea così all'orizzonte la prima avventura che avrebbe impegnato Giorno e compagni: pare infatti che Polpo avesse una enorme quantità di denaro nascosta da qualche parte (circa 9 miliardi di lire), e l'unico a sapere l'esatta ubicazione di quel patrimonio era Bucciarati, tempo addietro incaricato dallo stesso Polpo di nascondere il malloppo.
Diretti a Capri a bordo di un'imbarcazione, Bruno mette al corrente il resto del gruppo della presenza di questi soldi. Ma, ovviamente, non erano i soli ad essere interessati al bottino: un portatore di stand si è infiltrato nella barca, e piano piano sta facendo scomparire tutti i membri della squadra, per lasciare Bucciarati da solo e per fargli quindi confessare il luogo in cui è nascosto il tesoro. Ma tramite lo stand di Abbacchio, riescono a far luce sui poteri dello stand misterioso.

- Scheda di Abbacchio -

Il nemico riesce misteriosamente a "sgonfiare" le persone ed a inglobarle completamente nella struttura della stessa barca, attraverso le tubature e gli interstizi delle assi di legno. Purtroppo, proprio quando Abbacchio aveva compreso appieno il potere dello stand avversario, anch'egli viene risucchiato. Bucciarati è rimasto da solo, ma grazie ad un importante indizio lasciato da Abbacchio, riesce a capire tutto: le barche in realtà sono due! Sopra il loro yacht ce n'era un altro, ridotto ad una sottilissima pellicola, che permetteva allo stand ed al suo portatore di muoversi liberamente al suo interno.

- Scheda di Zucchero -

Una volta scoperto il portatore, eliminarlo era cosa fatta per Bucciarati e il suo Sticky Finger.
Ma le complicazioni non finiscono qui: Zucchero ha un complice che lo attende a Capri, e arrivare lì allo scoperto significherebbe metterlo in allarme. Così Giorno e Mista decidono di precedere lo yacht e cercare il loro uomo, ma purtroppo il loro piano va in fumo, e il nemico li scopre. Bisogna combattere (tanto per cambiare!).

- Scheda di Mista -

L'avversario che gli si para davanti è piuttosto duro: si tratta di Sale.

- Scheda di Sale -

Grazie al suo potere riesce a bloccare qualsiasi pallottola Mista gli sparasse. E per di più, tramite una serie di colpetti su una pallottola che teneva bloccata, era in grado di imprimergli forza motoria per poi liberarla all'improvviso. Il risultato era lo stesso di una pallottola sparata da una pistola, ma molto meno preciso.
Quando tutto sembrava perduto, grazie ai suoi Sex Pistols, Mista riuscì a colpire una ferita procurata al nemico in precedenza e a spingere la pallottola bloccata al suo interno quel tanto che basta per uccidere Sale.

Una volta trovato il tesoro (nascosto dentro un pisciatoio in un bagno), il Signor Pericolo, uno dei capi dell'organizzazione incaricato di ritirare ed esaminare i gioielli, nominò Bucciarati capo, e gli assegnò territorio e compiti che prima appartenevano a Polpo: la riscossione di tute le scommesse, sportive e non, il controllo dei prestiti e delle merci di conrabbando entrate in porto, e dei ristoranti e alberghi. Insieme a questo, anche un altro incarico era passato nelle mani di Bruno e della sua squadra, il più importante:

PROTEGGERE LA FIGLIA DEL BOSS, ANCHE A COSTO DELLA VITA.

L'incarico iniziava in quel momento e sarebbe durato massimo una settimana. La ragazza, Trish Una, era lì presente, sotto mentite spoglie.

- Scheda di Trish -

- Scheda del Boss -

Il collegamento con il Boss che Giorno tanto aspettava gli era stato appena servito su un piatto d'argento! Dovevano assolutamente proteggere Trish... ad ogni costo!

Affittata una casa dove poter nascondere la figlia del Boss senza dare nell'occhio, Narancia viene incaricato di andare a fare la spesa ponendo molta attenzione a non essere seguito da nessuno. Ma Formaggio riesce ugualmente a scovarlo e lo attacca con il suo stand, allo scopo di fargli confessare il luogo dove la squadra teneva nascosta Trish.

La lotta si fa sanguinosa. Formaggio rimpicciolisce anche sé stesso per fuggire allo stand di Narancia e si mischia a un mucchio di topi in un tratto delle fogne.

- Scheda di Narancia -

Alla fine riesce a sopraffare Narancia e cerca di farlo parlare. Poi gli propone di unirsi a lui nel suo intento di rovesciare il Boss.

- Scheda di Formaggio -

Narancia è in guai seri, ma grazie ad una mossa azzeccatissima, riesce a ribaltare la situazione e lo fa fuori. La prima seria minaccia per Trish era stata sventata, ma ne avrebbero dovuto affrontare parecchie altre in seguito.

Proprio quando erano indecisi sul da farsi, arriva un messaggio da parte del Boss che gli ordina di recarsi alle rovine di Pompei per recuperare la chiave del mezzo che avrebbe protetto e trasportato al sicuro sua figlia e la squadra.
Vi si recano Giorno, Fugo e Abbacchio.
Appena messo piede nella città morta, Illuso li attacca immediatamente con il suo tremento stand, risucchiando Fugo in un mondo in cui solo lui e il suo nemico potevano entrare. Neanche il suo stand poteva avvicinarsi.

-Scheda di Illuso -

Il problema è che all'esterno dello specchio lo stand di Fugo era pericolosissimo per i suoi compagni, perché totalmente fuori controllo.

- Scheda di Fugo -

Purtroppo Abbacchio non ne vuole sapere di aiutare il suo compagno in difficoltà (al contrario di Giorno), così commette il grave errore di recarsi al nascondiglio dove avrebbero dovuto trovare la chiave, e proprio lì viene anche lui attaccato da Illuso e risucchiato nel mondo di Man in the Mirror. Il suo orgoglio, però, gli fa compiere un gesto passo e disperato: si taglia la mano con la quale aveva raccolto la chiave e poi, grazie al suo stand, "riavvolge" l'azione in modo che la stessa mano compia il percorso inverso e porti la chiave a Giorno. Giorno, che ormai gestiva la situazione, tramite una serie di grandiosi stratagemmi, riesce ad uccidere Illuso e a recuperare la chiave. Quello che Fugo pensa di lui in seguito, vale più di mille parole:

"Giorno Giovanna... che tipo. Tutti lo considerano un moccioso, uno con la testa piena d'aria. Io stesso la pensavo così, eppure ha dimostrato di saper pensare e fare cose incredibili... e azioni del genere portano la parola FIDUCIA impressa sopra a fuoco. Giorno è uno degno della MASSIMA fiducia!"

All'interno della chiave c'era un messaggio del Boss: dovevano recarsi al binario 6 della stazione di Napoli e usare la chiave alla fontanella con la tartaruga. Arrivati sul posto, gli ci volle un po' per capire che la chiave andava inserita sul guscio della tartaruga, e che questa era un portatore di stand: vennero trasportati tutti quanti al suo interno e scoprirono che quella stanza (arredata di tutti i confort, compreso un televisore che dava 'Captain Tsubasa' e un frigorifero) sarebbe servita da rifugio durante il viaggio in treno. Ma, come c'era da aspettarsi, non sarebbe stato un viaggio tranquillo: Pesci e Prosciutto, infatti, li stavano aspettando e quest'ultimo, al fine di stanarli, ha usato il micidiale potere del suo stand su tutto il treno, con risultati veramente raccapriccianti.

- Scheda di Prosciutto -

Con l'aiuto di suo fratello Pesci e del suo stand, i due riescono a mettere K.O. Mista (Prosciutto gli pianta 3 pallottole in testa!), ma le risorse dei Sex Pistols sono infinite: mentre numero 5 fermava tutte e tre le pallottole, numero 6 ha portato del ghiaccio a Bucciarati e l'ha avvertito della presenza di due portatori di stand nemici a bordo del treno. Così ha avuto tutto il tempo di aprire una cerniera sul soffitto del treno e tenere un'imboscata ai due.

- Scheda di Pesci -

Dopo una lunga colluttazione, Bucciarati riesce a scaraventare Prosciutto sotto al treno, non riuscendo comunque eliminarlo completamente, così l'effetto del suo stand non cessa e tutti all'interno del treno continuano inesorabilmente ad invecchiare. Nonostante fosse massacrato dalla rovinosa caduta, il fratello di Pesci aveva mantenuto lo spirito e la freddezza per controllare il proprio stand. È a quel punto che Pesci trova un vero scopo per battersi e per sacrificarsi e si trasforma letteralmente in una macchina omicida. Agganciato inesorabilmente Bucciarati, lo costringe a fare a pezzi il suo corpo con il proprio stand per evitare di essere individuato; e solo per un autentico colpo di fortuna riesce a ricomporsi proprio al limite tra la vita e la morte, salvandosi. Ancora una volta la sua incredibile risolutezza gli aveva fatto compiere l'impossibile! Sarà poi un gioco da ragazzi sbarazzarsi dello stolto Pesci. Prosciutto, ormai morto, purtroppo ha fatto in tempo ad avvertire i suoi compagni, che ormai saranno sicuramente sulle tracce di Trish & scorta. Bisogna trovare un altro modo per spostarsi.

Saliti su un camion e sempre nascosti nella tartaruga, proseguono il loro viaggio, ignari che Melone è nel frattempo arrivato sul luogo del loro precedente scontro e sta raccogliendo campioni di sangue da usare con il suo stand.

- Scheda di Melone -

Sul treno insemina una giovane donna con il suo stand, fa nascere il figlio e lo educa ad uccidere e a trovare Bucciarati, che non avrà problemi a rintracciare grazie all'energia sprigionata dalle sue cellule.

Uno stand comandato a distanza è in grado di inseguire automaticamente la sua preda. Può attaccare con una forza considerevole, al contrario dei suoi simili che perdono potenza allontanandosi dal portatore. Il punto debole di tali stand, normalmente, consiste nel fatto che possono portare attacchi poco precisi se attuati al di fuori del campo visivo del relativo portatore. In questo caso, però, se lo stand completa la sua istruzione, riesce a superare tale difetto (vedi Sheer Heart Attack ).

Così il figlio di Baby Face parte alla ricerca di Bucciarati, ma è accecato dalla voglia di uccidere e ancora molto infantile: dopo ogni azione chiede infatti sempre consiglio a Melone, perché non sa ancora come comportarsi. Ed è proprio questa sua inesperienza che lo porta alla rovina: Giorno prende spunto dal suo potere per contrastarlo e lo colpisce, procurandogli una ferita molto profonda. Ma sembra che Baby Face stia crescendo a vista d'cchio, probabilmente perché accecato dalla rabbia, ma è comunque inesperto e ancora poco maturo per sfuggire alle tattiche di Giorno. Muore in un esplosione, tra un mare di fiamme. Il suo portatore, Melone, verrà subito dopo raggiunto da un serpente (che in realtà sono i rest di Baby Face tramutati da Giorno) che lo morderà, ponendo fine alle sue ambizioni.

Mentre Bucciarati e la sua banda ricevevano le ultime istruzioni dal Boss, quelle sulla consegna di Trish, inviategli tramite un abile stratagemma che vedeva l'impiego di Moody Blues, Ghiaccio era già sulle loro tracce, e presto li avrebbe raggiunti.
Le istruzioni erano chiarissime: dovevano raggiungere Venezia e prelevare l'OA-DISC all'interno della statua del Leone Alato, situata nella piazza della stazione. All'interno del disco avrebbero trovato il luogo esatto della consegna.
Proprio mentre stavano percorrendo il Ponte della Libertà (l'unico che collega Venezia alla terraferma), vengono attaccati (quasi senza accorgersene) dal terribile stand di Ghiaccio. La macchina ha improvvisamente iniziato a congelarsi, ad una velocità incredibile. Mista, quasi senza accorgersene, ha perso il dito mignolo, che gli era rimasto attaccato al finestrino per effetto del freddo. Ghiaccio li aveva scoperti grazie al ritrovamento della foto che indicava il luogo dove prelevare il disco, ed ora stava cercando la tartaruga che contiene Trish per impossessarsene.
La macchina intanto continua a congelarsi, e ormai la temperatura esterna è scesa addirittura a 100 gradi sotto lo zero! All'interno della vettura persino l'umidità del respiro si condensa e si ghiaccia. È impossibile chiudere gli occhi perché si rischia di non poterli più riaprire, e sia i pedali che il volante sono bloccati: la macchina non può più essere controllata. Purtroppo neanche lo stand di Giorno può fare niente, perché non ci sono forme di vita capaci di sopravvivere a simili temperature, e se continua così non moriranno assiderati, ma soffocati, visto che anche le labbra si stanno piano piano ghiacciando e serrando tra di loro.
Ma per fortuna non tutto è perduto, c'è ancora qualcosa che Gold Experience può trasformare, e si tratta delle pallottole di Mista, che, venendo sparate, si surriscaldano, e quindi sono idonee ad essere tramutate in forme di vita animale o vegetale. E infatti il piano è proprio questo: una pallottola trasformata in pianta si infilza nella barriera di ghiaccio del nemico e, facendo crescere le sue radici, lo fa cadere dall'auto. Dopo un concitato inseguimento, Giorno decide di buttarsi con tutta la macchina nel canale: in questo modo l'auto congelerà più lentamente per via della grande massa d'acqua che la circonda.
Nel frattempo Bucciarati, Abbacchio, Narancia, Fugo e Trish si dirigono verso la stazione a bordo di una barca, ignari di quello che sta accadendo ai loro compagni.

Tramite lo stand di Giorno, Mista si è creato una slitta con la quale può raggiungere velocemente la riva, senza cadere in acqua. Purtroppo lo stand di Ghiaccio è in grado di congelare quasi istantaneamente enormi masse d'acqua, e finire nel canale non è stata certo una buona idea. Ma, allo stesso modo, è in grado di scongelare masse precedentemente congelate in un istante, ed è quello che fa con la traccia usata da Mista per raggiungere la riva. Ma grazie a questa mossa, Guido scopre il punto debole di White Album: da qualche parte deve pur respirare, non è possibile che sia completamente avvolto dal ghiaccio! Approfittando di un attacco andato a segno, Mista riesce a scoprire il foro di aerazione, e dopo non poche difficoltà, riesce a piantarci una pallottola dentro. MA...
Purtroppo Ghiaccio aveva creato una barriera d'aria allo zero assoluto, e la pallottola inizia a rimbalzare di qua e di là fino a colpire lo stesso Mista.

- Scheda di Ghiaccio -

La situazione sembra critica (in effetti lo è!), ma è ancora una volta la risoluzione di Giorno a "mostrare la strada da seguire attraverso le tenebre": squarciandosi il braccio, riesce, tramite il sangue che schizza, a rendere visibili i pezzi di vapore condensato che proteggevano Ghiaccio. In questo modo i Sex Pistols non avrebbero avuto difficoltà a colpire il foro. Ma ancora una volta White Album li aveva giocati: il foro era chiuso, e l'aria necessaria alla respirazione era stata in precedenza accumulata e "indossata" all'interno della tuta, in questo modo non era necessario respirare da fuori. Però la "strada" mostratagli da Giorno non serviva a quello, bensì a suggerirgli un altro stratagemma, quello vincente: fattosi bersaglio delle sue stesse pallottole, Mista riesce a schizzare con il proprio sangue la faccia di Ghiaccio. Il sangue penetrato dal foro che gli aveva precedentemente aperto sulla fronte, si solidifica. In questo modo Ghiaccio non può più vedere niente, e Mista lo spinge contro il palo che aveva usato come "sponda" per sparare la pallottola in precedenza. Da quell'urto, infatti, si era formato uno spuntone, e indovinate un po' chi lo prende in pieno collo? Già... proprio Ghiaccio! In fin di vita Mista riesce a conficcarlo un po' di più nel collo del nemico, e poi arriva Giorno a dargli il colpo di grazia ("È inutile! Inutile! Inutile! Inutile! Inutile! Inutile! Inutile! Inutile! Inutile! Inutile!").

Guarito Mista tramite lo stand di Giorno (che ha ricreato tessuti e organi danneggiati, trasformando le pallottole penetrate nel corpo di Guido), era finalmente ora di recarsi nel luogo indicato dal disco: la cima del campanile della chiesa dell'isola di San Giorgio Maggiore.

Ordine 1:
Il campanile non ha scale, e al momento è possibile salire in cima solo tramite l'ascensore. Nell'ascensore entrerà soltanto UNA persona a scorta di Trish.
Ordine 2:
La scorta dovrà essere COMPLETAMENTE DISARMATA.
Ordine 3:
Dovete raggiungere l'isola entro QUINDICI MINUTI dall'istante in cui recuperate questo disco. Il disco contiene un sensore, quindi conosco il momento PRECISO in cui è stato rimosso dalla statua.
Ordine 4:
Gli altri membri aspetteranno in barca. Vi è PROIBITO attraccare.

Sarebbe stato Bucciarati ad accompagnare Trish in cima alla torre. Saliti sull'ascensore, la vide tremare dalla paura... cosa le sarebbe successo?
La cabina aveva solo due pulsanti: piano terra e tetto, non c'era possibilità che qualcuno salisse a metà strada.
Presa Trish per mano, Bucciarati spinse il pulsante, e l'ascensore iniziò a muoversi. Arrivati in cima, però, si accorse di una cosa raccapricciante: quella che stava stringendo era sì la mano di Trish, ma alla mano non c'era attaccato nessun CORPO!!! Era rimasto solo, con la mano sinistra della ragazza stretta nel pugno. Era stato il Boss... per Bucciarati c'era solo quella possibilità, non pensò neanche minimamente di vagliarne altre: per proteggere la sua identità era arrivato anche a quello.
Accecato dalla rabbia e dall'odio, ora il suo obiettivo era soltanto uno: trovare quell'essere spregevole, e porre fine alla sua vita!!!

Scorgendo il presunto Boss scendere giù dalla tromba dell'ascensore, per mezzo delle cerniere di Sticky Fingers, Bucciarati lo precede fino al sotterraneo (l'ossario della chiesa). Ma quando vede la figura, con in braccio il corpo di Trish, scendere le scale e dirgli: "Sei ancora in tempo per tornare a casa, Bruno Bucciarati!", viene assalito da un misto di rabbia e stupore, e si lancia all'attacco. A quanto pare si tratta veramente del Boss... e a quanto pare il suo stand possiede misteriori e potenti poteri. Fortunatamente Bucciarati aveva nascosto un telefono cellulare all'interno del suo corpo (per mezzo delle cerniere) e, quando aveva visto il Boss allontanarsi nella tromba dell'ascensore, aveva lasciato cadere la spilla-rivelatore che si era attaccata ai suoi vestiti. E' quindi uno scherzo per Giorno fornire indicazioni sulla posizione del Boss all'interno della chiesa, per mezzo del rivelatore. Ma anche sulla barca sta succedendo qualcosa di strano: l'atmosfera e' pesante, immobile...e tra il gruppo di amici sono accaduto un paio di fatti che hanno fatto insospettire Giorno. Tre cioccolatini, che Mista e Narancia si stavano precedentemente contendendo, sono misteriosamente (e istantaneamente) finiti nella bocca di quest'ultimo; una bottiglia che era in mano a Giorno, e che Fugo gli aveva cortesemente chiesto, questo se l'è ritrovata in mano senza che il 'novellino' avesse mosso un dito; e ancora guardando attentamente la barca, si potevano scorgere orme di gatti ovunque, persino sulle gambe di Giorno...gatti, però, che non erano mai realmente passati su quella barca.
Giorno scattò in piedi, e quando squillò il cellulare, cercò di convincere Bucciarati a scappare, perché c'era qualcosa di veramente bizzarro nell'aria, e sentiva un forte pericolo. Ma Bruno era deciso a farla pagare al Boss, e non sentiva ragioni.
Tramite il suo stand, attaccò la colonna dietro la quale si nascondeva il Boss, ma quando la colonna cadde in pezzi, fece un'amara scoperta: dietro la colonna...c'era lui stesso! "Il Bucciarati del futuro - spiegò il Boss - il te stesso di qualche secondo fa!!!". Questo era il tremendo potere dello stand del Boss, King Crimson. Aveva CANCELLATO quel breve lasso temporale che separava i due Bucciarati, e li aveva fatti interagire. Con una mossa fulminea e tremendamente potente, piantò il braccio sinistro nel petto di Bucciarati, che cadde a terra privo di forze. Ma con un'azione disperata, questo riuscì a bloccargli il braccio all'interno del proprio corpo, ma tutto era inutile: lo stand del Boss era anche in grado di leggere il futuro prossimo e quindi di prevedere ogni mossa di Bucciarati. Ed così fece: schivando l'attacco di Sticky Fingers, riuscì ad infliggergli un altro colpo mortale, che arrivava quasi al cuore. Quando la situazione sembrava ormai critica, ecco di nuovo la risolutezza di Giorno spuntare inaspettata: dovete sapere, infatti, che la spilla-rivelatore era in realtà la tartaruga portatrice di stand. Il Boss venne risucchiato all'interno di essa e Bucciarati, incoraggiato da quella mossa, trovò la forza di reagire: fece cadere la tartaruga nei piani bassi, per distanziarsi il più possibile dal Boss, visto che egli poteva leggere solo qualche secondo nel futuro, e si diresse verso Trish, per portarla in salvo fuori dalla chiesa. Ma il Boss era già lì, e a quel punto urgeva una mossa risolutrice: con le sue cerniere, e con un abile stratagemma, riuscì a catapultarsi velocemente ai piani superiori, ad avvertire i suoi amici e a trarre Trish in salvo. Il Boss non poteva rischiare di combattere contro 6 portatori di stand, così si ritirò nell'ombra.
Ce l'aveva fatta, per ora erano salvi, e le sue profonde ferite vennero subito curate dallo stand di Giorno.
Una volta fuori, Bucciarati mise il gruppo davanti ad un'importante scelta: seguirlo nella fuga, e quindi prendere parte al tradimento del Boss, oppure rinunciare, e rimanere ai suoi comandi all'interno di "Passione". Dopo non poche esitazioni (soprattutto di Narancia), tutto il gruppo tranne Fugo salì a bordo della barca e decise di rimanere al fianco di Bruno.
Ma il mistero si infittisce: Giorno si accorge che Bucciarati, senza accorgersene, aveva in precedenza posato la mano su un chiodo sporgente, e che non solo non aveva accusato il minimo dolore, ma che dalla ferita non usciva una goccia di sangue. Ma la cosa ancora più strana era che il suo corpo, sebbene vivo e vegeto, non aveva...pulsazioni cardiache!!!

- Scheda del Boss -

Il gruppo si prende una piccolissima pausa, e fa uno spuntino in un Bar di Venezia, pianificando il da farsi e cercando una via di fuga agli scagnozzi che sicuramente il Boss gli ha già messo alle calcagna. Ma il nemico è già in agguato, ed è il giovane Narancia a subirne tutte le conseguenze: mentre mangiava tranquillamente la sua minestra, fa appena in tempo ad accorgersi della presenza di qualcosa nel piatto, che un piccolo squalo lo attacca, staccandogli di netto la lingua. E come se non bastasse, durante il trambusto (che tra le altre cose vede Giorno cimentarsi in una tracheotomia...con una penna!) qualcosa gli si infila nella bocca. Era stato attaccato da due stand, appartenenti ai due scagnozzi del Boss: Tiziano e Squalo.

- Scheda di Squalo -

L'amara verità si fa strada piano piano: quello che gli si è attaccato alla lingua (ricostruita da Giorno) è niente meno che lo stand di Tiziano, che a quanto pare è in grado di modificare le parole e i gesti della persona attaccata, in modo da fargli dire un sacco di scemenze e in generale il contrario di quello che vorrebbe dire. Giocando su questo potere, i due riescono ad attirare Giorno in un vicino bagno, e da lì Squalo riesce ad attaccarlo portarlo via con se. Ma lo stand di Narancia non se ne sta certo con le mani in mano: cerca in tutti i modi di colpire Clash, ponendo grande attenzione a non far del male a Giorno, ma è quest'ultimo che, come al solito, risolve la situazione. Vedendo, infatti, che il piccolo stand gli si sta per infilare in gola, impedendogli la respirazione, e quindi l'emissione di anidride carbonica (essenziale per il funzionamento del radar di Aerosmith), si fa colpire apposta per permettere allo stand di Narancia di seguirlo tramite il fumo provocato dalle sue stesse pallottole.

- Scheda di Tiziano -

L'inseguimento li porta in cucina, dove, nel tentativo di eliminare Squalo e il suo stand, Narancia colpisce una pentola d'acqua che stava bollendo su un fornello, provocando lo spegnimento della fiamma e la fuoriuscita del gas. A questo punto Tiziano interrompe l'effetto del suo stand, lasciando Narancia libero di chiamare in aiuto i suoi compagni (che nel frattempo, tramite Moody Blues, stavano cercando di ricostruire l'attacco di Clash). Una volta sopraggiunti i suoi compagni, Narancia cercò di informare loro della situazione, ma questa volta Tiziano riattivò il suo stand, costringendolo a gridare di sparare a Squalo. Mista non se lo fa certo ripetere due volte, e preme il grilletto. Il risultato potete immaginarlo da voi: il gas fuoriuscito dal fornello prova un'esplosione, con la conseguente fuoriuscita di un mare di anidride carbonica. Il radar di Aerosmith non è più in grado di individuare il nemico.

Narancia, messo alle strette dallo stand Talkin Head che ancora alberga nella sua lingua, decide di uscire e risolvere la situazione da solo (saggia scelta, a mio avviso, visto che qualsiasi cosa vuole dire, dalla bocca gli esce l'esatto contrario, ndDarsch). Visto che Squalo è rimasto ferito dallo scontro precedente, tramite il radar di Aerosmith si mette alla ricerca di una persona dal respiro affannoso. Per aiutarsi nella ricerca, gli viene una bella idea: si taglia la lingua (dove è ancora attaccato lo stand di Tiziano) e inizia a gridare "Ti ho trovato, sei lì!". In questo modo riesce a confondere i due sicari (che credono stia parlando sotto l'effetto di Talking Head), e li sorprende, attaccandoli con il suo stand. A nulla vale il sacrificio di Tiziano, che si frappone tra i proiettili di Aerosmith e il suo amico Squalo, per permettere a quest'ultimo di attivare il suo stand (visto che nella zona non c'erano liquidi).

Con l'animo in pace, ma sempre con la massima prudenza, il gruppo si reca verso l'aeroporto e ruba un jet privato, con lo scopo di raggiungere la Sardegna e di carpire informazioni sul Boss. Pilotato da Moody Blues (tramite la fuzione di replay), l'aereo è pronto al decollo quando uno strano individuo si avvicina. Intimato da Mista, viene ridotto ad un colabrodo dal suo Sex Pistols: nessuno doveva avvicinarsi a quell'aereo! Concesso il tempo a Giorno di verificare che lo strano tizio sia effettivamente morto, si parte...
Ma le sorprese non sono, ovviamente, finite qui. Sull'aereo Giorno e Mista fanno una stranissima scoperta: all'interno di un congelatore trovano i resti di dita umane e ossa della mano. Al 'novellino' gli puzza, ma non fa in tempo a rendersene conto, che un nuovo, potentissimo stand lo attacca: qualcosa si stacca dal suo braccio... è sicuramente uno stand. Uno stand che gli ha mangiato quasi mezzo braccio (sia a lui che a Gold E), e minaccia di fare anche peggio...!

- Scheda di Carne -

Con l'aiuto delle pallottole di Mista, Giorno riesce ad amputarsi il braccio, per impedire che Notorius lo divori a poco a poco. Ma la sua fame non si ferma: quattro Sex Pistols sono stati quasi divorati.
Immediatamente Narancia corre in aiuto di Mista, ma Notorius lo attacca con una velocità e reattività impressionanti. Giorno capisce che lo stand reagisce a qualcosa, ma ancora non sa a cosa.
Quando Trish si dirige di corsa verso lo spogliatoio per nascondersi, Notorius le salta addosso. A quel punto Giorno capisce: viene attirato dal movimento. Tanto più è veloce, tanto maggiore sarà la sua velocità di reazione. Con lo stand avvolto al suo braccio, Giorno si dirige verso il finestrino e sta per staccarselo, così da lasciar cadere Notorius di sotto...

Trish assiste la scena allibita da un sedile, vede Giorno staccarsi, con tutta natularezza, entrambe le braccia, sente Bucciarati ripetere che il novelinno è spacciato, che tagliandosi le braccia ha praticamente detto addio al potere rigenerante di Gold E., visto che necessita il contatto tramite le mani. Immersa nei suoi pensieri, viene lasciata sola, in modo da prestare soccorso a Giorno e metterlo al sicuro all'interno della tartaruga. Ma i problemi non sono finiti: su un'ala dell'aereo, Trish nota un pallone da calcio che zompetta e piano piano si avvicina verso il finestrino. Con un colpo secco Notorius riesce a penetrare di nuovo all'interno dell'aereo. La ragazza rimane immobile, coscia del fatto che lo stand attacca qualsiasi cosa si muova con più velocità rispetto alle altre. Disperata cerca piano piano di sfuggire, muovendosi il più lentamente possibile, quando lo stand nemico viene attirato da qualcosa: la spilla di Giorno si è animata, e sta prendendo le sembianze della sua mano. Ancora una volta Giorno aveva dimostrato di saperci fare: ha dato vita alla coccinella in modo da preservare il proprio braccio e non perdere il potere del suo stand.
Con un profondo atto di coraggio e risolutezza, Trish attiva lo schienale reclinabile di uno dei sedili, il quale, vista la sua velocità, attira immediatamente Notorius BIG, che ci si catapulta sopra, riducendolo in brandelli. Trish è in preda al panico, continua a ripetersi "Sono morta, sono morta, ma che cosa ho fatto?!", e mentre cerca di fuggire, il nemico viene attirato dall'elevata velocità di caduta di alcune gocce di acqua che colano dal suo stivale. Ma improvvisamente, e con estrema sorpresa della ragazza, lo stivale inizia a piegarsi e si sfila dal suo piede quasi 'scivolando' su di esso. Era la prima manifestazione del suo stand, che finalmente si stava svegliando! Araki caratterizza questo importantissimo momento in maniera geniale, dipingendo un dialogo tra Trish e il suo stand, proprio come se fossero due persone differenti. Lo stand la guida, le insegna ad usare il suo potere, le spiega che loro sono una cosa sola e che è sempre stato lì, vicino a lei, in attesa di risvegliarsi, in attesa di un gesto di coraggio che avrebbe cambiato il suo modo di comportarsi di fronte al pericolo.
Con il suo aiuto, Trish riesce a confinare Notorius all'interno di un armadietto e a metterlo fuori combattimento.

- Scheda di Trish -

Ma non è ancora finita. Il nemico sembra essere riuscito a penetrare attraverso gli infissi dell'armadio, fino al motore. E lì ha trovato una velocità elevatissima, che lo ha reso gigantesco. L'aereo stava precipidando, Notorius avanzava implacabile attraverso il corridoio dell'aereo verso la cabina di pilotaggio. Tutto sembrava perduto, ma ancora una volta Trish li stupì: chiuse la porta della cabina, rendendola elastica, in modo da non far penetrare il nemico al suo interno, e poi rese la stessa cabina completamente elastica, in modo che si staccasse dall'aereo e attutisse la successiva caduta. Finalmente era finita. L'ereo precipitò, e Notorius BIG passò l'eternità a colpire le onde del mare e saltuariamente qualche nave che passava di lì.

L'azione si sposta all'interno di una camera, dove il Boss in persona sta esaminando la situazione. Nonostante sia venuto a conoscenza dell'incidente dell'aereo, sente che sua figlia e gli altri sono ancora vivi. E purtroppo per lui, si stanno dirigendo in Sardegna, dove Trish ha moltissimi ricordi di lui e di sua madre, Donatella. Se chiedesse ad Abbacchio di tornare indietro tramite il suo Moody Blues, sarebbe la fine, il gruppo scoprirebbe troppi dettagli riguardanti lui, e questo non poteva permetterglielo. Doveva gestire la situazione da solo!
La scena si sposta (presumibilmente) in Sardegna. Un ragazzino, un po' imbranato e impacciato, cammina con una valigia in mano per le vie della città, quando viene fermato da un chiromante che lo convince a farsi predire il futuro. Ma quello che scopre si rivela parecchio strano: una doppia personalità si cela dietro a questo tranquillo ragazzo, e inoltre pare che lui, che avrà al massimo quindici anni, sia in cerca della figlia, quindicenne anche lei!!! Sbigottito, e in preda al panico, il chiromante non riesce a capire, e chiede di poter vedere la sua mano. Ed è a questo punto che il ragazzino cambia letteralmente aspetto: diventa cattivo, più vecchio, più grosso e i suoi occhi gli ruotano di 180 gradi diventando più cupi e minacciosi. Il Boss! Quello è il Boss!
Estorte delle informazioni riguardo un sicario traditore che si trovava da quelle parti, anche lui per cercare informazioni riguardanti il suo passato, un certo Risotto, uccide il povero chiromante, e si allontana, riprendendo le sembianze dell'insospettabile ragazzino goffo dai capelli biondi.


Giunto nel luogo ritratto nella foto della figlia (un edificio sulla costa Smeralda), Vinegar Doppio (qui su JojoXserie ci rifiutiamo di chiamarlo Aceto Doppio!!!) incontra finalmente il killer Risotto. E qui Araki, dall'alto della sua genitalità, adotta un'interessante metodo: facendo sentire il trillo di un telefono immaginario a Doppio, mette in comuncazione le sue due personalità, e le fa dialogare proprio come se fossero due persone distinte!!! Fantastico! In questo modo il Boss dà ordini a Doppio e gli suggerisce di volta in volta come comportarsi. Come prima mossa suggerisce a Doppio di avvicinarsi ad almeno 2 metri dal nemico, in modo da poter attivare King Crimson e mettere subito fine allo scontro. Inizialmente Risotto viene ingannato dalla seconda personalità del Boss, e vedendo un ragazzino indifeso e impaurito, non si fa problemi. Ma in seguito riesce a scoprire che Doppio è un portatore di stand. Narancia, Bucciarati e Abbacchio, infatti, erano anche loro riusciti a raggiungere la costa, e Aerosmith stava perlustrando la zona. Risotto si è accorto che Doppio era riuscito a sentire il ronzio del motore dello stand di Narancia, e quindi lo smaschera. A questo punto parte l'attacco: Doppio si ritrova in bocca decine e decine di lamette da barba, che gli procurano un notevole danno. Quando la situazione sembra critica, il Boss gli suggerisce di usare il potere di King Crimson che permette di vedere nell'immediato futuro, per scoprire le mosse del suo avversario. Doppio riesce così, quasi miracolosamente, a ferire l'avversario e a guadagnare un po' di tempo per studiare le sue mosse e il suo potere. Viene in questo modo a conoscenza del terribile potere che si cela dietro Metallica, lo stand di Risotto.

- Scheda di Risotto -

Dopo un'altra micidiale serie di attacchi, ormai indebolito dalla mancanza di ferro nel proprio corpo, Doppio utilizza ancora una volta il potere di King Crimson, e vede che di lì a pochi secondi Risotto gli avrebbe dato il colpo di grazia. Bisognava fare qualcosa. Ignorando i consigli del Boss, che gli diceva di rimanere fermo ed aspettare il suo arrivo, Doppio prende l'iniziativa e tenta di individuare la posizione dell'avversario utilizzando lo stesso campo magnetico che lui genera tramite il suo stand. Apparentemente l'attacco fallisce: i coltelli lanciati da Vinegar mancano il bersaglio, ma in realtà quei coltelli erano indirizzati niente meno che al gruppo di Bucciarati. Narancia, infatti, era l'unico a poter individuare, tramite il respiro, l'esatta posizione di Risotto. Ed era anche facilitato dal fatto che, vista la quasi totale mancanza di ferro nel corpo di Doppio, il suo respiro era lievissimo, e quindi Aerosmith non poteva confodersi: avrebbe sicuramente colpito Risotto. E così fu: crivellato di colpi, Risotto cade al suolo sconfitto.


Prima di morire, però, nell'estremo tentativo di portare con sè anche il Boss (che è ridotto parecchio male), prende il controllo di Aerosmith tramite il suo Metallica, e fa fuoco mentre cerca di tenere il nemico sopra di sè. Ma ancora una volta il potere di King Crimson risolve la situazione: tramite il suo stand, infatti, il Boss cancella la porzione di tempo in cui le pallottole avrebbero colpito lui stesso, e lascia solo quello in cui le stesse raggiungono Risotto al volto, decretandone definitivamente la morte.
Nel frattempo il gruppo di Bucciarati aveva già iniziato, tramite il Moody Blues di Abbacchio, a cercare indietro nel tempo per trovare l'identità della persona che aveva scattato la foto a Trish. Accortisi del trambusto, lasciano Abbacchio alla sua ricerca, e si lanciano alla ricerca della persona che aveva ridotto Risotto in quello stato. Tramite un crudele stratagemma (ha usato un bambino come speccietto per le allodole, e gli ha succhiato quasi tutto il sangue per ripristinare il ferro che Risotto gli aveva sottratto), riesce a distrare Bucciarati e Narancia e a colpire mortalmente Abbacchio. Ma per fortuna Moody Blues era riuscito ad arrivare alla verità, e aveva già preso le sembianze della persona che aveva scattato la foto. Così, grazie alla sua volontà di raggiungere la verità, in punto di morte riesce comunque a lasciare il calco di quella persona sopra una colonna lì vicino. Finalmente avevano qualcosa di concreto! Abbacchio gli aveva lasciato qualcosa di inestimabile. R.I.P.
Possedendo anche le impronte digitali del Boss, il gruppo inizia una ricerca tramite computer in tutte le banche dati della Polizia di tutto il mondo, dell'FBI e dell'InterPol, senza nessun risultato. Proprio quando la situazione sembrava precipitare nuovamente, vengono contattati da un anonimo "alleato", anche lui intenzionato a sconfiggere il Boss, che gli rivela di essere in possesso di una Freccia (sì, proprio QUELLA Freccia!!!), gli spiega l'origine e la composizione della freccia stessa (cfr. "Gli Stand", punto 5 de "L'arco e la Freccia" ) e che quella è l'unico modo di raggiungere un livello superiore e riuscire a sconfiggere il Boss.
Il gruppo, gambe in spalla, prende un motoscafo e si dirige immediatamente verso il luogo dell'appuntamento con il loro misterioso contatto: il Colosseo, a Roma. Ma giunti sulle coste laziali, vengono attaccati da altri due sicari del Boss. Gli ultimi, i più spietati e quelli con meno scrupoli di tutti: Cioccolata e Secco. A quanto pare, lo stand del primo è in grado di far crescere sulle sue vittime una sorta di muschio che rende le carni e le ossa estremamente fragili, facendo letteralmente a pezzi la persona dopo pochi minuti. Come se non bastasse, è uno stand che si attiva automaticamente non appena ci si abbassa sotto il livello delle proprie scarpe!!! Micidiale!

Salvato Narancia (che era sceso nel motoscafo), Mista e gli altri si dirigono verso il parcheggio per cercare di fuggire, ma proprio mentre stanno salendo le scale, vengono attaccati da un altro stand, quello di Secco, che pare abbia il potere di spostarsi nel sottosuolo ed attaccare con grande precisione e velocità. Un'accoppiata micidiale!

- Scheda di Cioccolata -

Mentre Mista tiene impegnato Secco, Bucciarati corre verso una macchina per impossessarsene e scappare. Ma improvvisamente cambia direzione e si butta da un parapetto, aggrappandosi con una mano. Lo scopo era vedere se lo stand di Secco percepisse anche la meta verso la quale il suo obiettivo stava andando. In effetti Secco è rimasto spiazzato da questa mossa, ma per ben altro motivo: nonostante Bucciarati sia 'sceso' di parecchi metri rispetto alla sua posizione precedente, la muffa non lo aveva attaccato. Spaventato, Secco prende il telefono e chiama il suo compagno Cioccolata, e nel frattempo il gruppo riesce a fuggire con una macchina.
In macchina, finalmente, Giorno si accorge definitivamente che qualcosa non va nel corpo di Bucciarati: è freddo, non ha pulsazioni e non sente dolore. Lui gli confessa che la sua vita è finita a Venezia quando è stato colpito a morte dal Boss, e che l'energia vitale che gli aveva conferito Giorno gli ha consentito di continuare ad agire per un po', nonostante quello che era successo. Quando qualcosa giunge alla fine, non è possibile tornare indietro. Bucciarati, dunque, è morto, ma continua ad andare avanti grazie all'energia che Giorno gli aveva donato in quell'occasione.
Quando Giorno ancora doveva capacitarsi di quello che aveva appena sentito, un cadavere, pieno di muffa, piomba sul tettuccio dell'auto, costringendo il gruppo a buttarsi dalla macchina in corsa. Cioccolata e Secco erano arrivati tramite un elicottero. Mista cerca di colpirlo con i suoi Sex Pistols, ma non ci riesce. Di contro, Secco si "tuffa" nel sottosulo, pronto ad attaccare Bucciarati.

- Scheda di Secco -

Il suo stand è velocissimo e molto potente, perchè utilizza la forza elastica della pietra da lui stesso fluidificata.
Nel frattempo Giorno, tramite le pallottole di Mista, riesce ad immobilizzare l'elicottero, facendo crescere un albero dal terreno sottostante. Ma quanto i Sex Pistols vengono sparati all'interno dell'abitacolo per uccidere Cioccolata, non trovano nessuno, e anzi, vengono pesantemente attaccati.

E' il panico: gli attacchi sono precisi e letali, i Pistols non riescono ad individuare il nemico... non c'è nessuno su quel maledetto elicottero! Ad uno ad uno vengono attaccati e maciullati, Mista è ridotto molto male, ma non può ancora morire, perché Numero 5 è rimasto a terra. Così Giorno decide di andare a stanare il nemico, e sale sull'elicottero. Cercando di capire dove Cioccolata si nascondesse, fa una macabra scoperta: l'esperienza che il suo nemico aveva accumulato come medico gli ha permesso di tagliarsi letteralmente a pezzi, senza morire. Ricoprendo poi i suoi pezzi con la muffa, Cioccolata può nascondersi anche in spazi molto stretti (come l'elicottero, appunto).
Il suo attacco è devastante: colpisce Giorno con le braccia e con le mani, scaraventandolo fuori dall'elicottero, dove la sua pericolosissima muffa stava facendo una strage. Sembrava finita. Bastava che cadesse al di sotto dell'elicottero per permettere allo stand di Cioccolata di divorarlo in un batter d'occhio, ma Numero 5 lo salvò. Gli sparò una pallottola dritta verso la mano, e tramite essa Giorno riuscì a creare un ponte (tramite un arbusto) verso l'elicottero. Cioccolata senza pensarci due volte attacca subito la pianta-ponte (anch'essa è un essere vivente) con la sua muffa, ma è stato proprio questo a costargli la vita: il ramo distrutto dalla muffa una volta tagliato via, torna ad essere la materia inanimata da cui l'aveva creato, ovvero il proiettile. Torna quindi ad avere la traiettori, l'angolazione e la velocità che Numero 5 gli aveva dato, e colpisce in piena testa l'ignaro Cioccolata, che stramazza al suolo (apparentemente) morto. Ma non è finita, perché, ancora vivo, il nemico aveva nel frattempo spostato la sua mano verso Mista, e ora lo teneva in pugno, minacciando di decapitarlo. Ma evidentemente non conosceva la risolutezza di Giorno: egli aveva infatti già previsto tutto, ed era riuscito a trasformare un frammento di proiettile che era rimasto nella testa di Cioccolata, in un cervo volante, che si è scavato la strada verso l'esterno, spappolando il cervello di Cioccolata. Finalmente era definitivamente morto.

Prima di morire, però era riuscito a fare due telefonate al suo compagno Secco, avvertendolo che il gruppo era diretto al Colosseo per incontrare un misterioso contatto che li avrebbe aiutati a sconfiggere il Boss. Ci spostiamo quindi ai piedi del monumento più famoso del mondo, dove Bucciarati ha appena ingaggiato uno scontro con il compagno del defunto Cioccolata. La lotta è molto dura, perché Secco è veramente forte, soprattutto nella corta distanza, ma Bucciarati, grazie alle sue cerniere, riesce a nascondersi sotto terra, e a sfuggire al nemico. Intanto da uno degli archi del Colosseo, si nota uno strano luccicare. Qualcuno li sta osservando con un binocolo, e si tratta proprio del contatto che il gruppo di Bucciarati doveva incontrare qui.
Impossibilitato a stanare il suo avversario nascosto sotto terra, Secco ha un'idea: prende una "sorsata" di cemento nella bocca, e poi la sputa fuori a velocità pazzesca, sparando in tutte le direzioni. Il liquido, una volta uscito dal raggio d'azione di Oasis, ritorna ad essere duro (ed appuntito) cemento.

Intanto quell'uomo, appollaiato sul colosseo, li osserva... una sedia a rotelle, un paio di protesi al posto delle gambe, un computer sulle ginocchia e La Freccia in mano ... J.P.Polnareff era tornato dal passato per consegnare a quel gruppo di ragazzi l'unica arma in grado di sconfiggere il Boss: La Freccia trovata 12 anni prima durante una battaglia in Egitto.

Nel frattempo la lotta tra Bucciarati e Secco prosegue più sanguinosa che mai. Bucciarati è in seria difficoltà, e per giunta il suo corpo comincia a cedere: inizia a sgretolarsi, a decomporsi, è innaturalmente freddo come il ghiaccio e il suo cuore non batte più. Ma proprio questo gli apre la strada per la strada per la vittoria: accorgendosi infatti di non sentire più alcun dolore, si avvicina ad un'auto e colpisce violentemente uno dei pneumatici proprio quando Secco è nelle immediate vicinanze. Il botto fa letteralmente esplodere i timpani al suo avversario, che basava tutto il suo potere stand sulla percezione degli echi per individuare il nemico. Vistosi ormai alle corde, Secco afferra un ragazzino che passava di lì e lo minaccia di morire. Ma Bucciarati, tramite il suo Sticky Fingers passa attraverso il corpo del ragazzo e gli apre una cerniera sul collo. Ormai spacciato, Secco finisce, morente, dritto dentro un camion della Nettezza Urbana.
Ma il destino a volte gioca brutti scherzi: si da' il caso, infatti, che quel ragazzo che Secco ha acchiappato dalla strada, sia niente meno che Vinegar Doppio, che era venuto a Roma sulle tracce del suo cellulare, che usava per comunicare con il suo defunto amico Cioccolata!

Approfittando dello stato disastroso in cui versava Bucciarati (non era più in grado né di sentire né di vedre, ma riesce solo a percepire le auree...proprio come uno spettro!), finge di aiutarlo ad attraversare la strada, in modo da scoprire il suo obiettivo qui a Roma, e soprattutto chi dovevano incontrare. Bucciarati, che confonde l'aura di Vinegar con quella di Trish, si fida di lui, e lo accompagna dritto dritto dal nostro caro Polnareff.

Filò quasi tutto liscio: Vinegar era girato di spalle, e la sua voce acuta da bambino, unita al codino che aveva dietro la testa, potevano realmente far pensare che si trattasse di una donna.
Filò quasi tutto liscio perché, finalmente, il Boss stava per scoprire il segreto che quella persona gli stava per consegnare... un segreto che avrebbe permesso loro addirittura di sconfiggerlo! Di cosa diamine poteva trattarsi?
Già... filò QUASI tutto liscio... perché Polnareff, eterno sospettoso, chiese a Vinegar di estrarre il suo stand, per provare che era veramente Trish. Ed è a quel punto che si accorse di avere a che fare ... proprio con la persona che lui stesso credeva di aver ucciso !

- Scheda di Polnareff -

Grazie al potere di King Crimson, Vinegar gli si fece subito addosso, e assunse FINALMENTE le sembianze del Boss, rivelandoci la sua identità:

- Scheda di Diavolo -

Un po' perché aveva i movimenti impacciati a causa della sedia a rotelle, un po' perché contro King Crimson è veramente molto dura, Polnareff venne messo alle strette da Diavolo, ma era maturato incredibilmente, e riusciva lo stesso a compiere delle azioni nonostante i lassi di tempo che il suo nemico cancellava. Così fece una delle cose probabilmente più bizzarre che potesse fare: trafisse il suo stesso stand con la freccia! Lo stand inizio a squagliarsi, come un cioccolatino al sole, per somparire definitivamente proprio mentre il suo portatore moriva tra la fredda pietra del Colosseo, colpito da un attacco di King Crimson. A quel punto successe una strana cosa: qualcuno apparì poco più sopra di Diavolo, e non erano Giorno e gli altri, visto che stavano ancora ai piedi del Colosseo. Una figura nera, con un tatuaggio sul collo identico alla freccia, si dirigeva lentamente verso quest'ultima, e mentre camminava, tutte le persone lì attorno caddero in preda ad un sonno profondo.

Il primo a svegliarsi fu Giorno... o almeno quello che SEMBRAVA essere Giorno. Per qualche motivo, infatti, nel corpo di Giorno c'era Narancia, e mano mano che anche tutti gli altri si svegliavano, si accorsero che le loro menti e le loro anime erano state scambiate. Mista con Trish, Giorno con Narancia, Bucciarati con Diavolo e Polnareff con la tartaruga. E non è finita qui: ognuno di loro è stato trasferito nel corpo dell'altro con il proprio stand potenziato ad un livello molto più alto del normale.
"Questa strana situazione che ci coinvolge ora - spiega Polnareff - è stata originata dal mio stand, Silver Chariot. In questo istante il mio corpo originale ha già ricevuto l'abbraccio della morte, e per questo motivo non ho la capacità di controllare Silver Chariot. Purtroppo non so nemmeno dove sia in questo momento. Praticamente è fuori controllo!"
Jean Pierre continuò raccontandogli di un episodio di qualche anno prima, in cui il suo stand si ferì con la freccia mentre la raccoglieva da dietro un mobile. In quel momento tutte le persone lì intorno caddero in un profondo sonno, e solo sottraendo la freccia allo Chariot, la situazione è tornata normale. L'obiettivo era questo: Silver Chariot Requiem (così soprannominato perchè, una volta colpito dalla freccia, i suoi poteri si sono evoluti ad uno stadio superiore) adesso era a tutti gli effetti il protettore della freccia, e l'avrebbe difesa in automatico con tutte le sue forze.
Bucciarati infatti provò a recuperare la freccia, ma si accorse che chiunque cercasse di attaccare Requiem, veniva attaccato a sua volta dal proprio stand.
Proprio mentre stavano facendo tutte queste coniderazioni, il corpo di Bucciarati riprese conoscenza. Ora, se 2+2 fa 4, all'interno di quel corpo ci doveva essere Diavolo. Così Mista lo colpì con le sue pallottole in zone non vitali, giusto per immobilizzarlo. Ma tutti quanti fecero una scoperta raccapricciante: il normale scorrere del tempo stava subendo dei balzi, indice che il potere di King Crimson era in azione, e NON veniva dal corpo di Bucciarati.
Una nuova considerazione fece restare tutti a bocca aperta: la doppia personalità di Diavolo ha fatto sì che nel corpo di Bucciarati albergasse solo Vinegar. Nessuno poteva sapere in quale, delle centinaia di corpi delle persone addormentate nell'area del Colosseo, fosse finito il Boss. E a quanto pare lo sapeva benissimo anche lui, visto che, durante i balzi temporali, non si è risparmiato di attaccare l'unico portatore dello stand che avrebbe potuto individuarlo: Narancia. Il corpo di Giorno era stato infatti infilzato tra i pali di un'inferriata, e vane risultarono le cure che Giorno (quello vero, nel corpo di Narancia) gli approntò velocemente. Narancia era morto... così l'anima di Giorno potè tornare nel proprio corpo, non più occupato. Bisognava trovare Chariot, prima che venisse trovato da Diavolo, ovunque egli fosse.

Disperatamente, il gruppo cercò un'altra volta di attaccare Requiem. Ci prova Giorno, ma purtroppo tutto è inutile: non solo viene attaccato dal proprio stand, ma scopre anche che qualsiasi tipo di attacco fisico inferto a Requiem viene ritorto contro l'attaccante. A quel punto a Polnareff venne un'idea: e se invece a provare a raccogliere la freccia fosse un non-portatore di stand? Cosa accadrebbe? Ci provò. Ma il risultato fu lo stesso: Requiem attacca chiunque abbia toccato la freccia, senza possibilità di esclusione. E non è finita: il vero obiettivo di Requiem, il suo potere così enormemente evoluto, consiste nel traformare qualsiasi essere umano sulla faccia della terra! In cosa, ancora non lo sa nessuno...
Nel frattempo Diavolo, nascosto all'interno di chissà chi, riesce a trovare una soluzione all'enigma... riesce a scoprire il modo per sconfiggere Requiem, ora deve solo aspettare l'occasione giusta per attaccarlo. E l'occasione gli viene data proprio da Giorno: insospettito dalla insolita rottura della pistola di Mista, Giorno ipotizza che fosse stato Diavolo in persona a romperla, e per questo egli deve risedere per forza in uno dei loro corpi. L'unico modo per scoprire in quale corpo alberga, è di toccare uno per uno tutti i suoi amici e con il potere di Gold E. scoprire quanta forza vitale (e quindi quante anime) risiedono in quel corpo. Il primo ad essere "testato" è il corpo di Diavolo (dove risiede Bucciarati). Nel momento in cui Giorno tocca Bucciarati, King Crimson esce allo scoperto e trancia di netto il braccio di Giorno.

Si scopre così che l'anima di Diavolo risiedeva nel corpo di Mista (quindi insieme a Trish...ecco spiegato il perché lei non percepisse la presenza del padre), e visto che nel momento in cui King Crimson è apparso Trish ha estratto il suo stand, ora Diavolo può catturarlo e comandare così il corpo di Bucciarati come vuole. Con un rapido scatto, Diavolo (nel corpo di Bucciarati) corre all'impazzata verso Requiem. Ormai è chiaro che abbia trovato il modo per sconfiggerlo, altrimenti non avrebbe così tanta fretta di raggiungerlo. E a nulla sono valsi i tentativi di Mista di fermarlo: tramite King Crimson, Diavolo è in grado di prevedere la traiettoria di qualsiasi proiettile, perfino degli effetti di quel proiettile sul mondo che lo circonda (in modo da schivare, per esempio, un lampione colpito da un Sex Pistol).
Arrivato davanti a Requiem, la verità viene svelata:

Il segreto di Requiem sta nell'ombra. Da qualsiasi parte la si guardi, questa starà sempre di fronte a noi. Il motivo è tanto semplice quanto geniale: quell'ombra non è di Requiem, ma è della nostra anima, del nostro stand. E visto che un'ombra, per poter esistere, ha bisogno di una fonte di luce che la proietti, questa sorgente luminosa non può che risiedere DIETRO la propria anima, quindi dietro il proprio stand. Basta distruggerla, per poter sconfiggere Requiem.

Ed infatti Diavolo mette una mano dietro la schiena e trova la sua luce. Stringendola poi in pugno la distrugge. Risultato: Requiem cade letteralmente a pezzi, sciogliendosi.
Tutto sembra perduto. Diavolo ha la freccia, e se la usa per trafiggere il suo già fortissimo King Crimson, nessuno osa immaginare quale immenso stand ne possa venire fuori. Ma volete forse che Giorno non abbia preso una precauzione? Eh eh eh. Il nostro provetto Mc. Guyver trasforma il sangue che è fuoriuscito dal suo braccio, e che era andato a schizzare il corpo di Bucciarati, in un gruppo di formiche, che mangiano la freccia e ne fanno cadere la punta a terra. Subito Mista cerca di colpire la freccia per allontanarla da Diavolo, ma ancora una volta la grandezza di King Crimson si fa sentire, prevedendo ogni singola e millimetrica cosa che accadrà, e addirittura coprendo la traiettoria e la visuale di Mista con il cadavere di un passante.

Sembra di nuovo tutto perduto. La mano di Bucciarati si sta avvicinando per raccogliere la punta, ma appena la tocca questa schizza via come un proiettile in direzione di Giorno. Era stata Trish. D'altronde "tale padre, tale figlio", anche lei è in grado di trascendere, e ha trovato la forza di rendere gommose le pallottole di Mista, appiccicarle alla mano di Bucciarati e tenderle come corde di violino, per poi farle partire colpendo la punta di freccia.

"Tu, figlia mia... se solo... se solo non fossi nata! Tu sei... il passato... il passato che mi insegue. MI HAI DAVVERO FATTO ARRABBIARE!"
"Puoi trascendere, eh? Ora lo farai di sicuro, Trish! Volerai sopra al passato... e sopra alla testa dei tuoi amici!"

Un colpo. Un unico potentissimo colpo all'addome. Il corpo di Bucciarati vola via, scaraventato dalla furia di Diavolo... trapassato da parte a parte, tra lo sbigottimento e l'incredulità di tutti.

A questo punto la freccia è alla portata di Diavolo, che la raccoglie e si trafigge, esultando per il potere immenso che sta per acquisire. Ma qualcosa va storto: egli era talmente impegnato a prevedere le mosse dei suoi avversari, che se n'era dimenticato uno. Bucciarati sapeva benissimo cosa sarebbe successo dando il colpo di grazia a Requiem, e non ci pensò due volte. Tutto tornò come prima, le anime di ognuni persona rientrarono nei rispettivi corpi. Tranne quella di Bucciarati, ovviamente, il cui corpo giaceva per terra senza vita. Così l'anima di Bruno iniziò la sua lenta ascesa al cielo, e le sue ultime parole furono per Giorno:

"Mi raccomando Giorno, ora è tutto in mano tua. Io sono stato riportato in vita il giorno in cui ti ho incontrato nella nostra bella Napoli, il giorno in cui abbiamo disertato dall'organizzazione. E' stato allora. Prima il mio spirito stava morendo lentamente e basta. E' solo grazie a te se sono rinato. E' quella la felicità, te lo posso garantire. Va bene così. Non preoccuparti per me ora, e salutami tutti. Non temere Giorno, tutto è semplicemente tornato a come doveva essere. Siamo solo tornati all'inizio..."

A questo punto la freccia si trovava nelle mani di Giorno. Con Diavolo in preda all'odio e alla follia, non rimaneva altro da fare: prese la freccia e trafisse il suo Gold Experience. Inutile l'immediato attacco di Diavolo: Gold Experience Requiem era lì, davanti a lui.
Invano qualsiasi tipo di tentativo da parte di King Crimson di colpire Gold E. Requiem. Il suo immenso potere annulla le azioni, il potere e la volontà di chiunque lo attacchi, di chiunque voglia usare la verità a proprio vantaggio. E non solo. Chiunque venga colpito da Gold E. Requiem vede anche la propria morte riportata a zero, e viene condannato a riviverla in eterno in maniera sempre differente. Era finita. Diavolo era stato finalmente sconfitto.

A questo punto Araki fa un lungo flashback, che ci riporta indietro nel tempo ai tempi della morte di Luca il Lacrimoso.

Era una giornata qualunque. Abbacchio, Narancia, Fugo e Mista stavano mangiando tranquillamente e nel frattempo discutevano del più e del meno. Al ritorno di Bucciarati, Fugo gli comunica che aveva un ospite che lo aspettava dalla mattina. Era il fioraio di Piazza Monsanto, venuto per vendicare la morte della figlia, tragicamente precipitata dalla cima di un palazzo, mentre abbracciava una strana pietra. Il fiorario è convinto che sia stata spinta dal fidanzato.
Bucciarati gli concesse una specie di indagine, per scoprire se veramente fosse stato lui ad ucciderla, e in caso affermativo l'avrebbero punito a dovere, ma non ucciso. Non erano killer a pagamento. Ancdò insieme a Mista e Fugo a fare un sopralluogo nella casa del sospettato, che a quanto pare è uno scultore. Durante il tragitto, però, Mista nota una strana pietra circolare, che aveva già visto a casa poco prima, che sembrava seguirlo ovunque andava. Beh, in ogni caso non ci fece molto caso, e arrivati a destinazione, entrò in casa e si diresse verso l'ascensore. Appena le porte si aprirono, però, notò all'interno la stessa pietra, che lo stava quasi aspettando. Preso da una rabbia improvvisa, scaricò tutto un caricatore addosso allo strano oggetto, che incredibilmente mutò forma, e prese le sembianze di Bucciarati steso per terra e sanguinante. Nella più totale confusione notò un'ombra sulla sinistra dell'ascensore. C'era qualcuno. Senza pensarci troppo su, sparò alle gambe del tizio, ormai sicuro che si trattasse del portatore di quel misterioso stand.
Scolippi, questo il nome del portatore di Rolling Stones, gli spiegò che il suo stand riproduce visivamente il momento della morte di una persona il cui destino è di perdere la vita nel giro di breve tempo. Da quel momento rotola all'inseguimento del soggetto reale per fornirgli la possibilità di affrontare una morte indolore, basta toccarla. E' attivata dalla forza del destino, un'energia completamente indipendente dalla volontà del portatore. Si comporta come uno stand autocomandato.
Il problema ora era fermare la sua corsa verso Bucciarati, considerando anche il fatto che quest'ultimo era sceso dalla macchina ed era entrato anche lui nell'edificio! L'unico modo di evitare il peggio, era distruggere la pietra... che poi avrebbe mutato forma e mostrato altre persone, indice di un cambiamento nel destino delle persone coinvolte.
Sventato per un pelo un primo tentativo di Bucciarati di toccare la pietra, incuriosito da essa, Mista fu costretto a gettarsi dalla palazzina abbracciando la pietra. Fortunatamente non si restò ucciso dalla caduta, segno che se la tua immagine non appare nella pietra, vuol dire che non è ancora il tuo momento di morire. La vita di Bucciarati era salva... almeno per il momento! Infatti la pietra aveva già cambiato forma, e mostrava le immagini di Abbacchio, Narancia e Bucciarati.

EPILOGO

Le considerazioni di Scolippi firmano la fine del piccolo flashback: "Se solo lui avesse accettato il destino senza opporsi, sarebbe finita in pace. Noi siamo schiavi del destino, come volevasi dimostrare. Una volta apparsa un'immagine sulla pietra, qualcosa deve accadere. Non so di chi siano quei volti, ma a causa di questo intraprenderanno un cammino su una strada di sofferenza e difficoltà, lungo la quale ora più vite andranno perse."

"Trish! Triiish! Dove sei finita??! Giorno! Ma dov'è andata Trish?"
"Guarda, Trish è lì, Mista."
Da un angolo spunta la tartaruga... e da questa ne uscì Trish. E con lo stupore di tutti, dalla chiave sopra la tartaruga spuntò la figura di Polnareff. Lo stand della tartaruga l'ha protetto, almeno in parte. Nell'istante in cui il suo spirito è stato risucchiato all'interno della tartaruga, in qualche modo Polnareff ne è diventato parte. Purtroppo non potrà mai più uscire, ma meglio di niente!

La freccia, lì a terra, non aspettava altro che essere raccolta da Giorno...

Giorno: "In troppi sono caduti per permetterci di entrare in possesso di questa preziosa eredità... è nostro dovere far sì che nulla sia stato fatto invano, e che resti la memoria dell'ascesa alla vetta. Io non distruggerò questa freccia!"
J. P. Polnareff: "Allora lasciala dentro la tartaruga. Va bene così, Giorno. Questo è il compito dei sopravvissuti. E ora andiamo al Colosseo."

[ Le Bizzarre Avventure di JoJo - FINE ]



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Per informazioni dettagliate, consultate la sezione 'JXS Credits'.

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