|
|


Bob Dylan
Dylan, Bob (Dolouth, Minnesota 1941),
nome d'arte (ispirato al poeta Dylan Thomas) di Robert Zimmerman,
musicista statunitense. Le sue canzoni, come Lay Lady Lay, Just
Like a Woman, Blowin' in the Wind, The Times They Are A-Changin
e Mr.Tambourine Man sono indissolubilmente legate nella memoria
collettiva ai movimenti di liberazione e di protesta degli anni
Sessanta e agli oceanici raduni giovanili di Woodstock e dell'isola
di Wight. Armonica a bocca e chitarra, secondo la tradizione di
cantante e compositore (singer-songwriter) inaugurata da Woody
Guthrie, in compagnia di Joan Baez, Allen Ginsberg, Arlo Guthrie,
Joni Mitchell e altri protagonisti della beat generation, a metà
degli anni Settanta Dylan viaggiò in lungo e in largo per gli
Stati Uniti cantando il suo impegno politico, storie di sfruttati,
ballate d'amore e tenendo concerti contro il razzismo (come quello
del 1975, in onore del pugile nero Rubin Carter, a cui dedicò
la famosa canzone Hurricane). Partito da una vena country and
western, il suo stile evolse in misura sempre maggiore in direzione
della musica rock, mantenendo alcune caratteristiche peculiari,
come l'inconfondibile timbro nasale della voce. A partire dalla
fine degli anni Settanta, la sua produzione riflette inoltre un
riaccendersi del sentimento religioso, come emerge da Slow Train
Coming (1979). Tra gli ultimi album si ricordano Oh Mercy (1989)
e Under the Red Sky (1990). Dopo un periodo di relativo silenzio,
nel 1995 ha inciso un album acustico dal vivo che ha ottenuto
un grande successo, Bob Dylan: Unplugged.
Discografia:
Bob Dylan (Columbia, 1962)
The Freewheelin' Bob Dylan (Columbia, 1963)
The Times They Are A-Changin' Bob Dylan (Columbia, 1964)
Another Side Of Bob Dylan (Columbia, 1964)
Bringing It All Back Home (Columbia, 1965)
Highway 61 Revisited (Columbia, 1965)
Blonde On Blonde Bob Dylan (Columbia, 1966)
Bob Dylan Greatest Hits (Columbia, 1967)
John Wesley Harding (Columbia, 1968)
Nashville Skyline (Columbia, 1969)
Self Portrait (Columbia, 1970)
New Morning (Columbia, 1970)
Greatest Hits, Vol. 2 (Columbia, 1971)
Pat Garret & Billy The Kid (Columbia, 1973)
Dylan (Columbia, 1973)
Planet Waves (Asylum, 1974)
Before The Flood (Asylum, 1974)
Blood On The Tracks (Columbia, 1975)
The Basement Tapes (Columbia, 1975)
Desire (Columbia, 1975)
The Basement Tapes (Columbia, 1975)
Hard Rain (Columbia, 1976)
Street Legal (Columbia, 1978)
Masterpieces (CBS/Sony, 1978)
Bob Dylan At Budokan (Columbia, 1979)
Slow Train Coming (Columbia, 1979)
Saved (Columbia, 1980)
Shot Of Love (Columbia, 1981)
Infidels (Columbia, 1983)
Historical Archives Voll. 1 & 2 (Go Int., 1983)
Real Live (Columbia, 1984)
Empire Burlesque (Columbia, 1985)
Biograph (Columbia, 1985)
Knocked Out Loades (Columbia, 1986)
Down In The Groove (Columbia, 1988)
Dylan & The Dead (Columbia, 1989)
Under The Red Sky (Columbia, 1990)
The Bootleg Series Volumes 1-3 (Columbia, 1991)
Good As I Been To You (Columbia, 1992)
World Gone Wrong (Columbia, 1993)
Greatest Hits Volume 3 (Columbia, 1994)
MTV Unplugged (Columbia, 1995)
The Best Of Bob Dylan (Columbia, 1997)
Time Out Of Mind (Columbia, 1997)
Link
digilander.iol.it/bobdylan (ita) 
www.geocities.com/Athens/Oracle/6752 (eng) 
|
 |
Boyz II
Men
I Boyz II Men si formano a Philadelphia
nel 1988, diventando ben presto uno dei più rilevanti fenomeni
pop degli anni Novanta, grazie a un'impostazione vocale che, seppur
diluita nelle moderne tendenze dance, è capace di rinnovare la
grande tradizione dei gruppi vocali della musica nera statunitense.
Il gruppo ama definire la propria musica un crossover fra hip-hop
e doo-wop, anche se in realtà il sound proposto ha più legami
con i gruppi vocali easy listening anni Sessanta, intercalato
con la più attuale tendenza del new jack swing. Messi sotto contratto
dalla Motown, i Boyz II Men con Cooleyhighharmony producono subito
gli hit single Motownphilly e It's So Hard To Say Goodbye, che
esemplificano al meglio il loro approccio musicale. Quindi arriva
il momento del trionfo nelle classifiche d'oltreoceano con il
brano The End Of The Road, contenuto nella colonna sonora di Boomerang
(1992), che polverizza il record di permanenza al primo posto
delle chart, fino a quel momento detenuto da Elvis Presley. Per
la fine del 1993 e pronto il natalizio Christmas Interpretations,
che spiana la strada al vendutissimo II, che grazie a I'll Make
Love To You arriva a vendere più di sette milioni di copie.
Discografia:
Cooleyhighharmony (Motown, 1993)
Christmas Interpretations (Motown, 1993)
II (Motown, 1994)
RsMix Collection (Motown, 1996)
Link
utenti.tripod.it/spacca_sound/media_b/397.htm (ita) 
www.geocities.com/Hollywood/Lot/2302 (eng) 
|
 |
Cinderella
Gruppo fra i più popolari dell'hard rock
americano nella seconda meta degli '80, i Cinderella di Filadelfia
hanno venduto oltre tre milioni di copie dell'album d'esordio,
Night Songs, realizzando un efficace ibrido fra AC/DC e Aerosmith,
costellato da cori trascinanti e reminiscenze blues. Il leader
Tom Keifer (n. 1962, USA) e il coetaneo Eric Brittingham, dopo
esperienze comuni in formazioni quali Saints In Hell e Priscilla
Harriet (principalmente impegnate in covers), fondano i Cinderella
nel 1984 per comporre materiale originale. Definiscono la formazione
con l'innesto di Jeff La Bar e Fred Coury, segnalandosi all'attenzione
di Jon Bon Jovi, che li raccomanda alla Polygram. Night Songs
è prodotto da Andy Johns, già collaboratore di Rolling Stones
e Led Zeppelin, e si impone grazie a singoli trainanti come Shake
Me e Nobody's Fool. Nel 1986 i Cinderella vanno in tour con David
Lee Roth e l'anno seguente consolidano il loro successo facendo
da apripista per Bon Jovi e partecipando ai festival europei "Monsters
Of Rock". Long Cold Winter è un tentativo coraggioso che rinuncia
parzialmente alle angolature commerciali per risalire ancor di
più alle radici blues. Tom Keifer cita infatti fra le sue principali
influenze Muddy Waters, B.B. King e Steve Marriott degli Humble
Pie.
Discografia:
Night Songs (Mercury, 1986)
Long Cold Winter (Mercury, 1988)
Link
www.geocities.com/SunsetStrip/Alley/8321/frames.html (eng) 
www.houseofcinderella.com (eng) 
|
 |
Deep Purple
Deep Purple Gruppo rock britannico. Formata
nel 1968, la band acquisì inizialmente popolarità con le sue accese
versioni di pezzi pop e nel giro di un anno aveva messo insieme
una formazione di esecutori di grande originalità, in grado suonare
una forma molto "dura" di rock, denominata appunto "hard-rock".
L'album Deep Purple in Rock (1970) è il sunto del loro stile,
con le vocalità melodiose di Ian Gillan (come in Child in Time),
gli a solo "pesanti" quanto tecnicamente impeccabili della chitarra
di Ritchie Blackmore (come in Speed King) e con canzoni che spesso
durano più del doppio dei pezzi standard. A questa formula si
aggiungevano i virtuosismi del tastierista Jon Lord e la sua affinità
con la musica classica (nel 1970 la band fece un azzardato tentativo
di realizzare un album rock per band e orchestra, l'avventuroso
Concerto for Group and Orchestra), il batterista Ian Paice e il
bassista Roger Glover. Gli album Fireball (1971), Machine Head
(1972) e soprattutto il doppio dal vivo Made in Japan (1972) con
la famosissima versione di Smoke on the Water, ancora oggi un
classico del genere, sono entrati nella storia del rock.
Discografia:
Link
www.geocities.com/Athens/Rhodes/5732 (ita) 
www.infinito.it/utenti/deeppurple (ita) 
www.darkhop.com/DPurple.shtml (eng) 
|
 |
Guns n'Roses
Con la scena pop dei primi anni '80 dominata
da MTV e da un heavy metal patinato, l'improvvisa comparsa dei
Guns n'Roses sulla scena di Los Angeles riporta alla ribalta il
rock&roll nella sua forma più ruvida e grezza. Nati intorno alla
metà degli anni '80 con il cantante Axl Rose (nome d'arte di William
Bailey, 1962, Lafayette, Indiana, Stati Uniti), i chitarristi
Slash (nome d'arte di Saul Hudson, 1965, Stoke-on-Trent, Gran
Bretagna) e Izzy Stradlin (nome d'arte di Jeff Isbell, 1962, Lafayette,
Indiana, Stati Uniti), il bassista Michael "Duff" McKagan (1964,
Seattle, Washington, Stati Uniti) e il batterista Steve Adler
(1965, Ohio, Stati Uniti) cominciano a farsi largo nella bollente
scena californiana con un hard rock feroce e potente, oscuro e
bluesato figlio della tradizione dei migliori Rolling Stones e
Aerosmith, imperniato su distorti riff chitarristici e su testi
all'insegna di sesso, droga, violenza e apatia metropolitana (temi
a cui Axl Rose è piuttosto avvezzo, dal momento che già a 20 anni
possiede un elenco di reati assai nutrito). Il primo mini album
Live Like A Suicide (1986) è registrato dal vivo, viene pubblicato
da un'etichetta indipendente e frutta subito al gruppo un contratto
discografico con la Geffen. Appetite For Destruction (1987), giudicato
dalla critica uno dei più incisivi dischi di hard rock della decade
degli '80, viene supportato da una massiccia attività concertistica
in qualità di band di supporto nei tour di Alice Cooper, Mötley
Crüe e Aerosmith. Occorre però attendere l'anno successivo perché
l'emittente televisiva MTV cominci a programmare con regolarità
la ballad Sweet Child O' Mine, facendo così decollare le vendite
dell'album. Il singolo seguente, Welcome To The Jungle, è un feroce
rock&roll che a causa della sua durezza è stato in precedenza
bandito dalle stazioni radio statunitensi. Quando alla fine del
1988 viene pubblicato GN'R Lies (in cui è racchiuso il primo mini
album con l'aggiunta di una manciata di brani acustici) il gruppo
è già reputato una delle maggiori band di hard rock ed heavy metal
del mondo. Le bizze di Axl Rose e i continui litigi con Slash
(l'altra anima del gruppo) fanno temere per la reale stabilità
della formazione che nel mezzo della lavorazione dell'album successivo
licenzia il bassista per gravi problemi di tossicodipendenza.
Rimpiazzato Adler con l'ex-Cult Matt Sorum (1960, Long Beach,
California, Stati Uniti) e inserito il tastierista Darren "Dizzy"
Reed (1963, Hinsdale, Illinois, Stati Uniti), il gruppo posticipa
la pubblicazione del nuovo album per oltre un anno e solo nel
gennaio 1991 viene dato alle stampe Use Your Illusion I seguito,
a distanza di un mese, da Use Your Illusion II. I dischi (anticipati
dalla realizzazione del brano di grande successo You Could Be
Mine, estratto dalla colonna sonora del film di James Cameron
Terminator 2) sono prodotti da Mike Clink e mostrano una rock
band a tutto tondo, grazie a infuocati brani chitarristici, intense
ballate di stampo pianistico, articolate canzoni di oltre 10 minuti
e una manciata di cover di lusso (Knockin' On Heaven's Door di
Bob Dylan). La ricchezza degli arrangiamenti (con impiego di cori
femminili e sezione fiati) e la varietà delle canzoni fanno la
fortuna di questi due album e sanciscono l'apice della carriera
della formazione. Subito dopo la pubblicazione, Stradlin abbandona
la band, sostituito da Gilby Clarke (1962, Cleveland, Ohio, Stati
Uniti), per dedicarsi a una poco convincente carriera solistica
(forma anche, con scarso successo, il gruppo The JuJu Hounds),
mentre i restanti componenti sembrano andare alla deriva minati
da pericolose abitudini e da un temperamento che non disdegna
atteggiamenti misogini spesso gratuitamente provocatori e violenti.
L'avvento dei Nirvana e dell'ondata post punk dei primi anni '90
spiazza le bizze da eccentriche superstar dei Guns n' Roses, che
col passare degli anni sembrano continuare ad essere gruppo solo
per mere questioni contrattuali. L'album di cover The Spaghetti
Incident? (1993) sembra voler cavalcare l'onda punk, ma nonostante
le critiche benevole non coglie lo spirito dei tempi. Il relativo
successo di alcuni singoli (November Rain ed Estranged) non frena
la frantumazione della band, di fatto ridotta all'immobilità dalle
insanabili divergenze artistiche tra Rose e Slash. Quest'ultimo,
per sopperire all'inattività del gruppo, nel 1994 allestisce un
proprio ensemble di nome The Snakepit, con il quale incide l'album
It's Five O'Clock Somewhere (1995) e intraprende una carriera
slegata da quella dei Guns, anche se ad essa imparentata per gli
analoghi contenuti musicali. Nel giugno 1997 Slash annuncia ufficialmente
l'abbandono del gruppo, sostituito dall'ex chitarrista dei Nine
Inch Nails, Robin Frink, per l'incisione di un nuovo album dalle
atmosfere più elettroniche previsto entro la fine del 1997 e prodotto
ancora da Mike Clink.
Discografia:
Link
digilander.iol.it/eddie99/web.html (ita) 
www.cys.it/aree/rock/gruppi/Gnr/guns.htm (ita)
www.om-bomb.freeserve.co.uk/gnr_main.htm (eng) 
gnr.simplenet.com (eng) 
|
 |
Pink Floyd
Il più importante gruppo di rock psichedelico.
I Pink Floyd furono fondati a Londra nel 1965 dal bassista Roger
Waters, dal tastierista Richard Wright e dal batterista Nick Mason,
cui si unì in seguito il compositore e chitarrista Roger "Syd"
Barrett. I primi singoli, come Arnold Layne e See Emily Play (entrambi
del 1967), si segnalarono per l'originalità degli accordi e la
psichedelia dei temi. Il carattere instabile di Barrett ne decretò
il progressivo allontanamento dal resto del gruppo, sino al distacco
definitivo avvenuto nel 1968. Gli subentrò il chitarrista David
Gilmour. I Pink Floyd diventarono famosi per le loro grandiose
esibizioni dal vivo, che comprendevano nuove tecniche di illuminazione
di scena, scenografie spettacolari e sofisticati impianti di amplificazione.
Il primo disco, Atom Heart Mother, uscì nel 1970. Fecero seguito
Meddle (1971), Obscured by Clouds (1972) e il loro album più noto,
The Dark Side of the Moon (1973). Le canzoni, come la famosissima
Money, abbinavano a pulsazioni e ronzii elettronici lunghi passaggi
strumentali e testi (composti da Roger Waters) che trattavano
delle pressioni della vita moderna e del rischio di venire invasi
dalla follia. Fu un successo fenomenale, e rimase per quindici
anni tra i duecento album più venduti nella classifica della rivista
"Billboard". Tra gli altri dischi si ricordano Wish You Were Here
(1975, dedicato a Barrett), Animals (1979) e The Wall (1979),
soggetto e colonna sonora di un film omonimo, interpretato da
Bob Geldorf dei Boomtown Rats e diretto da Alan Parker. Il loro
ultimo album, The Division Bell, è uscito nel 1994.
Discografia:
Link
www.geocities.com/SunsetStrip/Mezzanine/7864/pinkfloyd.htm (ita)

www.trytel.com/~dstamour (eng) 
www.geocities.com/SunsetStrip/Alley/6772 (eng) 
listen.to/pinkfloyd (eng) 
www.kiss.uni-lj.si/~k4mf0056 (eng) 
|
 |
The Police
È il gruppo che più di ogni altro ha saputo
sposare il rock e il reggae ottenendo una miscela irresistibile.
Si formano nel gennaio 1977, in piena epoca punk, attorno alle
figure del bassista e cantante Sting (nome d'arte di Gordon Summer,
1951, Newcastle, Gran Bretagna), del batterista Stewart Copeland
(1952, Alessandria, Egitto) e del chitarrista Henry Padovani.
Con questa formazione registrano, nel maggio 1977, il singolo
Fall Out. L'ingresso del chitarrista Andy Summers (nome d'arte
di Andrew Somers, 1942, Blackpool, Gran Bretagna) al posto di
un Henry Padovani troppo sprovveduto tecnicamente per stare al
passo con i compagni dà il via all'avventura The Police. La prima
pubblicazione discografica con il nuovo organico è il singolo
Roxanne (pubblicato nell'aprile 1978), un delizioso cocktail di
reggae e rock che diventerà il marchio di fabbrica del trio. Dopo
numerosi concerti di "rodaggio" la band è pronta a decollare.
Nel novembre 1978 esce finalmente l'album d'esordio Outlandos
d'Amour. Oltre alla già famosa Roxanne, sono presenti altre canzoni
destinate a diventare dei classici della band, quali So Lonely
e I Can't Stand Losin' You. L'album ottiene grandi consensi sia
di pubblico sia di critica. Il vero successo viene però raggiunto
con il successivo album Regatta De Blanc (1979), grazie anche
ai video realizzati per promuovere i due grandi hit del disco:
Message In A Bottle e Walking On The Moon. È il disco dei Police
in cui le influenze della musica reggae sono più marcate, come
dimostrano i brani The Bed's Too Big Without You e Bring On The
Night. Il gruppo è all'apice del successo e il tour mondiale intrapreso
per promuovere il disco ne è la splendida conferma, grazie a concerti
trascinanti e impeccabili. Due album importanti come Outlandos
d'Amour e Regatta De Blanc sono un'eredità pesante anche per un
gruppo preparato come i Police. I successivi Zenyatta Mondatta
(1980) e Ghost In The Machine (1981), pur ripetendo i successi
di vendita dei precedenti album (grazie anche a singoli esplosivi
come Don't Stand So Close To Me, De Do Do Do, De Da Da Da e Every
Little Thing She Does Is Magic) deludono, a causa della loro intrusione
nel mondo della musica pop, i vecchi fan del gruppo. Quando i
Police vengono dati per dispersi nelle nebbie della musica commerciale,
viene pubblicato Synchronicity (1983), l'album della raggiunta
maturità. Si tratta di uno dei dischi più influenti della decade
degli'80 e, insieme, uno dei prodotti più venduti nel mondo del
rock, grazie anche alla spinta promozionale fornita dai singoli
Every Breath You Take e Wrapped Around Your Finger. Ma, per quella
che pare essere una costante nella storia del rock, il gruppo
(dopo la tournée mondiale per promuovere l'album) si sfalda a
causa di incomprensioni tra i membri del gruppo, sempre più interessati
a progetti solistici. Sting, oltre ad apparire in veste di attore
in (più o meno) famosi film, centra più volte il bersaglio di
album di successo; Copeland registra nel 1985 l'album The Rhythmatist
(a testimonianza della collaborazione con percussionisti africani),
alcune colonne sonore (quali Wall Street e Talk Radio, entrambi
film di Oliver Stone) e due album con la formazione Animal Logic
(insieme al bassista Stanley Clarke e alla cantante Deborah Holland);
Summers incide album di rock e fusion, anche in collaborazione
con artisti come Robert Fripp e il chitarrista jazz John Etheridge.
Discografia:
Outlandos D'Amour (A&M 1978)
Regatta De Blanc (A&M 1979)
Zenyatta Mondatta (A&M 1980)
Ghost In The Machine (A&M 1981)
Synchronicity (A&M 1983)
The Singles (A&M 1986)
Link
web.tiscalinet.it/bringonthenight (ita, eng) 
web.tiscalinet.it/lele5home (ita) 
www.geocities.com/Hollywood/Hills/3125/police.html (eng) 
|
 |
Prince
Una delle figure più atipiche e anticonformiste
del panorama musicale mondiale, musicista tra i più preparati
di quelli nati artisticamente negli anni '80. Prince (nome d'arte
di Prince Rogers Nelson, 7 giugno 1958, Minneapolis, Minnesota,
Stati Uniti) cresce in un ambiente familiare dove il jazz ricopre
un ruolo fondamentale (il padre John, con il nome "Prince Rogers",
è il leader di una jazz-band di Minneapolis nella quale milita
anche sua moglie in veste di cantante) e si diletta sin da adolescente
nello studio di chitarra, piano e batteria sviluppando notevoli
capacità di arrangiatore e autore. Ancora giovanissimo esordisce
con un album che miscela sapientemente ciò che è rimasto della
grande musica nera di fine anni '60. In For You (1978), infatti,
sono presenti diverse influenze che esulano dal pur interessante
approccio al rhythm&blues e al funk per evidenziare anche una
forte venatura rock. Con aperti riferimenti a Jimi Hendrix da
una parte (I Wanna Be Your Lover) e all'istrionismo di James Brown
dall'altra, l'album Prince (1979) lascia trasparire spunti interessanti
ma nulla più finché Dirty Mind (1980) ottiene il successo che
fa di Prince un vero e proprio personaggio di culto, provocando
ripercussioni clamorose sulle vendite dei primi due LP. La sua
miscela è esplosiva e le disinibite interpretazioni che riempiono
di sensualità le canzoni e i testi iniziano a diventare un tratto
centrale del personaggio. Controversy (1981) e, soprattutto, il
doppio 33 giri 1999 (1982) confermano uno spiccato talento innovativo
e la forza fisica e travolgente della componente più nera della
musica di Prince sfocia in canzoni di grande successo (Little
Red Corvette), capaci di essere sfide aperte alle convenzioni
del mercato. Gli esplosivi, trascinanti, spettacolari concerti
dal vivo confermano tutto ciò che di buono si dice dell'artista,
eccentrico e scontroso, totalmente immerso nella realizzazione
di canzoni e arrangiamenti e attento a spendere con parsimonia
le caratteristiche salienti del proprio personaggio. Purple Rain
(1984), uno dei più riusciti e completi dischi del decennio e
colonna sonora dell'omonimo film, è il colpo più importante della
sua carriera: dalla lunga, splendida ballata hendrixiana che intitola
l'opera si passa disinvoltamente ai ritmi serrati e minimali di
When Doves Cry e I Would Die 4 U alle atmosfere anfetaminiche
di Let's Go Grazy. Il successo è clamoroso (10 milioni di copie
vendute in tutto il mondo), ulteriormente amplificato dal relativo,
spettacolare tour con la band The Revolution (il live act è aperto
dalla pirotecnica batterista Sheila E., figlia di Pete Escovedo,
percussionista della band di Carlos Santana). Se da un lato Prince
sfrutta e manipola abilmente la propria immagine di sex symbol
(si circonda di splendide donne nei video, nei dischi, nei concerti)
dall'altro non rinuncia affatto alla sua occupazione principale,
creare musica: apre uno studio di registrazione e fonda un'etichetta
discografica (entrambi di nome Paisley Park), si occupa di produzione
e del lancio di artisti (The Family, Mazzarati, Madhouse, la procace
Jill Jones) che orbitano attorno ai suoi progetti. Tra le canzoni
composte in questo periodo spicca Nothing Compares To U per i
Family (è Sinead O'Connor, nel 1990, a farla diventare un hit
di proporzioni mondiali). Nel 1985 declina l'invito a partecipare
alla registrazione di We Are The World per il progetto "USA For
Africa" (in compenso "regala" il brano 4 The Tears In Your Eyes
per l'album We Are The World). Dimostrando di non curarsi assolutamente
del mercato, Prince realizza un ambizioso album di rock psichedelico:
Around The World In A Day (1985) è opera multicolore che passa
dalle memorabili melodie facilmente cantabili (Raspberry Beret)
alla pura psichedelia della titletrack, tentando innesti affascinati
come nel bel singolo Pop Life e nella reazionaria America. Il
successivo Parade (1986), colonna sonora del suo film Under The
Cherry Moon, riafferma una voglia di ricerca capace di delicatezze
intense (Sometimes It Snows In April) e di sempre più sorprendenti
innovazioni stilistiche (Kiss). Sono splendidi frutti di un periodo
straordinariamente prolifico che porta a due album poi abbandonati
(The Dream Factory e The Crystal Ball), tramutati in un triplo
che ridotto a doppio diventa Sign O' The Times (1987). La splendida
e originale titletrack, primo brano apertamente dedicato a uno
dei più gravi problemi mondiali quali l'AIDS in un momento in
cui il tema è ancora molto controverso, premia il coraggio anche
se le radio stentano ad adottarlo, preferendogli brani quali Adore
e I Could Never Take The Place Of Your Man (memorabile anche The
Cross). A questo punto, dopo un tour di enorme successo, Prince
incide Black Album, musica da festa incisa per amici, che verrà
pubblicato solo negli anni '90 dopo essere stato per anni oggetto
di culto nel mercato clandestino. I nastri originali del disco
vengono rubati in una fabbrica tedesca della Warner: da quel momento
risulta essere uno dei dischi più "piratati" della storia della
musica rock di tutti i tempi. Lovesexy (febbraio 1988) produce
un buon singolo (Alphabet St.) ma inizia a dare segni di ripetitività.
L'anno successivo realizza, con buon successo, la colonna sonora
del film di Tim Burton Batman. Il singolo estratto, Batdance scala
vertiginosamente le classifiche di vendita di tutto il mondo.
Graffiti Bridge (agosto 1990) mostra un artista ambizioso e capace
di ottenere il solito successo con Thieves In The Temple. Negli
anni '90 la qualità dei suoi dischi diminuisce in maniera direttamente
proporzionale al calo di gradimento, questo nonostante alcuni
singoli di successo tratti da Diamonds and Pearls (1991, inciso
con i New Power Generation e contenente la granitica Gett Off
e Cream), The Symbol Album (ottobre 1992, con hit quali My Name
Is Prince e Sexy M.F.), il cui titolo è dovuto ad uno strano glifo
(la fusione grafica dei simboli genetici maschile e femminile)
presente in copertina, il mini album The Most Beautiful Girl In
The World (pubblicato per la piccola etichetta Bellmark Records),
Come (1994), The Gold Experience (1995) e il rockeggiante Chaos
And Disorder (luglio 1996) con l'esplicita I Rock Therefore I
Am. Sono lavori in qualche modo segnati da un lungo contenzioso
con la Warner Bros., compagnia discografica dalla quale l'artista
desidera sganciarsi a costo di mettere a repentaglio il marchio
Prince con la scelta di non servirsi più del proprio nome bensì
semplicemente di un simbolo come succede a partire da Symbol (che
nasconde la sigla TAFKAP, abbreviazione di "The Artist Formerly
Known As Prince", cioé "l'artista precedentemente noto come Prince").
Nel 1996 firma un contratto con la EMI e pubblica il triplo CD
dall'esplicito titolo Emancipation, ma le novità sono poche. Si
sente la mancanza di un "filtro critico": infatti, la gran quantità
di materiale, meglio selezionato, avrebbe potuto fruttare risultati
ben diversi.
Discografia:
Link
www.geocities.com/Tokyo/Towers/7528/prince.htm (ita) 
www.geocities.com/SunsetStrip/Arena/6904/prince.html (eng) 
www.geocities.com/SunsetStrip/Palms/9655 (eng) 
|
 |
Queen
Uno dei più popolari gruppi rock britannici.
Si formano quando il chitarrista Brian May (1947, Londra, Gran
Bretagna) e il batterista Roger Meddows-Taylor (1949, Norfolk,
Gran Bretagna) sciolgono gli Smile (formati nel 1967 con il cantante
Tim Staffell) e si uniscono al cantante Freddie Mercury (nome
d'arte di Frederick Bulsara, 1946, Zanzibar, Tanzania - 1991,
Londra, Gran Bretagna), già nel gruppo di nome Wreckage, e al
bassista John Deacon (1951, Leicester, Gran Bretagna). Le prime
esibizioni risalgono al 1971 ma i quattro ragazzi si dedicano
agli studi (raggiungono tutti la laurea: May in astronomia, Taylor
in biologia, Deacon in elettronica e Mercury in disegno e illustrazione)
e solo nel luglio 1973 esordiscono con il 33 giri Queen. Lo stile,
un ibrido tra le asprezze hard rock dei Led Zeppelin e dei Deep
Purple e una malcelata voglia di glam vicino a certe manifestazioni
di David Bowie e di Marc Bolan, li impone comunque all'attenzione
degli ascoltatori più curiosi. Il primo riconoscimento arriva
con il 45 giri The Seven Seas Of Rhye estratto da Queen II (marzo
1974), accompagnato dal primo tour britannico del quartetto. Il
successo arriva quando Sheer Heart Attack (novembre 1974) impone
la band con uno stile più personale, dove l'hard rock "melodico"
viene caratterizzato dalla straordinaria e potente voce di Mercury.
Mentre il singolo Killer Queen scala le classifiche, l'album ottiene
il primo disco d'oro negli Stati Uniti, dove all'inizio del 1975,
i Queen suonano per la prima volta in uno spettacolo tutto loro,
senza cioè essere di spalla ad alcun famoso complesso. Dopo un
tour giapponese nasce l'ambizioso e costosissimo A Night At The
Opera che arriva nei negozi nel dicembre 1975. Il successo è strepitoso
e le venature hard rock si alternano a canzoni più articolate
e ambiziose come il clamoroso hit Bohemian Rapsody (in cui il
coro "mama mia" è realizzato sovraincidendo dozzine di interpretazioni
vocali di Mercury), la ballata pop You're My Best Friend, '39,
Love Of My Life. L'eccezionale riscontro di vendite riporta i
primi tre album nelle posizioni alte delle classifiche britanniche,
mentre l'inizio del 1976 vede il complesso impegnato negli Stati
Uniti per un lungo tour che, comunque, non impedisce ai quattro
di rientrare in studio per registrare A Day At The Races (dicembre
1976), pronto per il mercato natalizio. Sfruttando la formula
vincente, il disco lancia un altro elaborato 45 giri, Somebody
To Love, dove gli incastri vocali e una certa vena epica sfruttano
la riconoscibilità del sound. Un ritorno a sonorità più dure avviene
con News Of The World (novembre 1977), contenente due delle più
famose canzoni del gruppo, We Will Rock You e la famosissima (e
vendutissima) We Are The Champions. La vena magniloquente tiene
ancora e il disco si fa apprezzare con buoni momenti di hard rock
"melodico" ben suonato. Jazz (novembre 1978), Live Killers (doppio
live del giugno 1979) e The Game (luglio 1980) chiudono il primo
periodo della carriera del gruppo con una serie di successi e
un contenuto artistico di sempre minore spessore, sospesi tra
tentazioni danzerecce (Another One Bites The Dust) e ballate melense
(Jealousy), senza dimenticare un pop abbagliante (Bicycle Race
e Play The Game) ancora vincente sul mercato. Gli anni '80 si
aprono con la colonna sonora del film Flash Gordon di Mike Hodges
(il 45 giri Flash's Theme è un grande successo) e l'ottima alzata
di tiro del 45 giri Under Pressure inciso con David Bowie, per
poi proseguire con un deciso cambio di direzione verso scontate
sonorità dance: Hot Space (maggio 1982), The Works (febbraio 1984),
il celebrativo Live Magic (1986), A Kind Of Magic (giugno 1986)
sfornano singoli a ripetizione (Body Language, Radio Ga Ga, I
Want To Break Free, A Kind Of magic, Who Wants To Live Forever)
che mostrano la sempre più attenta volontà di creare effetti speciali
e show atletici. La musica non cambia con The Miracle (maggio
1989) che lancia un altro pomposo singolo (I Want It All) e con
i due successivi e spudorati Greatest Hits di incredibile successo.
Nel febbraio 1991 il 45 giri Innuendo annuncia l'omonimo album,
ma la storia dei Queen sfocia in tragedia quando (dopo una lunga
rincorsa di voci e pettegolezzi) Mercury conferma, in un comunicato
stampa, di essere malato di AIDS: il 24 novembre 1991, l'istrionico
cantante muore, lasciando milioni di fan nella disperazione. I
Queen decidono di fermarsi, ma prima di morire Mercury ha spremuto
le sue ultime energie incidendo diverse canzoni: nel novembre
1995, in un periodo di calo delle vendite del catalogo, i sopravvissuti
Queen pubblicano questo materiale (perfezionato e confezionato
nel solito amato stile) nell'album Made In Heaven. È l'ultimo
capitolo di un gruppo che ha caratterizzato, nel bene e nel male,
un genere di largo consumo a cavallo tra hard rock e musica leggera.
Discografia:
Link
members.xoom.it/champ_world/index.htm (ita)
members.xoom.com/Tony_Gar/Index.htm (ita)
mx1.xoom.com/queenit (ita, eng) 
www.geocities.com/SunsetStrip/Lounge/1640 (eng) 
|
 |
Red Hot
Chili Peppers
Pur essendosi formata nel 1983 (a Hollywood),
è considerata una delle più potenti band degli anni '90. Il successo,
infatti, arriva con l'album (del 1991) intitolato BloodSugarSexMagik:
è la conferma che la strada musicale intrapresa (vale a dire,
una miscela fulminante di rock e funk) è quella giusta. Il nucleo
originale vede schierati il bassista Flea (nome d'arte di Michael
Balzary, 1962, Melbourne, Australia), il chitarrista Hillel Slovack
(1962, Haifa, Israele - 1988, Los Angeles, Stati Uniti), il bassista
Jack Irons (1962, Los Angeles, California, Stati Uniti) e il cantante
Anthony Kiedis (1962, Grand Rapids, Michigan, Stati Uniti). La
morte di Slovack (avvenuta il 25 giugno 1988 a causa di un'overdose
di eroina) determina notevoli combiamenti di organico, tra cui
l'ingresso del chitarrista John Frusciante (1970, New York City,
Stati Uniti) e, in seguito, del chitarrista (ex componente del
gruppo Jane's Addiction) Dave Navarro (1967, Santa Monica, California,
Stati uniti). Alcuni album rappresentativi: Red Hot Chili Peppers
(1984), BloodSugarSexMagik (1991), One Hot Minute (1995).
Discografia:
Link
www.xs4all.nl/~nijs/redhot (eng) 
soul2squeeze.com (eng) 
www.geocities.com/SunsetStrip/Alley/3222 (eng) 
|
 |
Bob Marley
È l'artista che ha reso popolare la musica
reggae in tutto il mondo. Robert Nesta "Bob" Marley (6 aprile
1946, St. Ann's Parish, Giamaica - 11 maggio 1981, Miami, Stati
Uniti) inizia giovanissimo la carriera discografica. Nel 1962,
infatti, a solo diciassette anni pubblica, per una piccola etichetta
locale, il suo primo singolo Judge Not. Nel 1963 forma il quintetto
vocale The Wailers, insieme a Peter Tosh (nome d'arte di Winston
Hubert MacIntosh, 1944, Westmoreland, Giamaica - 1987, Barbican,
St.Andrew, Giamaica) e a Bunny Livingstone (nome d'arte di Neville
O'Reilly Livingstone, 1947, Kingston, Giamaica). Nel 1965 the
Wailers rimane un trio: Marley, Tosh e Livingstone registrano
il primo successo Rude Boy e l'anno successivo si sciolgono. Marley
si trasferisce negli Stati Uniti, dove trova lavoro in una fabbrica
di Newark (Delaware). Ritornato in Giamaica, ricostituisce The
Wailers includendo Aston Francis "Family Man" Barrett (1946, Kingston,
Giamaica) e Carlton Lloyd "Carly" Barrett (1950, Kingston, Giamaica)
ed incide il discreto successo locale Trenchtown Rock. Nel 1971
Marley fonda la Tuff Gong, sua personale etichetta discografica.
La svolta avverrà nel 1972, quando Chris Blackwell (boss della
Island ed appassionato di musica giamaicana) scrittura The Wailers
per la propria etichetta. I primi due album pubblicati dalla Island,
Catch A Fire (1972) e Burnin' (febbraio 1973) passano pressoché
inosservati al grande pubblico, nonostante contengano canzoni
destinate a diventare dei classici. Valga per tutte la famosa
I Shot The Sheriff (presente in Burnin'), portata in seguito al
successo da Eric Clapton nel 1974 e riproposta nel 1996, con grande
fortuna, dal rapper Warren G. Dopo la pubblicazione dei due album,
Tosh e Livingstone abbandonano il gruppo per tentare la carriera
solistica. Vengono sostituiti da Bernard "Touter" Harvey e Al
Anderson, a cui si aggiunge il trio vocale I-Threes (Marcia Griffiths,
Judy Mowatt e la moglie di Marley, Rita). Grazie all'album Natty
Dread (1975) (in cui è contenuta la celeberrima No Woman, No Cry),
il grande pubblico inizia ad accorgersi e ad affezionarsi alla
musica solare di Bob Marley. Dopo un altro ottimo album come Rastaman
Vibration (1976), arriva la consacrazione. Nell'album Exodus (1977)
è infatti contenuto Jamming, brano che lancia Bob Marley nelle
classifiche di vendita di mezzo mondo. Exodus contiene altre famose
composizioni, tra cui la canzone che titola l'album (un cavallo
di battaglia nelle esibizioni live) e la magica Waiting in Vain.
Kaya (1978) bissa il successo del precedente lavoro e canzoni
quali Satisfy My Soul e, soprattutto, il singolo Is This Love
non fanno che aumentare la fama di Marley. The Wailers sono all'apice
della fama. Ne è testimonianza il monumentale doppio disco live
Babylon By Bus (febbraio 1978), registrato nel corso della tournée
mondiale successiva all'album Kaya. Nel disco sono presenti le
canzoni più celebri di Marley, eseguite con la carica e la passione
che solo il titolare è in grado di esprimere. Gli ultimi due album,
Survival (1979) e Uprising (1980) confermano e rafforzano il successo
di Marley anche se, forse, soffrono di qualche compromesso di
troppo con il music business. Nel 1980 Bob Marley si esibisce
alla festa per l'indipendenza dello Zimbabwe. Nello stesso anno,
quando è già stato pianificato un tour in terra statunitense,
viene colto da collasso mentre si esercita nel suo jogging mattutino
al Central Park di New York City. Muore, per un tumore al cervello,
l'11 maggio 1981.
Discografia:
Link
space.tin.it/io/romalfat (eng) 
|
 |
Lauren
Hill
Link
www.geocities.com/Hollywood/8196 (eng) 
|
 |
U2
Nel 1976 a Dublino, il batterista Larry
Mullen Jr. (1961, Dublino, Irlanda) raduna con un annuncio pubblicato
su un foglio locale il cantante Bono Vox (nome d'arte di Paul
Hewson, 1960, Dublino, Irlanda), il chitarrista The Edge (nome
d'arte di David Evans, 1961, Barking, Gran Bretagna) e il bassista
Adam Clayton (1960, Oxford, Gran Bretagna). Dopo un'affannosa
ricerca del nome (prima Feedback, poi The Hype, ecc.) nasce U2,
la più significativa rock band degli ultimi due decenni. Dopo
l'extended playing pubblicato per la CBS irlandese nel dicembre
1979 (Out Of Control/Stories For Boys/Boy-Girl) e il singolo Another
Day/Twilight (febbraio 1980), il gruppo firma con l'etichetta
Island. Martin Hannett, produttore dei Joy Division, completa
il 45 giri 11 O'Clock Tick Tock/Touch (primavera 1980) e, prima
di entrare in studio per l'album d'esordio, deve abbandonare il
progetto U2 a causa del suicidio di Ian Curtis, cantante dei Joy
Division. È il nuovo produttore Steve Lillywhite a convogliare
le esuberanti energie del quartetto in Boy (ottobre 1980), l'ottimo
debutto che non passa inosservato creando notevoli aspettative
grazie a un ipnotico live act nel quale emerge prepotentemente
la personalità istrionica e la possente voce di Bono: I Will Follow
e Twilight restano per molti anni, tra i brani preferiti dal pubblico.
Grazie al sound epico ed evocativo, gli U2 riescono a ritagliarsi
una fetta di gloria e a farsi conoscere anche negli Stati Uniti.
Il successivo October (1981), registrato a Dublino, esprime la
sofferenza e il conflitto generazionale di una band alle prese
con problemi spirituali: i colori autunnali delle canzoni non
sono privi di fascino e lo confermano l'inno Gloria, I Fall Down,
l'acustica October, Fire e la splendida Tomorrow, dedicata da
Bono alla madre scomparsa tragicamente quasi dieci anni prima.
I dubbi esistenziali che mettono a repentaglio l'esistenza stessa
del gruppo non svaniscono neppure dopo la pubblicazione di A Celebration/Trash,
Trampoline & The Party Girl, il battagliero 45 giri di inizio
1982 che conferma il carisma di Bono, esaltando la chitarra squillante
e minimale di The Edge, adagiata su una sezione ritmica dinamica,
potente e mai complicata. Il quartetto confeziona War (1983) ai
Windmill Lane Studios di Dublino, che viene presentato in anteprima
con alcuni concerti in Irlanda e Gran Bretagna alla fine dell'anno.
Nel febbraio 1983 esce il singolo estratto New Year's Day, un
brano dalle tinte forti nel quale la prestazione vocale di Bono
sottolinea un rabbioso disagio generazionale. Ma è la controversa
Sunday Bloody Sunday (presente su War), una presa di posizione
del gruppo nei confronti del "problema" irlandese, a scatenare
l'attenzione dei media e del pubblico. L'album affronta diverse
tematiche ma non gioca mai la bandiera dell'ideologia e ciò contribuisce
a mantenere la formazione sulla cresta dell'onda, sospinta dal
successo di brani quali Surrender, Two Hearts Beat As One, Seconds
e "40" (ispirata a un Salmo della Bibbia). Il tour mondiale e
il successo di vendite producono Under A Blood Red Sky, minialbum
registrato dal vivo e relativo film concerto catturati al Red
Rocks Festival di Denver nella primavera del 1983. In un momento
di riassetto della formazione, accusata di atteggiamenti troppo
infervorati e messianici, si decide per un mutamento di direzione
che prende forma con l'arrivo di Brian Eno e Daniel Lanois alla
produzione. The Unforgettable Fire (ottobre 1984), uno degli album
più riusciti dei primi anni '80, è annunciato dal singolo di grande
impatto dedicato a Martin Luther King intitolato Pride (In The
Name Of Love). La svolta è evidente, gli U2 lasciano galoppare
geniali intuizioni musicali che prendono forma grazie all'approccio
trasversale di Eno: A Sort Of Homecoming, Wire, Promenade preludono
al grandioso apice emotivo della ballata Bad (che appare anche
nel minialbum dal vivo per il mercato statunitense Wide Awake
In America), momento topico del lungo tour che parte nell'autunno
1984 per culminare in estate con l'apparizione al benefit per
l'Etiopia a Wembley durante il "Live-Aid" (Bono ha già partecipato
all'incisione del singolo del Natale precedente promosso da Bob
Geldof intitolato Do They Know It's Christmas?). L'impegno sociale
continua con la partecipazione a "Self-Aid", concerto dublinese
per i disoccupati irlandesi e, nel dicembre 1986, con il tour
americano (assieme a Sting, Jackson Browne, Lou Reed e altri)
per il venticinquesimo anniversario di Amnesty International.
Impegni che fanno slittare la pubblicazione del nuovo album (nel
quale cresce il ruolo di Daniel Lanois quale produttore accanto
a Eno) all'inizio del 1987. Lo stupendo The Joshua Tree (1987)
esprime più apertamente e con rinnovato vigore le intuizioni presenti
nei precedenti dischi, sospinto da una formidabile serie di singoli
dall'incedere pop (With Or Without You, I Still Haven't Found
What I'm Looking For e Where The Streets Have No Name) e da classici
quali Bullet The Blue Sky (ispirata a un viaggio di Bono in El
Salvador) One Tree Hill e Running To Stand Still. Con questo disco
capace di rappresentare un'epoca, gli U2 da "più famosa cult band
del pianeta" assurgono ai vertici della scena internazionale,
anche grazie ad un tour mondiale di enorme successo e quindici
milioni di copie vendute. L'inquietudine interiore che pervade
questa fase della loro produzione musicale cattura un'intera generazione
e porta la formazione a dimensioni che travalicano il semplice
ruolo di rock band. Nell'autunno del 1988 esce Rattle and Hum
un doppio album che alterna brani dal vivo a canzoni inedite.
Il progetto documenta l'avvicinamento degli U2 a un mondo musicale
diverso dal loro. Un approccio che però non troverà seguito. Achtung
Baby (novembre 1991), dopo tre anni di silenzio, annuncia che
gli U2 sono riusciti ad accettare il proprio status dedicandosi
con ironia alla propria immagine. L'opera, concepita e registrata
in una Berlino in fermento dopo la caduta del muro, è un'avventura
sonora che permette ai quattro musicisti di aggiornare con successo
il proprio stile (Zoo Station, Even Better Than The Real Thing,
The Fly, Mysterious Ways, Who's Gonna Ride Your Wild Horses),
senza peraltro snaturare una vena creativa fortemente caratteristica
grazie alle splendide One, Until The End Of The World (scritta
per l'omonima pellicola di Wim Wenders) e Love Is Blindness. Nonostante
gli evidenti mutamenti, il pubblico apprezza l'approccio della
band a nuove sonorità e porta l'album a livelli di vendita stratosferici.
Gli U2, sospinti da un tour che in due anni sconvolge la nozione
stessa di concerto rock, vengono ora accettati anche dalla nuova
generazione. Lo Zoo TV Tour produce l'adrenalina sufficiente per
Zooropa, un album che esce improvvisamente nell'estate del 1993
e che presenta un gruppo dedito a sperimentare nuove soluzioni
grazie ai pentagrammi sempre più accelerati della musica underground
(come dimostrano Lemon, Daddy's Gonna Pay For Your Crashed Car),
senza per questo disdegnare estemporanee trovate (Johnny Cash
alla voce nella conclusiva The Wanderer) e classiche atmosfere
marchiate U2 (Dirty Day, Stay e The First Time). Ironicamente,
Zooropa vince il Grammy Awards come "Miglior album alternativo"
(!). Nel 1995 il gruppo, assieme a Brian Eno, pubblica Original
Soundtracks Vol. 1, album quasi interamente strumentale dove la
formazione sperimenta materiale altrimenti improponibile al folto
seguito di fans sparsi per il mondo. Miss Sarajevo, cantata in
duetto con il tenore Pavarotti è un grande successo e accorcia
l'attesa per il nuovo Pop, prodotto da Flood con la partecipazione
di Howie B., un album che, nel marzo del 1997, dimostra di saper
risolvere con classe e creatività tutte le tendenze che gli U2
esplorano da dieci anni: Mofo, Miami, Gone e Discoteque sono la
tecnologia applicata al pop, Staring At The Sun, Do You Feel Loved,
Wake Up Dead Man e Last Night On Earth lo sviluppo ulteriore del
genere-U2, The Playboy Mansion e If God Will Send His Angels gli
esercizi stilistici. L'album conferma il quartetto di Dublino
come una delle più importanti rock band in circolazione, sempre
sulla cresta dell'onda, perennemente attenta all'andamento creativo
delle varie tendenze musicali.
Discografia:
Link
fly.to/airportu2 (ita) 
digilander.iol.it/ricky20997 (ita) 
members.aol.com/dieseljs97 (eng) 
www.u2-online.de (eng) 
|
 |
Dragonball
Link
www.geocities.com/Tokyo/Towers/6880/index.html (ita) 
|
 |
Ranma
1/2
Link
www.atsat.com/ranma (ita) 
|
 |
Arnold
Schwarzenegger
Schwarzenegper, Arnold (Graz, Austria
1947). Attore. E figlio di un alto funzionario di polizia che
lo vuole indirizzare verso I'avvocatura. II giovane si ribella,
tenta la strada del calcio e poi quella del body building, che
diventera la sua per anni. Vince i titoli di Mister Austria, Mister
Mondo e Mister Universo, quando gia s'è trasferito negli Stati
Uniti ed ha cominciato a investire in beni immobili i suoi cospicui
guadagni. Esordisce in cinema con l'ovvio pseudonimo di Arnold
Strong (gli americani lo chiamann 'The Austrian Oak', la quercia
austriaca). Nel 1976, in occasione del suo ingresso a pieno titolo,
e con il suo nome, nel cinema, abbandona il body building che
gli ha dato la ricchezza. Il primo film è diretto da Bob Rafelson
e, naturalmente, ruota intorno all'uomo forzuto che dirige una
palestra dove si avvicendano culturisti, curiosi e giovinette:
Stay Hungry (Un autentico campione, 1976). Accettatosi come non
attore (tanto autocosciente da introdurre sempre un tocco ironico
nelle sue mirabolanti imprese muscolari), S. passa di successo
in successo. Ambientato nella preistoria, fra i terrori e i furori
degli uomini primitivi, Conan the Barbarian (Conan il barbaro,
1981) è il primo, diretto con partecipazinne fin troppo seriosa
da John Milius. Tre anni dopo, la replica - Conan the Destroyer
(Conan il distruttore, 1984) - affidata a Richard Donner, abile
costruttore di eventi giganteschi ma non altrettanto abile evocatore
di quei climi magici e opprimenti in cui Milius eccelleva. Per
l'attore, comunque, non fa differenza. Eppure, in tanta congerie
di avventure, si distacca, nel 1990, il fantascientifico Total
Recall (Atto di forza) di Paul Verhoeven, dove (siamo nel 2084)
un muratore decide di raggiungere 'mentalmente' Marte per praticare
il turismo in voga, ma si avvede di essere già stato realmente
sul pianeta sotto altro nome e per di più al servizio dell'ignobile
dittatore che lassù domina. Gli effetti speciali si sprecano,
l'attore salta, corre, picchia, trova l'amore secondo il marchio
di uomo forte che è per sempre il suo. Gli è accanto Sharon Stone,
moglie aggressiva. l'ironia vien fuori, tranquilla, nel candido
Kindergarten Cop (Un poliziotto alle elementari, 1990), di Ivan
Reitman, mentre l'avventura torna incontrastata in quello che
i cinefili definiscono un capnlavoro di cinema cyberpunk: Terminator
2: Judgment Day (Terminator 2 - ll giorno del giudizio, 1991)
dello stesso James Cameron che nel 1984 ha girato il prototipo,
The Terminator (Terminator). Un'orgia di effetti abbacinanti,
cui il cyborg S, presta muscoli, scatti, lampeggiare d'occhi,
generosità, valore e astuzia spettacolare. L'attnre, che dal l983
è cittadino americano e nel 1990 è stato nominato dal presidente
repubblicano George Bush capo del Consiglio presidenziale per
il benessere fisico e lo sport, può permettersi tutto. Ha aperto
una catena di ristoranti, ha sposato la giornalista televisiva
Maria Shriver (nipote di John F. Kennedy), passa alla regia con
il televisivo Christmas in Connecticut (1992). Nel '93 si affida
a John McTiernan per allestire una confusa parodia di se stesso
eroe muscoloso - Last Action Hero (Last Action Hero L'ultimo grande
eroe) - con personaggi reali e personaggi di fantasia e un ragazzino
che si muove fra gli uni e gli altri. Molti attori illustri compaiono
in prima persona, come fanno di solito con Altman. C'è anche Sharon
Stone, manco a dirlo nel personaggio di Basic lnstinct. Un bel
pasticcio, che non si addice a S. e che si traduce in un fallimento.
Gli era andata meglio nel l988 quando mise il piede nella farsa,
con l'aiuto del Reitman che l'avrebbe poi accompagnato fra i bambini
delle elementari (anzi, dell'asilo, come dice 'Kindergarten'):
Twins (I gemelli) lo vede in coppia con Danny De Vito e gli offre
il destro per qualche buffoneria di troppo (ma serviva per rompere
il ghiaccio, e funzionò). Ormai gliene possono fare di tutte,
anche farlo partorire in quella pagliacciata di Reitman che illustra
un fantascientitico e orripilante esperimento genetico che coinvolge
Danny De Vito, Emma Thompson, in nome di Junior (id., 1994). Insomma,
S. è un fenomeno importante. Ma se la cava davvero bene solo quando
torna alle spacconate, come nel supersofisticato Eraser (L'eliminatore,
l996) di Charles Russell.
Link
digilander.iol.it/eborg (ita) 
www.geocities.com/Hollywood/Academy/8133 (eng) 
|
 |
I Soliti
Sospetti
Titolo Originale: The Usual Suspects
Genere: Thriller
Durata: 105 min. ca.
Dopo un rapina, la polizia di New York
sottopone ad un confronto all'Americana cinque malviventi. Sembra
che si siano riuniti in modo casuale, ma forse non è così.
I cinque infatti vengono contattati da un misterioso criminale,
Kaiser Soze, per un colpo apparentemente suicida.
Ma costui esiste veramente?
E perchè manda cinque uomini al massacro contro una nave
attraccata al porto?
Cosa cerca? Chi è la mente di questo diabolico piano, in
cui non si riesce a distinguere la verità dalla menzogna?
Affascinante cult movie che tiene con il
fiato sospeso dall'inizio alla fine, interpretato magistralmente
da un cast d'eccezione, sotto la sapiente mano di Bryan Singer.Vincitore
di due premi oscar: miglior attore non protagonista (Kevin Spacey),
miglior sceneggiatura originale.
Stephen Baldwin,
Gabriel Byrne,
Kevin Spacey,
Kevin Pollak,
Benicio del Toro,
Pete Postlethwaite e
Chazz Palminteri.
Al dodicesimo posto nella classifica
generale dell'Internet Movie Database. 
|
 |
Super
Fly
Super Fly, USA 1972, col, 96'. Regia di
Gordon Parks, con Ron O'Neal, Carl Lee, Sheila Frazier, Julius
W. Herris. Uno spacciatore di Harlem (O'Neal) decide di ritirarsi
dopo l'ultimo colpo, ma non ha fatto i conti con i poliziotti
corrotti. Fatto con attori neri e pensato per il pubblico nero,
cui vengono proposti modelli quanto meno ambigui: un grande successo,
comunque, e un classico della blaxploitation, modello di molti
film fino al recente New Jack City. Accusato di glorificare i
criminali, attaccato sia da destra che da sinistra, il film di
Parks jr (figlio del regista Shaft) ha una sua grezza efficacia
spettacolare. Bella la colonna sonora di Curtis Mayfield.
|
 |
Terminator
2
Terminator 2 - Il giorno del giudizio,
USA 1991, col, 136'. Regia di James Cameron, con Arnold Schwarzenegger,
Linda Hamilton, Edward Furlong, Robert Patrick, Earl Boen, Joe
Morton. Nel 1994 Terminator (Schwarzenegger) torna sulla Terra
programmato per proteggere John Connor (Furlong), il futuro eroe
della resistenza umana, dagli attacchi di un cyborg che vuole
eliminarlo (Patrick). E intanto la madre di John, Sara (Hamilton),
cerca di eliminare le persone che saranno responsabili, nel 1997,
di una guerra nucleare a opera di una nuova generazione di robot.
Con un finale a sorpresa, che sembra precludere la possibilità
di un seguito, Terminator 2 ha una relazione superficiale con
il primo capitolo, mentre ne allaccia di più significative con
Alien (le ingannevoli metamorfosi del cyborg cattivo fatto di
metallo liquido, la mascolinizzazione della figura femminile combattente)
e The Abyss (il tema della salvezza e del sacrificio, in nome
di una fantascienza messianica). Furiosamente spettacolare (non
c'e' una sola inquadratura statica e in alcuni casi per un'unica
immagine sono state utilizzate fino a nove macchine da presa),
dal punto di vista cinematografico potrebbe essere la migliore
metafora mai realizzata della "morte al lavoro": la distruzione
regna sovrana sempre ed ovunque, sul set come nei personaggi e
nelle scene d'azione. Davvero straordinari gli effetti speciali
del cyborg che si trasforma in cose e persone. Epocale, e quindi
imperdibile.
Link
www.stud.ifi.uio.no/~haakonhj/Terminator/index.cgi (eng) 
www.sfc.keio.ac.jp/~t95647ty/T-balls/main.html (eng) 
|
 |
Pearl
Jam
Insieme ai Nirvana sono tra i più quotati
rappresentanti del fenomeno grunge. La formazione nasce nel 1990
a Seattle, Washington, non prima che il bassista Jeff Ament e
il chitarrista Stone Gossard abbiano preso parte a gruppi quali
Green River, Mother Love Bone e Temple Of The Dog (quest'ultima
band è proprietaria di un omonimo, stupendo album del 1991). Nei
primi anni '90, i Pearl Jam suonano in moltissimi concerti (aprono
le performance di Red Hot Chili Peppers, Neil Young, U2) e, nel
1995, collaborano alla realizzazione dell'album di Neil Young
Mirror Ball. Alcuni album rappresentativi: Ten (1992), Vitalogy
(1994), No Code (1996).
|
 |
Ratt
Con una formula indovinata e di sicura
presa, derivata da Aerosmith, Van Halen e AC/DC, i Ratt finiscono
negli annali come una delle forze trainanti dell'hard rock di
Los Angeles. La storia della band ha inizio quando Stephen Pearcy
trasferisce il suo gruppo, Mickey Ratt, da San Diego a Los Angeles,
perdendo subito i compagni Chris Hager e Matt Thorr, che formeranno
i Rough Cutt. La formazione vive instabilmente; fra gli avvicendamenti
si registra il passaggio di Jake E. Lee, poi famoso con Ozzy Osbourne.
Accanto a Pearcy si uniscono infine Warren De Martini e Robbin
Crosby con Bobby Blotzer (ex Vic Vergat) e Juan Croucier (Dokken).
Debuttano nel 1983 con Ratt, destinato a diventare un classico
della produzione indipendente; il disco contiene fra l'altro un'efficace
rilettura di Walkin' The Dog, già nel repertorio di Aerosmith
e Stones, e vende 50.000 copie della tiratura originale. Entro
il 1983 il contratto con la Atlantic è assicurato ed i Ratt entrano
in studio con Beau Hill, produttore ed ex membro di Spider e Shangai.
Il video del singolo Round And Round, con performance del celebre
attore comico Milton Berle, si rivela mossa indovinata e, quando
il gruppo va in tour con Billy Squier, gli ruba ripetutamente
lo show. Nell'agosto 1984 Out Of The Cellar è disco di Platino
e l'anno successivo gli fa eco un altro successo commerciale,
Invasion Of Our Privacy, che è anche l'ultima prova della miglior
vena del quintetto. Un nuovo tour americano con Bon Jovi consolida
le quotazioni dei Ratt, che vanno ancora oltre i due milioni di
copie con Invasion Of Our Privacy. Nello stesso anno si presentano
al festival di Castle Donington con scarsi risultati. Nel 1986
il Ratt'n'Roll della banda denuncia sintomi d'usura di cui s'accorge
anche il pubblico; cosi Dancing Undercover raggiunge "solamente"
il platino. Della crisi si avvede il gruppo stesso, che si concede
una pausa dal mercato discografico e interrompe l'ormai sfruttato
rapporto con Beau Hill. Il nuovo produttore è Mike Stone, famoso
per i successi ottenuti con Journey e Whitesnake. Reach For The
Sky, uscito a fine 1988, risolleva le sorti dei Ratt, senza però
ripristinare i livelli mantenuti fino a Invasion Of Our Privacy.
Discografia:
Ratt (Time Coast 1983 USA)
mini LP Out Of The Cellar (Atlantic l984 USA)
Invasion Of Our Privacy (Atlantic 1985 USA)
Dancing Undercover (Atlantic 1986 USA)
Reach For The Sky (Atlantic 1988 USA)
|
 |
Leggende
metrolpolitane
Link
studenti.ing.uniroma1.it/~speranza (ita) 
|
 |
Sherlock
Holmes
Link
soalinux.comune.firenze.it/holmes/homepage.htm (ita) 
www.ytown.com/holmeshome/index.shtml (eng) 
www.geocities.com/Athens/Forum/7846/index.html (eng) 
www.geocities.com/Hollywood/Movie/9309 (eng) 
www.mindspring.com/~tjbayne4/sherlock.htm (eng) 
members.tripod.com/~msherman/holmes.html (eng) 
|
 |
Trussardi
Di solide tradizioni, l'impresa Trussardi
nasce nel 1910, quando Dante Trussardi, noto in tutto il mondo
per la tecnica sopraffina con cui lavora i guanti, fonda a Bergamo
la sua azienda. A raccogliere questa eredità culturale, valorizzandola
in una griffe internazionale, sarà il nipote Nicola. Laureato
in scienze economiche, nel 1970 il giovane manager è già alla
guida dell'impresa di famiglia. Esteta per attitudine e uomo marketing
per la formazione culturale, Nicola Trussardi imprime subito all'azienda
il segno della sua personalità: sintesi felice fra stile e imprenditoria.
Sul fronte produttivo, con l'aiuto di tecnici specializzati, organizza
una nuova conceria, mentre in termini di moda studia nuove e sofisticate
tecniche di lavorazione delle pelli. Dall'intuizione di sperimentare
i virtuosismi e le raffinatezze della guanteria in altri ambiti
della moda, nel 1973 nasce la prima collezione di accessori. Rappresentativo
del loro stile, il marchio scelto da Nicola Trussardi: il levriero,
cane di razza nobile ed elegante, scattante e dinamico. La società
Trussardi si è da sempre distinta per la diversificazione delle
linee e per il carattere imprenditoriale che ha caratterizzato
l'attività sin dai primi anni.
Link
www.modaonline.it/stilisti/trussard/Default.htm (ita, eng) 
www.trussardi.it (ita, eng) 
|
 |
Stephen
King
Link
web.tiscalinet.it/fetial/sk (ita) 
www.dedalo.com/noprofit/king (ita) 
www.geocities.com/Athens/6931 (eng) 
|
 |
Escher
Link
www.nightgaunt.org/escher/escher.htm (ita) 
www.geocities.com/SoHo/Museum/3828 (eng) 
|
|
Altre
citazioni:
Volume 42,
pagina 68: i mobili spaccati da Josuke sembrano un
quadro di Salvador Dalì
|
|
Volume 45,
pagina 41: Matsuo Basho
|
|
Volume 45,
pagina 89: Paaman
|
|
Volume 46,
pagina 114: Prince: il quesito di Yukao a Koichi
|
|
Volume 46,
pagina 125: 1492: la scoperta (film su Cristoforo
Colombo, di ridley Scott)
|
|
Volume 48,
pagina 5: Il film "Il campione"
|
|
Volume 48,
pagina 65: Che film è questo? Aiutateci! ;-)
|
|
Volume 48,
pagina 11: Simon & Garfunkel, Charlie Chaplin, Akio
Takamori, Rocky Joe di Tetsuya Chiba
|
|
Volume 46,
pagina 36: Jimi Hendrix. Jeff Beck, Eddie Van Halen
e Stevie Ray
|
|
Volume 51,
pagina 81: Dr. Slump e Arale
|
|
Volume 51,
pagina 118: E.T. Seaton autore di "note sugli animali"
|
|
Volume 52,
pagina 9: scarpe Barry e calzini Mr. Junko
|
|
Volume 52,
pagina 24: Popeye
|
|
Volume 52,
pagina 41: Il film "Il cacciatore"
|
|
Volume 53,
pagina 10: Orologio della Aubrey
|
|
Volume 53,
pagina 26: Scarpe di Ferragamo
|
|
Volume 53,
pagina 81: Gianfranco Ferré
|
|
Volume 59,
pagina 111: Alessandro il Grande
|
|
Volume 60,
pagina 48: i cerchi nei campi di grano
|
|
Volume 61,
pagina 41 (51): nell'incendio della casa di Rohan
va in fumo la mobilia del film Pretty Woman
|
|
Volume 63,
pagina 89: E.T.
|
|
Volume 64,
pagina 89: Michelangelo e Speed King (modello di pedale
per batteria)
|
|
Volume 65,
pagina 68: Shredder (marca di distruggi documenti)
|
|
Volume 66,
pagina 19: Golgo 13
|
|
Volume 67,
pagina 45: Orologio Gucci
|
|
Volume 67,
pagina 45: Pepsi
|
|
Volume 69,
pagina 5: Joe Montana
|
|
Volume 69,
pagina 136: La Gioconda
|
|
|
|
|

HOME / NEWS

CHAT
BOARDROOM
MAILING LIST

RADUNI
STUFF
SKARENA

HOME
Ricerca per ID
Ricerca per NICK
Ricerca per PUNTEGGIO
SITI ISCRITTI

ISCRIVITI
ISCRIVI IL TUO SITO

CONTATTA IL CORYDAX

JOJO
MANGA
VARI
SCAMBIO BANNER

JXS CREDITS

STATISTICHE
DI ACCESSO

HOMEPAGE / NEWS

COLT
RYO
DARSCH (WebMaster)
X-CASH
|